Surgens, modello non definito
Inviato: venerdì 24 maggio 2024, 1:15
A volte resto sbalordito dalla bellezza e prestazioni di alcune penne meno blasonate, ma che dimostrano doti spesso superiori ad altre molto più rinomate e costose, come questa Surgens.
Il marchio Surgens venne registrato nel 1947 dalla "Ditta Angelo Cavallo" (Reg. Gen. N. 84240) per "penne stilografiche, pennini o parti di penne", ed è questa al momento la sola data certa relativa alle origini dell'azienda, che Letizia Iacopini pone all'inizio degli anni '40. La ditta è rimasta in attività almeno fino al 1955 (Da FountainPen.it)
La penna che ho tra le mani conferma quanto sopra riportato, buona qualità costruttiva, buoni materiali ed una celluloide particolarmente bella e direi anche moderna, che crea un certo effetto legno. Da notare anche la decorazione del cappuccio.
Il caricamento è a levetta ed è dotata di un piccolo pennino in oro 18 kt con bella flessibilità.
Seguono alcune foto e vi assicuro che non rendono la bellezza ed i colori della penna visibili dal vivo. La prova di scrittura è molto soddisfacente, con un pennino morbido che passa da un tratto fine ad uno ben largo, come potete vedere (Non fate caso alla mia grafia non bella). In quanto a flessibilità e scorrevolezza ritengo il pennino paragonabile alle Waterman degli anni '20, almeno secondo la mia esperienza. Ed in fine, un confronto con una Aurora 88 del 1949, quindi coeva, che ritengo stilisticamente simili.
Il marchio Surgens venne registrato nel 1947 dalla "Ditta Angelo Cavallo" (Reg. Gen. N. 84240) per "penne stilografiche, pennini o parti di penne", ed è questa al momento la sola data certa relativa alle origini dell'azienda, che Letizia Iacopini pone all'inizio degli anni '40. La ditta è rimasta in attività almeno fino al 1955 (Da FountainPen.it)
La penna che ho tra le mani conferma quanto sopra riportato, buona qualità costruttiva, buoni materiali ed una celluloide particolarmente bella e direi anche moderna, che crea un certo effetto legno. Da notare anche la decorazione del cappuccio.
Il caricamento è a levetta ed è dotata di un piccolo pennino in oro 18 kt con bella flessibilità.
Seguono alcune foto e vi assicuro che non rendono la bellezza ed i colori della penna visibili dal vivo. La prova di scrittura è molto soddisfacente, con un pennino morbido che passa da un tratto fine ad uno ben largo, come potete vedere (Non fate caso alla mia grafia non bella). In quanto a flessibilità e scorrevolezza ritengo il pennino paragonabile alle Waterman degli anni '20, almeno secondo la mia esperienza. Ed in fine, un confronto con una Aurora 88 del 1949, quindi coeva, che ritengo stilisticamente simili.