WATERMAN’S first Advertisement (1885)?
Inviato: martedì 25 giugno 2024, 18:17
La pubblicità (Ad) che oggi vi presento dovrebbe essere la prima in assoluto della Casa americana, almeno stando a quanto venne dichiarato dalla stessa Waterman nella rivista aziendale «The Pen Prophet» in occasione del giubileo «Cinquantenario 1884-1934»…
Waterman’s “The Pen Prophet” 1934, pag.15 (fonte INTERNET ARCHIVE)
Ecco quindi la rivista (intera) da me acquistata, «The Century Illustrated Monthly Magazine» (solitamente abbreviato The Century Magazine), bimestrale all’epoca, con 150 pagine di testi e 40 di pubblicità. Qui sotto l’indice del numero, nel quale spiccano il romanzo “The Bostonians” di Henry James in prima pubblicazione assoluta e, per noi italiani, un lungo reportage di apertura su Siena…
Le pubblicità erano (udite, udite!) raggruppate per genere merceologico! Ecco, qui sotto sulla destra, quelle dello sport, per esempio: le racchette da tennis paiono persino all’avanguardia; è solo il biciclo «sicuro come il camminare» che mi lascia un po’ perplesso
…
Ma torniamo a bomba!
Ecco la pagina intera della “cancelleria” e, finalmente, l’Ad originale scansionata per il nostro formidabile Wiki dalla rivista originale
(@Simone: sono presenti un paio di inarcamenti della carta – “bolle” non a fuoco – che non avrei potuto eliminare se non separando per sempre la pagina dalla rivista, cosa che non mi sono sentito di fare…). WATERMAN’S – Ideal Fountain Pen. 1885-09. «The Century Illustrated Monthly Magazine» Vol.XXX n.5, pag.37 (delle Ad)
Curiosamente, in calce alla presentazione e alle dichiarazioni dei testimonial si pubblicizza un portapenne/portamatite che sembra un caricatore magazzino per fucile…
Ma fu davvero questa la prima pubblicità della Waterman?
La risposta è: «No!»
Anche questa ricostruzione, infatti, risulterebbe essere stata oggetto di “invenzione a tavolino” (quello dell’ufficio marketing), proprio come la ben più nota leggenda della «macchia di inchiostro» (ink blot), e l’organo ufficiale della Waterman (The Pen Prophet) che nel 1934 le propala entrambe ci fornisce anche la ragione di queste ricostruzioni di fantasia, accostando le due bufale/leggende definendole «romantiche», e dunque d’effetto, e perciò “memorabili” per il pubblico… Questa ricostruzione, molto articolata (proprio come quella della macchia di inchiostro sul contratto assicurativo), descrive un Lewis Edson Waterman che nel 1885 non poteva ancora permettersi il lusso delle inserzioni pubblicitarie su una rivista a diffusione nazionale, ma che fu convinto da un agente che se ne assunse temporaneamente gli oneri sicuro del risultato sulle vendite, dando così l'avvio al più straordinario utilizzo dei media pubblicitari nella storia degli strumenti di scrittura...
Anche questa ricostruzione, pur non vera è senza dubbio "ben trovata".
Continua…
Ecco quindi la rivista (intera) da me acquistata, «The Century Illustrated Monthly Magazine» (solitamente abbreviato The Century Magazine), bimestrale all’epoca, con 150 pagine di testi e 40 di pubblicità. Qui sotto l’indice del numero, nel quale spiccano il romanzo “The Bostonians” di Henry James in prima pubblicazione assoluta e, per noi italiani, un lungo reportage di apertura su Siena…

Le pubblicità erano (udite, udite!) raggruppate per genere merceologico! Ecco, qui sotto sulla destra, quelle dello sport, per esempio: le racchette da tennis paiono persino all’avanguardia; è solo il biciclo «sicuro come il camminare» che mi lascia un po’ perplesso

Ma torniamo a bomba!
Ecco la pagina intera della “cancelleria” e, finalmente, l’Ad originale scansionata per il nostro formidabile Wiki dalla rivista originale
(@Simone: sono presenti un paio di inarcamenti della carta – “bolle” non a fuoco – che non avrei potuto eliminare se non separando per sempre la pagina dalla rivista, cosa che non mi sono sentito di fare…). WATERMAN’S – Ideal Fountain Pen. 1885-09. «The Century Illustrated Monthly Magazine» Vol.XXX n.5, pag.37 (delle Ad)
Curiosamente, in calce alla presentazione e alle dichiarazioni dei testimonial si pubblicizza un portapenne/portamatite che sembra un caricatore magazzino per fucile…

Ma fu davvero questa la prima pubblicità della Waterman?
La risposta è: «No!»
Anche questa ricostruzione, infatti, risulterebbe essere stata oggetto di “invenzione a tavolino” (quello dell’ufficio marketing), proprio come la ben più nota leggenda della «macchia di inchiostro» (ink blot), e l’organo ufficiale della Waterman (The Pen Prophet) che nel 1934 le propala entrambe ci fornisce anche la ragione di queste ricostruzioni di fantasia, accostando le due bufale/leggende definendole «romantiche», e dunque d’effetto, e perciò “memorabili” per il pubblico… Questa ricostruzione, molto articolata (proprio come quella della macchia di inchiostro sul contratto assicurativo), descrive un Lewis Edson Waterman che nel 1885 non poteva ancora permettersi il lusso delle inserzioni pubblicitarie su una rivista a diffusione nazionale, ma che fu convinto da un agente che se ne assunse temporaneamente gli oneri sicuro del risultato sulle vendite, dando così l'avvio al più straordinario utilizzo dei media pubblicitari nella storia degli strumenti di scrittura...
Anche questa ricostruzione, pur non vera è senza dubbio "ben trovata".
Continua…