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Osprey Milano con Italico flessibile

Inviato: mercoledì 17 luglio 2024, 19:55
da GuidoBotti
Come pubblicato nel meßaggio del 6 luglio u.s.,teoricamente, mi sarebbe piaciuto un italico con un fine di m/m 0,2, un piatto a riposo di m/m 0,8 e che fosse anche fleßibile per poter modulare la scrittura attraverso la preßione. Come risposto anche a Sansenri ho contattato diverse aziende ma...niente. Quando ho comprato la Osprey col pennino finto fleßibile , ho visto che esisteva anche con lo Zebra G in titanio e alimentatore in ebanite.
Ho , quindi, comprato una Osprey Milano in ebanite nera con il suddetto pennino. La penna è molto minimale ma robusta e fatta alla vecchia maniera. Non ha il contro cappuccio per cui, quando l’inchiostro sta per finire, e l’’ebanite si scalda con il calore della mano l’aumento di pressione fa tracimare l’inchiostro. Se non si tiene diritta nel portapenne esce l’inchiostro dall’attaccatura del fermaglio.Quindi quando la ripongo controllo che l’inchiostro sia in fondo al convertitore dalla parte del vitone. Dal momento che non sono un pennofilo ma un’amante della calligrafia cancelleresca; quello che ricerco in uno strumento di scrittura è che produca un tratto molto variato e asciutto affinché possa esprimere i caratteri come piace a me.
D’altronde ho tutte penne calligrafiche che ,per altro, ho affinato nel gruppo scrittura.Vedi messaggio pubblicato il 14 giugno u.s.
Ho quindi modificato lo Zebra G portandolo ad un fine di m/m 0,2 , un piatto a riposo di m/m 0,5; non ho potuto portarlo a m/m 0,8 perché avrei dovuto scorciare ancora i rebbi compromettendo la fleßibilità. Con la pressione posso arrivare fino a m/m 1,4. E tutto nell’allegato in Pdf. Sono finalmente soddisfatto ? NO!
La teoria era giusta ma di fatto mi sono sbagliato.La fleßibilità nella cancelleresca serve a poco e, come potete vedere nell’allegato, posso ottenere risultati molto simili con la mia Pi
OSPREY MILANO.jpg
lot Plumix da 22 € .Tutto questo percorso mi è servito in acquisizione di consapevolezza relativa agli strumenti da usare per la mia scrittura. Un conto è scalare una montagna, altro e farsi portare sulla vetta con un elicottero.
Ho ultimamente fatto una ricerca sulla scrittura relativamente alla conneßione con la fisica quantistica e alla luce delle ultime scoperte neuro fisiologiche. La pubblicherò in un proßimo Pdf scritto con la Pilot Plumix dando alla penna lo spazio che merita.La Milano la terrò carica e ,ogni tanto ,ci scriverò per ricordarmi che tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare.
Un caro saluto.

Osprey Milano con Italico flessibile

Inviato: mercoledì 17 luglio 2024, 22:59
da kircher
Ma la cancelleresca è la classica scrittura da pennino tronco, perché fissarsi sul flessibile?
Si dirà che la penna doca utilizzata per cancelleresca era anche flessibile. Certamente, ma era soprattutto tronca

Osprey Milano con Italico flessibile

Inviato: giovedì 18 luglio 2024, 0:06
da Esme
GuidoBotti ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 19:55 Se non si tiene diritta nel portapenne esce l’inchiostro dall’attaccatura del fermaglio.
No buono! :)
GuidoBotti ha scritto: mercoledì 17 luglio 2024, 19:55 Ho ultimamente fatto una ricerca sulla scrittura relativamente alla conneßione con la fisica quantistica e alla luce delle ultime scoperte neuro fisiologiche.
:shock:
Sheldon Cooper + Amy Farrah Fowler
Lo leggerò con interesse.

Osprey Milano con Italico flessibile

Inviato: giovedì 18 luglio 2024, 15:27
da GuidoBotti
Rispondo a Kircher. Come sicuramente avrai letto nel messaggio perchè, secondo la mia teoria ,se fosse stato anche flessibile avrei avuto modo di tre regolazioni e un pennino più morbido che mi avrebbe stancato meno nelle lunghe sessioni di scrittura. La prima regolazione è il tratto fine di 0,2, la seconda regolazione è il piatto mettiamo di 0,8. La terza regolazione sarebbe stata la pressione che mi avrebbe aiutato a modulare meglio il tratto.
Non avevo calcolato che nell'estensione di una lettera alta dai 4 ai 6 millimetri non avrei avuto lo spazio ed il tempo di applicare anche la pressione.
Ti posso assicurare che con caratteri di 15/18 m/m la differenza c'è e si nota ma non scrivo con caratteri cosi grandi.
Se ci pensi bene anche la scienza vera, non quella con la H finale, parte sempre con prove empiriche. Si chiama metodo galileiano anche se non sono totalmente in accordo perchè alla luce della meccanica quantistica le cose sono un pò diverse.
Un caro saluto.