Platinum - 3776 Century - Shape Of A Heart - Ivoire
Inviato: venerdì 5 luglio 2024, 21:46
DISCLAIMER: gli esempi di scrittura sono fatti su carta Tomoe River da 52gsm, dove non diversamente precisato. Dove non vengono sollevate osservazioni su eventuali caratteristiche negative o positive della penna, si possono considerare queste caratteristiche come nella media, in generale positive.
Questa, più che una recensione, è una raccolta di prime impressioni, non avendo ancora usato la penna a lungo.
IL BRAND:
Platinum è stata fondata in Giappone nel 1919 da Shunichi Nakata, allo scopo di produrre e vendere penne stilografiche. Inizialmente l'azienda si chiamava Nakaya seisakusho. Nel 1928 il nome dell'azienda è diventato quello che conosciamo oggi. Il business di Platinum è stato innovativo in Giappone, introducendo il sistema di ordini tramite mezzo postale nel 1931. In questo periodo Platinum non si è limitata a produrre penne stilografiche, si è avventurata anche nella produzione di penne a sfera e matite meccaniche.
Un'altra innovazione, questa nel 1952, ha visto Platinum importare nella produzione di penne i macchinari per il modellamento della plastica.
Il primo modello di Platinum 3776 è stato prodotto nel 1978 e da allora è diventato un classico di questa azienda. Il numero 3776 è l'altezza in metri del monte Fuji, un'icona del territorio giapponese.
Platinum è nota per l'affidabilità delle sue penne e per avere una delle entry level più amate dal mondo degli appassionati di penne stilografiche, la Preppy, che si caratterizza per essere economica ma performante. Platinum, quindi, è un brand valido per ogni tasca. Questo ha contribuito alla sua notorietà e all'apprezzamento da parte delle comunità di scrittori a pennino.
LA PENNA:
La Platinum 3776 Century - Shape Of A Heart è una versione luxury a tiratura limitata del classico modello 3776 Century. Lanciata di recente, il primo modello è stato messo in vendita nel 2022, con una colorazione nera glossy con hardware metallico in oro rosa. Nel 2023 è stato lanciato un secondo modello, color avorio con finitura matte e hardware metallico rodiato. Nel 2024 è uscito il terzo modello di questa serie, in colorazione chiamata Chai Latte, con cappuccio beige e corpo avorio. Anche quest'ultimo modello ha un finish opaco.
Quello che distingue la serie Shape Of A Heart dalle altre varianti di 3776 Century è la cupola nel cappuccio. Si tratta di una cupola trasparente che contiene dei piccoli cristalli dai riflessi multicolore e un piccolo (o due) cuore in oro. E' il cuore che viene rimosso dal pennino delle 3776 Century quando viene creato lo sfiatatoio.
Ciascun modello di Platinum 3776 Century Shape Of A Heart è stato prodotto in solo 2000 esemplari e non propone tutti i formati di pennino che in genere possono essere trovati sulle altre 3776 Century. Disponibili per questo modello ci sono solo EF, F, M e B.
Quali altre differenze rispetto alla 3776 Century?
La Shape Of A Heart viene offerta in una confezione regalo, priva della tipica custodia a conchiglia del modello classico.
La confezione contiene la penna, un converter, una cartuccia di inchiostro Platinum blue-black, un flacone di inchiostro Platinum della serie Mixable, differente a seconda dell'edizione che si acquista. La Ivoire è corredata dalla colorazione Earth, un marrone caldo aranciato.
La penna ha una classica forma ogivale, con trim rodiati.
Il pennino è in oro 14 carati. Anche il pennino, nel modello Ivoire, è rodiato. Il modello di mia scelta monta un pennino Extra Fine.
Questa penna non è la mia prima Platinum. Uso costantemente una Preppy e ho una Plaisir. E', tuttavia, la mia prima Platinum di alta fascia ed è la prima penna con pennino in oro.
La forma a ogiva è quella che io prediligo sulle penne stilografiche e ha contribuito a farmi scegliere di fare questo investimento. In generale, l'estetica di questa penna incontra appieno i miei gusti, anche grazie al tocco prezioso della cupola che ospita i cristalli e il piccolo cuore in oro.
L'ergonomia della penna è ottima. Ha un peso corretto, leggera senza essere percepita come fragile, e siede bene nella mano. Non si sbilancia quando si inserisce il cappuccio in coda alla penna, cosa che è mia abitudine fare: tendo a non amare le penne in cui il cappuccio non può essere "postato".
Il flacone dell'inchiostro incluso con la penna ha un tappo appositamente progettato per questo modello, con un motivo arabescato che rappresenta un cuore sormontato da un cristallo e la scritta "SHAPE OF A HEART".
Non ho provato l'inchiostro e non ho intenzione di farlo, in parte per conservare il flacone così com'è, in parte perché solo sotto minaccia userei un qualunque colore che ricade nei marroni: no, grazie.
