Ridurre il tratto del pennino, possibile?

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Messaggio da sansenri »

Esme ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 16:30
Ovviamente sto parlando di utilizzatori nella media, non gente folle come noi che sa pure cos'è un pennino architect. (Io in realtà no, non ho ancora capito con esattezza cosa faccia e me ne tengo lontana. 🙂)
semplificando la questione, è uno stub in verticale
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Messaggio da sansenri »

Gio2022 ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 17:04
Ottorino ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 15:54

Eh no !! Troppo comodo chiedere aiuto, riceverlo e poi non restituire nulla agli altri.

Soprattutto coloro che, come te, in futuro vorranno cimentarsi.
Ottorino,
capisco l'utilità dei tutorial che hanno compimento positivo, ed ho già postato altre volte, ma nel caso di insuccesso meglio tacere :D , quando racconti le cose andate male si fa sempre brutta figura, casomai ti contatterò in privato... :D
mica vero, intanto qua sei in una cerchia ristretta e comprensiva (siamo ansiosi di sapere come andrà, al massimo rideremo sotto i baffi ;) ) inoltre è sempre vero che sbagliando si impara, in ultimo in pochi hanno il coraggio di esporsi, chi lo fa (con apprezzabile modestia) è sempre da rispettare! :)
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Messaggio da Esme »

sansenri ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:19 semplificando la questione, è uno stub in verticale
Te pareva se una cosa che si chiama architect non è una roba fatta al contrario del normale. 😈
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Messaggio da Gio2022 »

sansenri ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:39
Gio2022 ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 17:04

Ottorino,
capisco l'utilità dei tutorial che hanno compimento positivo, ed ho già postato altre volte, ma nel caso di insuccesso meglio tacere :D , quando racconti le cose andate male si fa sempre brutta figura, casomai ti contatterò in privato... :D
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non è detto che vada male, potrei anche riuscire ad arrivare a "sgrossare" la sfera di iridio e far scrivere bene il pennino a mia necessità.
Datemi il tempo per studiare i vari tutorial in lingua inglese e fare le dovute prove, poi valuteremo l'esito... :D
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Messaggio da alfredop »

Metto un esempio di regrind, in questo caso si tratta del pennino di una Pilot 74 in origine di tipo B. La penna l’ho ricevuta in uno scambio (ovviamente da nuova non l’avrei presa B) che ha riguardato diverse penne e serviva essenzialmente a pareggiare lo scambio (tra l’altro mi piace il colore grigio fumé).
Per poterla utilizzare il regrind era necessario e l’alternativa sarebbe stata metterla sul mercatino (sto giustificando il regrind 😂).

Ecco alcune foto del pennino al termine del processo:
IMG_0911.jpeg
In questa foto dall’alto si nota un piccolo difetto: la zona intorno ai rebbi non è perfettamente simmetrica, sul lato destro è stato asportato più materiale che sul lato sinistro. Il difetto è puramente estetico e si potrebbe anche correggere, ma tendo a fermarmi una volta raggiunto il risultato dal punto di vista della scrittura.
IMG_0912.jpeg
IMG_0913.jpeg
Viste laterali: il taglio è stato dato per rendere non solo il tratto più fine, ma anche per ottenere un comportamento da pennino architect (con una variazione di tratto piccola).
IMG_0914.jpeg
Vista dal di sotto: si può notare che l’iridio rimasto è comunque abbondante e consentirebbe qualche altra modifica (se si volesse ridurre ulteriormente il tratto).

Infine una prova di scrittura su carta Rhodia puntinata con puntini ogni 5mm. Il pennino finale scrive come dovrebbe secondo me scrivere un F con un leggera variazione di tratto tra verticale ed orizzontale.
IMG_0915.jpeg
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Messaggio da alfredop »

Questa è invece una foto presa da un mio vecchio post e mostra vari passaggi di affinamento su un pennino di una M400:
IMG_0916.jpeg
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Messaggio da Automedonte »

L’ho detto subito che è tutta colpa di Alfredo :D
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Messaggio da Mir70 »

Gio2022 ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 14:57 usando carta abrasiva sottilissima ( es. 600/800 o 1000 )
Buon pomeriggio Gio. 600-800 e 1000 non è proprio sottilissima come grana per effettuare la lavorazione che vorresti eseguire. Va bene la 1000 per l'asportazione grossolana del materiale , ma una grana intorno almeno alla 5000 ed oltre è necessaria per dare la giusta scorrevolezza alla punta.

