FountainPen.it Forum

La maggioranza dei produttori di penne non dichiara il tipo di plastica che utilizzano. Salvo eccezioni, per esempio gravitas penne dichiara di cosa sono fatte le penne.

Vorrei sapere se è disponibile una penna fatta con g10 oppure resine molto resistenti, magari con filettatura jowo. grazie

Pineider utilizza Ultraresina, compound di resina e madreperla appositamente sviluppata per la casa fiorentina, che rende la penna incredibilmente resistente agli urti e brillante. Così dichiara la stessa Pineider.
Io ho diverse Avatar UR e devo dire che sono belle penne anche se non le ho mai prese a martellate per testarne la resistenza.
C'è chi lo ha fatto...

Leonardo recentemente ha prodotto una serie limitata di momento zero in micarta. Non so se ė esaurita.

La micarta non è resistente come plastica, nel senso che tende a subire deformazioni che non destabilizzano il materiale, quindi perfetta per subire danni da impatto ma non da taglio o graffi.
Inoltre si sporca in maniera irreversibile, anche se questo aspetto non è proprio un lato negativo visto che ne accentua l'unicità della penna posseduta.
Mimica il comportamento del legno praticamente senza il lato del deterioramento nel tempo anche senza cure particolari.

Le altre plastiche in commercio, quando sono a tinta unita e non trasparenti, sono già molto resistenti. Il problema è che devono sacrificare la resistenza agli urti e schiacciamenti per permettere che rimangano facilmente modellabili dalle macchine senza essere torniate, quindi sono più resistenti al calore e più malleabili.

L'unica plastica veramente dura in commercio è ultem, attualmente in produzione da gravitas e ensso mi sembra, più altre che trovi nei soliti eccomerce cinesi di Marche ignote.

Per tutti i giorni basta una semplice resina nera con chiusura possibilmente a scatto se vuoi il massimo della resistenza all'usura.

shawn newton aveva realizzato una serie limitatissima di Prospector per chatterley luxuries in g10

twsbi aveva fatto la Micarta tempo fa

in giro ci sono tanti microbrand che realizzano penne in Delrin, Ultem e Peek basta googlare un po'

Sia Namisu che Gravitas producono penne in Ultem.
Qualche tempo fa ho comprato una Namisu Nova in Ultem e devo dire che e' molto carina.

Eurekafp (microbrand coreano) Produce penne in Peek.
Anche Kasama produce penne in Ultem e Peek, ma e' veramente difficile reperirle.

MatteoM ha scritto: ↑giovedì 6 giugno 2024, 14:19 Sia Namisu che Gravitas producono penne in Ultem.
Qualche tempo fa ho comprato una Namisu Nova in Ultem e devo dire che e' molto carina.

Anche ENSSO, Schon design e Ranga producono penne in Ultem. Io ho un paio di ENSSO e in mano è un materiale che da molta soddisfazione tattile - oltre al fatto che lo puoi anche mettere in autoclave (previa rimozione pennino e converter ovviamente )
C'è anche chi usa il materiale per fare gli alimentatori ma in questo caso quale sia il reale vantaggio vs ABS o ebanite non lo so.

Franklin Christoph sta facendo delle piccole serie con una nuova resina uretanica di McKenzie Penworks che incorpora vari tipi di fibre metalliche (infatti pesa più di una resina classica e si lucida con un polish per metalli).
Non sono ancora riuscito a comprarne una - son sempre esaurite - ma la l'aspetto è molto interessante.

La grande maggioranza delle penne in plastica sono fatte in PMMA (PoliMetilMetaAcrilato) per es. tutta l’alta gamma di Montblanc, Pilot e Sailor sicuramente, ma anche molti altri). Una fetta di mercato, soprattutto delle scolastiche/economiche, sono in PC (PoliCarbonato) (molte Platinum a partire dalla Preppy) o ABS (AcrilonitrileButadieneStirene)(se non ricordo male la Lamy Safari).

Se ci pensi sono già dei polimeri di alta categoria per quello che deve “subire” una penna, anche se i prezzi permetterebbero di usare superpolimeri (tipo PoliEterEterKetone o PEEK)

Di recente anche Ranga ha introdotto alcune delle sue penne in Ultem, e dato che Ranga è un piccolo produttore che ha tra i suoi punti di forza quello di poter proporre molti modelli, in molti materiali e in molti colori diversi, non dubito, che se avranno consenso di pubblico, possa introdurre altri dei suoi modelli in Ultem.
L'aspetto negativo è che l'Ultem non è un materiale economico e quindi una penna in Ultem tende a costare circa una volta e mezza il suo prezzo standard in resina/ebanite.

Questa è l'Abhimanyu in Ultem
volutamente ha corpo e cappuccio satinati e sezione e finali lucidati (giusto per riassumere in breve cos'è l'ultem:
"è un materiale termoplastico ad alte prestazioni che offre una combinazione unica di resistenza termica, stabilità dimensionale, resistenza chimica e isolamento elettrico. Questo tipo di polimero, utilizzato in diverse applicazioni industriali tra cui l'automotive, l'aerospaziale, l'elettronica, il medicale, è in grado di resistere a temperature elevate e agli agenti chimici, compresi solventi organici, oli, acidi e basi.")