Naturalmente, una delle prime cose che ho fatto, una volta rimossa la penna dalla sua plastica protettiva, è stata cercare il cuore nella cupola.
In realtà, secondo diverse fonti, dovrebbero esserci due piccoli cuori d'oro. Io ho shakerato come una matta per farli saltare fuori. Uno è saltato fuori subito, non si è fatto problemi a farsi vedere, l'altro - secondo me - non esiste e c'è stato qualche problema di traduzione. Ho visto fotografie del modello nero con, effettivamente, due cuoricini nella cupola. Se dovevano essere due anche nel modello avorio, il mio secondo dev'essersi dato alla macchia.
Appena terminato di andare a caccia di piccoli cuori d'oro, ho deciso di inchiostrare la penna.
Ho deciso di usare un inchiostro di Robert Oster: Viola. E' un inchiostro molto lubrificato, mi ricorda un po' il Pilot Iroshizuku Yama-budo: con una penna a intinzione è praticamente un obbligo fare un blob di inchiostro quando si comincia a scrivere. Trattandosi di un pennino extra fine giapponese, ho voluto provare a dare un piccolo vantaggio: devo dire che ho esagerato.
Il pennino non ha alcun problema a irrorare la pagina di inchiostro, sicuramente sarebbe stato sufficiente un normale inchiostro qualunque. Si perde un poco la finezza con un flusso così abbondante.
Per ora, finirò questa carica, poi, magari, cambierò inchiostro.
Con R.O. Viola, l'ampiezza del tratto ricalca quella di un pennino Jowo modificato in needlepoint. Io ho una versione limata da Kirk Speer. E' possibile che con un inchiostro meno sbrodolone il tratto si assottigli e somigli di più al pennino 02 della Preppy.
Trovo notevole come, pur con un EF giapponese, a causa di quanto scorre questo inchiostro è possibile vedere shading e chromashading nel testo.
Come prima impressione, sono molto soddisfatta di questa penna, tanto che è diventata una seria competitrice nel volersi accaparrare il posto di mia penna preferita.
Il pennino è perfettamente tarato, scivola bene sulla carta, ha solo un minimo grip come ci si può aspettare da qualunque EF giapponese o needlepoint. L'estetica è completamente in linea con il mio gusto (e ci mancherebbe: me la sono scelta), la finitura matte è inusuale e molto elegante, è confortevole in mano, è un piacere da usare. Se, mai, proseguiranno la serie, in futuro, producendo altri colori che potrebbero stimolare il mio interesse, non escludo davvero di lasciarmi tentare di nuovo.
I <3 it
Questa, più che una recensione, è una raccolta di prime impressioni, non avendo ancora usato la penna a lungo.
IL BRAND:
Platinum è stata fondata in Giappone nel 1919 da Shunichi Nakata, allo scopo di produrre e vendere penne stilografiche. Inizialmente l'azienda si chiamava Nakaya seisakusho. Nel 1928 il nome dell'azienda è diventato quello che conosciamo oggi. Il business di Platinum è stato innovativo in Giappone, introducendo il sistema di ordini tramite mezzo postale nel 1931. In questo periodo Platinum non si è limitata a produrre penne stilografiche, si è avventurata anche nella produzione di penne a sfera e matite meccaniche.
Un'altra innovazione, questa nel 1952, ha visto Platinum importare nella produzione di penne i macchinari per il modellamento della plastica.
Il primo modello di Platinum 3776 è stato prodotto nel 1978 e da allora è diventato un classico di questa azienda. Il numero 3776 è l'altezza in metri del monte Fuji, un'icona del territorio giapponese.
Platinum è nota per l'affidabilità delle sue penne e per avere una delle entry level più amate dal mondo degli appassionati di penne stilografiche, la Preppy, che si caratterizza per essere economica ma performante. Platinum, quindi, è un brand valido per ogni tasca. Questo ha contribuito alla sua notorietà e all'apprezzamento da parte delle comunità di scrittori a pennino.
LA PENNA:
La Platinum 3776 Century - Shape Of A Heart è una versione luxury a tiratura limitata del classico modello 3776 Century. Lanciata di recente, il primo modello è stato messo in vendita nel 2022, con una colorazione nera glossy con hardware metallico in oro rosa. Nel 2023 è stato lanciato un secondo modello, color avorio con finitura matte e hardware metallico rodiato. Nel 2024 è uscito il terzo modello di questa serie, in colorazione chiamata Chai Latte, con cappuccio beige e corpo avorio. Anche quest'ultimo modello ha un finish opaco.
Quello che distingue la serie Shape Of A Heart dalle altre varianti di 3776 Century è la cupola nel cappuccio. Si tratta di una cupola trasparente che contiene dei piccoli cristalli dai riflessi multicolore e un piccolo (o due) cuore in oro. E' il cuore che viene rimosso dal pennino delle 3776 Century quando viene creato lo sfiatatoio.
