Aurora DuoCart flusso discontinuo

[Iorek]

Buongiorno a tutti.
Sabato ho trovato una bella Aurora DuoCart primo modello in ottime condizioni, con un bel pennino scorrevole, e, si direbbe, usata molto poco. Una volta lavata a fondo e lasciata asciugare, ho però riscontrato un comportamento strano: il flusso è discontinuo al punto che la stessa parola inizia con un flusso magrissimo, poi per due lettere il flusso è abbondante e poi torna magro, e così via.
Questo si verifica se uso la mia usuale pressione (molto leggera) e la mia velocità di scrittura (piuttosto veloce).
Se premo o vado piano, si attenua ma non scompare.
Ebbi lo stesso problema su una Parker 75, pensai ad un problema di alimentatore e infatti con un lavaggio un pò più "energico" con Chanteclair" tutto si normalizzò. Anche qui ho provato con lo Chanteclair ma senza risultati.
Sono restio allo smontaggio perché, contrariamente alla 88, sulla DuoCart e simili non saprei da che parte iniziare, e comunque mi pare macchinoso. Inoltre, il pennino è davvero a posto e mi spiace rischiare un disallineamento dei rebbi smontando l'alimentatore.

Qualche diagnosi/suggerimento?
Ringrazio tutti anticipatamente

[maxpop 55]

L'alimentatore della 88 posteriormente ha un foro in orizzontale per inserire il regolatore di flusso e uno verticale, spesso quello verticale si ottura creando problemi di alimentazione .
Alla vista a volte addirittura sparisce riempito di melma o inchiostro secco, si deve pulire con qualcosa di adeguato che entri in quel microforo, non ho presente l' almentatore della DuoCart, se è simile potrebbe essere questo il problema-.

[maxpop 55]

Però potrebbe essere anche che il pennino ha i rebbi troppo vicini, dovresti passare una lama da 0,10 tra i rebbi se non ti è possibile potresti passare la lamina di una lattina chiaramente con la massima attenzione per non rovinare il pennino, se non ti fidi della tua mano lascia perdere.

[Iorek]

Il pennino l'ho passato con uno spessimetro ma usando lo 0.8, solo per essere sicuro che fosse pulito lui e la parte di canalino accessibile dal taglio del pennino, ma non ha avuto effetto.
Ho pensato che se fossero stretti i rebbi non dovrebbe aumentare improvvisamente il flusso a parità di pressione, ma solo quando premo.
L'idea è come se l'alimentatore "singhiozzasse". Tipo un carburatore coi getti sporchi
Sulla Duocart diversamente dalla 88, si vede solo la parte di alimentatore avvolta dal tubicino foracartucce e sembra ci sia solo una piccola fessura. Dici di provare a liberare quella (es con un filo di rame)? O suggerisci di smontare?

[maxpop 55]

Se veramente riesci a pulire senza smontare è meglio, però non so fino a che punto si può fare una buona pulizia senza estrarre l'alimentatore dalla sezione.

[Iorek]

Grazie Max! Il punto è che la sezione Duocart non la conosco, non saprei come sfilarlo. Premendo forse attraverso il foracartucce?
Di seguito provo a mettere qualche foto

[maxpop 55]

Se ricordo bene, dovresti levare la parte che buca la cartuccia. la sezione dovrebbe essere 2 pezzi.
Controlla bene, non forzare eccessivamente lo smontaggio potresti fare danni.
Spesso col tempo i due pezzi risultano come saldati insieme , in quel caso devi agire senza smontare.

[Iorek]

Aggiornamento e soluzione del caso:

Dopo un ulteriore lavaggio e qualche altro giorno di inattività a cartuccia piena, la penna ha cominciato a scrivere come si deve. Probabilmente doveva saturarsi l'alimentatore, ma nel frattempo ho scoperto una banalità che probabilmente è la parte essenziale della soluzione: questo particolare esemplare di pennino scrive molto meglio quando sta ben coricato sul lato sinistro, cioè con il dorso del pennino che guarda verso sinistra (io sono destro).

Per me che impugno a tripode dal basso e tendo a tenere il pennino "parallelo" al foglio, è una posizione che non viene immediata, quindi in prima battuta non l'ho provata.

Curiosamente, mi è capitato lo stesso anche sulla penna che ho trovato prima di questa, una Waterman CF. E anche qui, non è una caratteristica di progetto (le altre due scrivono meglio "piatte"). Si vede che sono state abituate così. Vedremo se con la mia mano cambieranno abitudine

Nota: l'ho anche ispezionato con la lente e non è un pennino obliquo, che d'altra parte non mi aspetterei su una Duocart.

[Esme]

Non obliquo, ma reso leggerissimamente obliquo dall'uso del precedente utilizzatore?

Per eventuale smontaggio.
La duocart non dovrebbe avere la parte del foracartucce svitabile, come ad esempio la 98. Metto il condizionale perché essendoci altre due versioni (2cart e k), non mi ricordo se per caso una delle tre è diversa.
L'alimentatore quindi si toglie dal davanti. A volte basta tirare il pennino e esce tutto assieme.
Altrimenti bisogna trovare un tondino delle dimensioni interne del foracartucce e spingere da lì.
Ma con il rischio molto concreto di rompere il foracartucce.

Per pulire il canale, si può usare il filo di nylon sottile.
Se riuscissi a farlo uscire dal pennino, tenendo i rebbi leggermente divaricati, sarebbe l'ideale perché così fai una bella pulizia muovendolo con decisione.

Due cose.
I pennini in oro delle 88/duocart/98 sono delicati. Eviterei di stressarli.
Gli alimentatori sono di tipo moderno, con tutta l'alettatura circolare complessa. Per pulirli a fondo o si riesce ad estrarli, oppure bisogna lavare con ausilii.

[Iorek]

Esme, la seconda che hai detto. O è stato consumato così o magari ci è nato, un po' al limite delle tolleranze.
Ho usato il nylon, è passato bene ma resta questo comportamento che sono sempre più convinto essere legato alla geometria.
Smontare il pennino per così poco neppure ci penso, disallineare questi pennini è un attimo

[Esme]

Fai bene.

Da quello che dici, e considerando che la penna ce l'hai in mano tu, sarà sicuramente la cosa più probabile che la geometria del pennino non sia perfettamente adatta alla tua impugnatura.
Se per te non è un problema, fai bene ad assecondarla.

Altrimenti potresti provare a scrivere per un po' su un cartoncino un po' grezzo, tipo quello delle confezioni.
A volte basta per lisciarlo di quell'inezia che serve.