Immagino che una Ranga in Ultem, debba essere perfetta per i ferrogallici (a maggior ragione se usata in eyedropper, togliendo il converter).

Btw, mi risulta che Ranga stia facendo anche penne in PEEK (polietere-etere-chetone).

PS ecco l'altra Ranga in Ultem, la Samurai (l'order form permette di scegliere la versione senza clip)
e questa invece è la Abhimanyu in PEEK

sansenri ha scritto: ↑giovedì 6 giugno 2024, 19:23
e questa invece è la Abhimanyu in PEEK
Abhimanyu Peek.jpg

Ma esattamente quali sono i vantaggi del PEEK - perchè Ultem ha una componente estetica che posso capire, ma questa penna bianca lattiginosa (e anche gli altri che fanno penne in PEEK son sempre color mozzarella) faccio più fatica a comprenderla.

Ultem e PEEK sono due materiali termoplastici avanzati ampiamente utilizzati in applicazioni industriali e ingegneristiche per le loro eccellenti proprietà. Ecco un confronto dettagliato tra le loro proprietà fisiche, chimiche e meccaniche:

### Ultem (Polietereimmide - PEI)

#### Proprietà Fisiche
- **Densità**: circa 1.27 g/cm³
- **Temperatura di transizione vetrosa (Tg)**: 217 °C
- **Temperatura massima di utilizzo**: fino a circa 170 °C in continuo

#### Proprietà Chimiche
- **Resistenza chimica**: Buona resistenza a una vasta gamma di sostanze chimiche, inclusi acidi e solventi, ma può essere attaccato da alcali forti.
- **Infiammabilità**: Autoestinguente senza l'uso di additivi ritardanti di fiamma.
- **Stabilità termica**: Eccellente, con bassa emissione di fumi e gas tossici quando esposto a fiamme.

#### Proprietà Meccaniche
- **Modulo elastico (E)**: circa 3.2 GPa
- **Resistenza alla trazione**: circa 110 MPa
- **Resistenza all'impatto**: buona, ma inferiore rispetto a PEEK.
- **Resistenza alla fatica**: Buona, ma meno performante rispetto a PEEK.

### PEEK (Polietereterchetone)

#### Proprietà Fisiche
- **Densità**: circa 1.30 g/cm³
- **Temperatura di transizione vetrosa (Tg)**: 143 °C
- **Temperatura di fusione**: 343 °C
- **Temperatura massima di utilizzo**: fino a circa 250 °C in continuo

#### Proprietà Chimiche
- **Resistenza chimica**: Eccellente resistenza a quasi tutti i prodotti chimici, inclusi acidi forti, basi e solventi organici.
- **Infiammabilità**: Autoestinguente senza l'uso di additivi ritardanti di fiamma.
- **Stabilità termica**: Eccellente, con capacità di mantenere proprietà meccaniche a temperature elevate.

#### Proprietà Meccaniche
- **Modulo elastico (E)**: circa 3.6 GPa
- **Resistenza alla trazione**: circa 90-100 MPa, ma può variare con rinforzi come fibre di carbonio.
- **Resistenza all'impatto**: molto elevata, superiore rispetto a Ultem.
- **Resistenza alla fatica**: Eccellente, particolarmente adatta per applicazioni cicliche.

### Confronto Generale
- **Resistenza al Calore**: PEEK ha una temperatura massima di utilizzo più alta (250 °C) rispetto a Ultem (170 °C).
- **Resistenza Chimica**: PEEK offre una resistenza chimica superiore a Ultem, particolarmente contro basi forti.
- **Proprietà Meccaniche**: PEEK ha generalmente migliori proprietà meccaniche rispetto a Ultem, inclusa una maggiore resistenza all'impatto e alla fatica.
- **Densità**: Entrambi hanno densità simili, leggermente superiore in PEEK.
- **Costi**: In generale, PEEK è più costoso di Ultem, il che può influenzare la scelta in base al budget disponibile.

In sintesi, la scelta tra Ultem e PEEK dipenderà dalle specifiche esigenze dell'applicazione, tenendo conto delle temperature operative, della resistenza chimica richiesta, delle sollecitazioni meccaniche previste e dei costi accettabili.

by ChatGPT

Koten90 ha scritto: ↑giovedì 6 giugno 2024, 21:14 - **Temperatura massima di utilizzo**: fino a circa 170 °C in continuo

Koten90 ha scritto: ↑giovedì 6 giugno 2024, 21:14 - **Temperatura massima di utilizzo**: fino a circa 250 °C in continuo

Mah , guarda , con il sole d'agosto quasi quasi

maylota ha scritto: ↑giovedì 6 giugno 2024, 19:50 ma questa penna bianca lattiginosa

Molto carina dai , pensa con una bella decorazione raden o lacca urushi

È in uscita una Majohn P136 in titanio, non è plastica ma è sicuramente resistente.

Alfredo