Ciascun modello di Platinum 3776 Century Shape Of A Heart è stato prodotto in solo 2000 esemplari e non propone tutti i formati di pennino che in genere possono essere trovati sulle altre 3776 Century. Disponibili per questo modello ci sono solo EF, F, M e B.
Quali altre differenze rispetto alla 3776 Century?
La Shape Of A Heart viene offerta in una confezione regalo, priva della tipica custodia a conchiglia del modello classico.
La confezione contiene la penna, un converter, una cartuccia di inchiostro Platinum blue-black, un flacone di inchiostro Platinum della serie Mixable, differente a seconda dell'edizione che si acquista. La Ivoire è corredata dalla colorazione Earth, un marrone caldo aranciato.
La penna ha una classica forma ogivale, con trim rodiati.
Il pennino è in oro 14 carati. Anche il pennino, nel modello Ivoire, è rodiato. Il modello di mia scelta monta un pennino Extra Fine.
Questa penna non è la mia prima Platinum. Uso costantemente una Preppy e ho una Plaisir. E', tuttavia, la mia prima Platinum di alta fascia ed è la prima penna con pennino in oro.
La forma a ogiva è quella che io prediligo sulle penne stilografiche e ha contribuito a farmi scegliere di fare questo investimento. In generale, l'estetica di questa penna incontra appieno i miei gusti, anche grazie al tocco prezioso della cupola che ospita i cristalli e il piccolo cuore in oro.
L'ergonomia della penna è ottima. Ha un peso corretto, leggera senza essere percepita come fragile, e siede bene nella mano. Non si sbilancia quando si inserisce il cappuccio in coda alla penna, cosa che è mia abitudine fare: tendo a non amare le penne in cui il cappuccio non può essere "postato".
Il flacone dell'inchiostro incluso con la penna ha un tappo appositamente progettato per questo modello, con un motivo arabescato che rappresenta un cuore sormontato da un cristallo e la scritta "SHAPE OF A HEART".
Non ho provato l'inchiostro e non ho intenzione di farlo, in parte per conservare il flacone così com'è, in parte perché solo sotto minaccia userei un qualunque colore che ricade nei marroni: no, grazie.
Naturalmente, una delle prime cose che ho fatto, una volta rimossa la penna dalla sua plastica protettiva, è stata cercare il cuore nella cupola.
In realtà, secondo diverse fonti, dovrebbero esserci due piccoli cuori d'oro. Io ho shakerato come una matta per farli saltare fuori. Uno è saltato fuori subito, non si è fatto problemi a farsi vedere, l'altro - secondo me - non esiste e c'è stato qualche problema di traduzione. Ho visto fotografie del modello nero con, effettivamente, due cuoricini nella cupola. Se dovevano essere due anche nel modello avorio, il mio secondo dev'essersi dato alla macchia.
Appena terminato di andare a caccia di piccoli cuori d'oro, ho deciso di inchiostrare la penna.
Ho deciso di usare un inchiostro di Robert Oster: Viola. E' un inchiostro molto lubrificato, mi ricorda un po' il Pilot Iroshizuku Yama-budo: con una penna a intinzione è praticamente un obbligo fare un blob di inchiostro quando si comincia a scrivere. Trattandosi di un pennino extra fine giapponese, ho voluto provare a dare un piccolo vantaggio: devo dire che ho esagerato.
Il pennino non ha alcun problema a irrorare la pagina di inchiostro, sicuramente sarebbe stato sufficiente un normale inchiostro qualunque. Si perde un poco la finezza con un flusso così abbondante.
Per ora, finirò questa carica, poi, magari, cambierò inchiostro.
Con R.O. Viola, l'ampiezza del tratto ricalca quella di un pennino Jowo modificato in needlepoint. Io ho una versione limata da Kirk Speer. E' possibile che con un inchiostro meno sbrodolone il tratto si assottigli e somigli di più al pennino 02 della Preppy.
Trovo notevole come, pur con un EF giapponese, a causa di quanto scorre questo inchiostro è possibile vedere shading e chromashading nel testo.
Come prima impressione, sono molto soddisfatta di questa penna, tanto che è diventata una seria competitrice nel volersi accaparrare il posto di mia penna preferita.
Il pennino è perfettamente tarato, scivola bene sulla carta, ha solo un minimo grip come ci si può aspettare da qualunque EF giapponese o needlepoint. L'estetica è completamente in linea con il mio gusto (e ci mancherebbe: me la sono scelta), la finitura matte è inusuale e molto elegante, è confortevole in mano, è un piacere da usare. Se, mai, proseguiranno la serie, in futuro, producendo altri colori che potrebbero stimolare il mio interesse, non escludo davvero di lasciarmi tentare di nuovo.
I <3 it