Gio2022 ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 14:57 andando a levigare solo lateralmente la sfera di irido nella parte esterna del finale, lato destro e sinistro, in modo da affinare l'eccedenza e portare il tratto in linea con un reale extra fine.
Non so se Alfredop è d'accordo con quanto sto per dire, ma ho trovato questa lavorazione particolarmente insidiosa perché non sempre, anzi quasi mai, è sufficiente asportare il materiale ai lati destro e sinistro della palla di iridio (*1) per ottenere un tratto fine o extrafine. Gran parte dipende dalla conformazione iniziale della punta , in generale più è grande ed arrotondata e più è necessario porre attenzione a dove e come effettuare i tagli , la semplice e sola asportazione dei due lati porta generalmente all’avere un pennino dal tratto verticale più fine ma un tratto orizzontale spesso almeno quanto il tratto iniziale (un bel taglio architect, che potrebbe anche essere molto piacevole da usare e da vedere).
E’ quindi necessario a mio avviso pianificare bene il lavoro da eseguire in relazione alla punta di partenza.

Detto questo, buon lavoro.


(*1) dico iridio giusto per intenderci, qualunque lega essa è nella realtà
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Messaggio da sansenri »

Gio2022 ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 21:33
sansenri ha scritto: sabato 4 maggio 2024, 19:39

mica vero, intanto qua sei in una cerchia ristretta e comprensiva (siamo ansiosi di sapere come andrà, al massimo rideremo sotto i baffi ;) ) inoltre è sempre vero che sbagliando si impara, in ultimo in pochi hanno il coraggio di esporsi, chi lo fa (con apprezzabile modestia) è sempre da rispettare! :)
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non è detto che vada male, potrei anche riuscire ad arrivare a "sgrossare" la sfera di iridio e far scrivere bene il pennino a mia necessità.
Datemi il tempo per studiare i vari tutorial in lingua inglese e fare le dovute prove, poi valuteremo l'esito... :D
certo che no, tifiamo per te, però comunque vada (ha ragione Ottorino) dopo tutti i consigli che hai ricevuto, un resoconto ci sembra duopo :)
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Messaggio da sansenri »

Mir70 ha scritto: domenica 5 maggio 2024, 15:29
Gio2022 ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 14:57 usando carta abrasiva sottilissima ( es. 600/800 o 1000 )
Buon pomeriggio Gio. 600-800 e 1000 non è proprio sottilissima come grana per effettuare la lavorazione che vorresti eseguire. Va bene la 1000 per l'asportazione grossolana del materiale , ma una grana intorno almeno alla 5000 ed oltre è necessaria per dare la giusta scorrevolezza alla punta.

Gio2022 ha scritto: venerdì 3 maggio 2024, 14:57 andando a levigare solo lateralmente la sfera di irido nella parte esterna del finale, lato destro e sinistro, in modo da affinare l'eccedenza e portare il tratto in linea con un reale extra fine.
Non so se Alfredop è d'accordo con quanto sto per dire, ma ho trovato questa lavorazione particolarmente insidiosa perché non sempre, anzi quasi mai, è sufficiente asportare il materiale ai lati destro e sinistro della palla di iridio (*1) per ottenere un tratto fine o extrafine. Gran parte dipende dalla conformazione iniziale della punta , in generale più è grande ed arrotondata e più è necessario porre attenzione a dove e come effettuare i tagli , la semplice e sola asportazione dei due lati porta generalmente all’avere un pennino dal tratto verticale più fine ma un tratto orizzontale spesso almeno quanto il tratto iniziale (un bel taglio architect, che potrebbe anche essere molto piacevole da usare e da vedere).
E’ quindi necessario a mio avviso pianificare bene il lavoro da eseguire in relazione alla punta di partenza.

