Parker 50 Falcon
Inviato: domenica 10 febbraio 2013, 17:35
Buongiorno a tutti, a causa dell’influenza e di una persona che mi aveva chiesto notizie sul pennino, vi propongo la recensione di una penna fuori produzione da parecchi anni, ma che ancora si può trovare nelle aste su internet, La Parker Falcon.
Ho scoperto l’esistenza della Parker Falcon dopo aver acquistato una Pilot M90, colpito dal pennino integrato. Immaginate la mia sorpresa quando ho saputo che questo genere di pennino era già stato proposto dalla Parker e la M90 era solo l’ultima arrivata che utilizzava questa soluzione.
Per chi fosse interessato all’evoluzione storica, grazie ad una breve ricerca su Internet ho scoperto che la prima penna con pennino integrato fu la Parker T1, prodotta nel 1970. Costruita in titanio, era fragile e difficile da produrre, cosi venne abbandonata dopo un anno circa. Nel 1971 la Pilot commercializzò il modello MYU 701 esclusivamente per il mercato giapponese. Nel 1978 Parker riprese l’idea della T1 costruendo una penna di acciaio, la Parker 50 Falcon che rimase in produzione per quattro anni circa. Nel 2008 per festeggiare i 90 anni di attività, la Pilot costruì 9000 pezzi della M90 rifacendosi alle linee della MYU 701.
La Parker Falcon in mio possesso è nera opaca (matt black) con sezione in metallo satinato, mi risulta essere una Parker 50TX del 1981.
La linea esterna é un classico per le Parker di quegli anni, infatti, la Falcon riprende le linee esterne delle Parker 45, 65 e 75.
La sua lunghezza è di qualche millimetro maggiore della Parker 75, mentre il diametro è più sottile e la clip con la solita forma a freccia, non presenta dettagli sulle piume.
Tolto il cappuccio, che è a pressione, si può ammirare il pennino che ha una linea slanciata e pulita, che si distacca dalla sezione satinata solo per la sua finitura lucida.
Il sistema di caricamento è a cartuccia, ovviamente Parker. Se montate un converter tenete conto che caricandola per immersione, la sezione si sporca e la pulizia è un poco più impegnativa del normale, difatti la finitura satinata della sezione tende a trattenere residui d’inchiostro.
Nell’uso questa penna è un poco sottile per la mia mano, nonostante la sezione sia un tutt’uno con il pennino, non mi è mai capitato di sporcarmi le dita. Il pennino è rigido ed ha un tratto medio, il flusso tende al generoso.
Nella prova di scrittura la penna sta bene in mano sia con o senza cappuccio calzato, il pennino, nonostante sia rigido, non dà assolutamente l’idea di un chiodo e scorre piacevolmente sul foglio senza affaticare non ha mai vuoti e le ripartenze sono sempre immediate, senza esitazioni.
Concludendo, ottima e robusta penna per l’uso quotidiano, che alterno regolarmente.
Riferimenti (in inglese):
Parker Falcon: http://www.penhero.com/365_2010/365_012410.htm
http://parkerpens.net/parker50.html
Parker T1: http://parkerpens.net/parkert1.html
Pilot: http://www.stutler.cc/pens/murex/index.html
Ho scoperto l’esistenza della Parker Falcon dopo aver acquistato una Pilot M90, colpito dal pennino integrato. Immaginate la mia sorpresa quando ho saputo che questo genere di pennino era già stato proposto dalla Parker e la M90 era solo l’ultima arrivata che utilizzava questa soluzione.
Per chi fosse interessato all’evoluzione storica, grazie ad una breve ricerca su Internet ho scoperto che la prima penna con pennino integrato fu la Parker T1, prodotta nel 1970. Costruita in titanio, era fragile e difficile da produrre, cosi venne abbandonata dopo un anno circa. Nel 1971 la Pilot commercializzò il modello MYU 701 esclusivamente per il mercato giapponese. Nel 1978 Parker riprese l’idea della T1 costruendo una penna di acciaio, la Parker 50 Falcon che rimase in produzione per quattro anni circa. Nel 2008 per festeggiare i 90 anni di attività, la Pilot costruì 9000 pezzi della M90 rifacendosi alle linee della MYU 701.
La Parker Falcon in mio possesso è nera opaca (matt black) con sezione in metallo satinato, mi risulta essere una Parker 50TX del 1981.
La linea esterna é un classico per le Parker di quegli anni, infatti, la Falcon riprende le linee esterne delle Parker 45, 65 e 75.
La sua lunghezza è di qualche millimetro maggiore della Parker 75, mentre il diametro è più sottile e la clip con la solita forma a freccia, non presenta dettagli sulle piume.
Tolto il cappuccio, che è a pressione, si può ammirare il pennino che ha una linea slanciata e pulita, che si distacca dalla sezione satinata solo per la sua finitura lucida.
Il sistema di caricamento è a cartuccia, ovviamente Parker. Se montate un converter tenete conto che caricandola per immersione, la sezione si sporca e la pulizia è un poco più impegnativa del normale, difatti la finitura satinata della sezione tende a trattenere residui d’inchiostro.
Nell’uso questa penna è un poco sottile per la mia mano, nonostante la sezione sia un tutt’uno con il pennino, non mi è mai capitato di sporcarmi le dita. Il pennino è rigido ed ha un tratto medio, il flusso tende al generoso.
Nella prova di scrittura la penna sta bene in mano sia con o senza cappuccio calzato, il pennino, nonostante sia rigido, non dà assolutamente l’idea di un chiodo e scorre piacevolmente sul foglio senza affaticare non ha mai vuoti e le ripartenze sono sempre immediate, senza esitazioni.
Concludendo, ottima e robusta penna per l’uso quotidiano, che alterno regolarmente.
Riferimenti (in inglese):
Parker Falcon: http://www.penhero.com/365_2010/365_012410.htm
http://parkerpens.net/parker50.html
Parker T1: http://parkerpens.net/parkert1.html
Pilot: http://www.stutler.cc/pens/murex/index.html