Oddio, "brand" che devono essere evitati in toto non ce ne sono, ci sono tuttavia alcuni specifici prodotti che , diciamo, in media non riscuotono un particolare apprezzamento dagli appassionati, questo per vari motivi.
Tendenzialmente gli inchiostri della linea "base" dei produttori più famosi sono sicuri e non danno nessun problema.
Giusto per fare nomi:
La linea Quink di Parker
I 4001 dí Pelikan
Lamy (non i crystal)
Waterman
Skrip ink di Sheaffer
Rohrer & Klingner (non i dokumentus e SketchInk)
J. Herbin linea base
Standard ink di Diamine
Pilot-Namiki base
Aurora
Etc..
Sono economici, spesso progettati per uso scolastico/lavorativo e per tutti.
Se invece si va sulle linee "premium" spesso si paga il marketing e il vetro del calamaio "di design" più che l'inchiostro in sé.
Ovviamente le varianti di colore aumentano come anche le caratteristiche "speciali ", ma questo porta anche a imbattersi in prodotti che possono dare problemi (di solito di intasamento dovuto alla elevata saturazione, o ai glitter mescolati nel fluido).
Altra storia sono gli inchiostri "indelebili ", io sono abbastanza d'accordo con l'idea che siano un male necessario, e quindi li uso SOLO se veramente serve la loro particolarità, altrimenti sto sereno con gli inchiostri normali.
Un discorso generale di inchiostro "migliore " non esiste, esistono inchiostri con diverse caratteristiche, che ovviamente vanno accompagnati alla penna e alla carta, la combinazione di penna X , carta Y può rendere l'inchiostro Z una pena da usare, mentre lo stesso inchiostro cambiando penna o carta può diventare bellissimo.
Faccio un esempio pratico.
Inchiostro Pelikan 4001 Royal Blue, il più scolastico degli inchiostri.
Su una penna giapponese EF dal flusso molto controllato, ad esempio una Pilot sarà stitico, secco e slavato, la penna gratterà parecchio sul foglio e ti sembrerà un prodotto pessimo.
Su una Pelikan M1000 pennino B, risulterà un bel blu ametista scorrevole, con belle sfumature e dal flusso generoso ma ben calibrato, insomma un ottimo prodotto.
Viceversa, stesse due penna ma inchiostro Diamine Sargasso Sea.
Sulla giapponese sarà bellissimo, blu elettrico intenso, con un tratto netto e ben definito seppur sottile, scorrevole e fluido, e il pennino scivolerà come sull'olio
Sulla Pelikan il flusso sarà talmente esagerato che ti sembrerà di scrivere con un pennello da imbianchino, spiumerà tantissimo e forse trapasserà anche il foglio dall'altra parte.
Eppure è sempre lo stesso inchiostro...
È un casino?
Si!