Detto questo, buon lavoro.

(*1) dico iridio giusto per intenderci, qualunque lega essa è nella realtà
Giusta osservazione.
Così a naso mi viene anche da pensare che accedere ai lati del pennino per assottigliare il tratto non sia troppo difficile, sia con una pietra o carta abrasiva, muovendo il pennino, che magari con un dremel con pietra rotante tenendo fermo il pennino (e poi micromesh).
Ridurre l'eccesso in punta è meno facile (controllabile), ma comunque accessibile, è la parte sottostante dell'iridio (quella che forma il tratto discendente) che mi preoccupa di più. Quali sono le manovre da effettuare?
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Messaggio da alfredop »

Mir70 ha scritto: domenica 5 maggio 2024, 15:29 Non so se Alfredop è d'accordo con quanto sto per dire, ma ho trovato questa lavorazione particolarmente insidiosa perché non sempre, anzi quasi mai, è sufficiente asportare il materiale ai lati destro e sinistro della palla di iridio (*1) per ottenere un tratto fine o extrafine. Gran parte dipende dalla conformazione iniziale della punta , in generale più è grande ed arrotondata e più è necessario porre attenzione a dove e come effettuare i tagli , la semplice e sola asportazione dei due lati porta generalmente all’avere un pennino dal tratto verticale più fine ma un tratto orizzontale spesso almeno quanto il tratto iniziale (un bel taglio architect, che potrebbe anche essere molto piacevole da usare e da vedere).
E’ quindi necessario a mio avviso pianificare bene il lavoro da eseguire in relazione alla punta di partenza.
Concordo perfettamente, procedendo solo sui lati si produce un taglio architect (che tra l'altro a me piace moltissimo al contrario del taglio Stub, per cui spesso è un effetto che vado cercando), ad un certo punto bisogna cominciare ad assottigliare la parte inferiore, e qui cominciano le vere difficoltà, se si è troppo netti infatti si crea un angolo vivo che rende il pennino estremamente graffiante (quanto dipende anche dall'incidenza con il foglio quando si scrive). Personalmente ho risolto il problema (ma ogni tanto ancora qualcosa va storto) osservando bene la geometria di pennini che mi piacevano e cerco di riprodurla sul pennino su cui lavoro osservandolo spesso alla lente di ingrandimento e cercando di immaginare come procedere. Purtroppo questa è una parte difficile da descrivere e credo si acquisti via via con l'esperienza.

Nel tutorial che ho linkato è invece spiegato bene il ciclo: 1) sgrossatura->il pennino diventa più fine ma anche graffiante; 2) smoothing->si elimina l'aspetto graffiante ma il tratto si ispessisce un po' e si torna al passo 1. Si ottiene quindi un ciclo di affinature ed ispessimenti successivi, e per convergere è importante che l'affilatura del primo passo sia più grande dell'ispessimento del secondo tratto. Se questo non succede il pennino non si affina oltre un certo limite, e se non ci si ferma si consuma tutto l'iridio. Per esempio nella foto con il pennino della M400 si nota che al termine dello step 4 il pennino scriveva un po' più sottile che nello step finale, gli step successivi al 4 sono infatti serviti ad ottenere un pennino più smooth (ovvero che graffiasse meno sulla carta).


Un ultima nota: attenzione ai pennini cinesi non so cosa usano per le punte, ma basta veramente poco per asportare un sacco di materiale, secondo me per imparare è meglio partire da pennini d'acciaio tedeschi (Lamy, Pelikan, Bock, Jowo vanno tutti bene), anche se il costo è più alto.

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Messaggio da Gio2022 »

alfredop ha scritto: domenica 5 maggio 2024, 18:51
Mir70 ha scritto: domenica 5 maggio 2024, 15:29 Non so se Alfredop è d'accordo con quanto sto per dire, ma ho trovato questa lavorazione particolarmente insidiosa perché non sempre, anzi quasi mai, è sufficiente asportare il materiale ai lati destro e sinistro della palla di iridio (*1) per ottenere un tratto fine o extrafine. Gran parte dipende dalla conformazione iniziale della punta , in generale più è grande ed arrotondata e più è necessario porre attenzione a dove e come effettuare i tagli , la semplice e sola asportazione dei due lati porta generalmente all’avere un pennino dal tratto verticale più fine ma un tratto orizzontale spesso almeno quanto il tratto iniziale (un bel taglio architect, che potrebbe anche essere molto piacevole da usare e da vedere).
E’ quindi necessario a mio avviso pianificare bene il lavoro da eseguire in relazione alla punta di partenza.
Concordo perfettamente, procedendo solo sui lati si produce un taglio architect (che tra l'altro a me piace moltissimo al contrario del taglio Stub, per cui spesso è un effetto che vado cercando), ad un certo punto bisogna cominciare ad assottigliare la parte inferiore, e qui cominciano le vere difficoltà, se si è troppo netti infatti si crea un angolo vivo che rende il pennino estremamente graffiante (quanto dipende anche dall'incidenza con il foglio quando si scrive). Personalmente ho risolto il problema (ma ogni tanto ancora qualcosa va storto) osservando bene la geometria di pennini che mi piacevano e cerco di riprodurla sul pennino su cui lavoro osservandolo spesso alla lente di ingrandimento e cercando di immaginare come procedere. Purtroppo questa è una parte difficile da descrivere e credo si acquisti via via con l'esperienza.

Nel tutorial che ho linkato è invece spiegato bene il ciclo: 1) sgrossatura->il pennino diventa più fine ma anche graffiante; 2) smoothing->si elimina l'aspetto graffiante ma il tratto si ispessisce un po' e si torna al passo 1. Si ottiene quindi un ciclo di affinature ed ispessimenti successivi, e per convergere è importante che l'affilatura del primo passo sia più grande dell'ispessimento del secondo tratto. Se questo non succede il pennino non si affina oltre un certo limite, e se non ci si ferma si consuma tutto l'iridio. Per esempio nella foto con il pennino della M400 si nota che al termine dello step 4 il pennino scriveva un po' più sottile che nello step finale, gli step successivi al 4 sono infatti serviti ad ottenere un pennino più smooth (ovvero che graffiasse meno sulla carta).


Un ultima nota: attenzione ai pennini cinesi non so cosa usano per le punte, ma basta veramente poco per asportare un sacco di materiale, secondo me per imparare è meglio partire da pennini d'acciaio tedeschi (Lamy, Pelikan, Bock, Jowo vanno tutti bene), anche se il costo è più alto.

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ti ringrazio per le info, condivido quello che hai scritto tu e anche quanto scritto nella gentile risposta di Mir70, infatti sto procedendo "restringendo" con cautela, ma anche "stondando" per evitare spigoli vivi, in sostanza vorrei stringere la larghezza ma mantenere anche la necessaria curvatura relativa, non è facile perchè le due cose dovrebbero procedere proporzionalmente.

Nel mio caso i due pennini sui quali sto lavorando hanno la punta di iridio durissima e il rischio è o di non riuscire a stringere con carta troppo fine o micromesh, oppure di togliere troppo materiale se uso una carta di grana troppo grossa, non voglio usare strumenti tipo Dremel perchè il controllo della levigatura è fuori dalla mia portata.

Comunque i pennini sono di scarso valore, mal che vada, anche in caso di esito negativo, avrò imparato qualcosa in più ed avrò migliorato la mia manualità.

A fine lavoro se riuscirò a fare delle foto con ingrandimento sufficiente proverò a postare.
Buona giornata.
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Messaggio da Botta »

Io,parlo per me ,non rovinerei dei pennini che sono ancora buoni per rivitalizzare delle penne stilografiche da scambiare e/o da regalare. Acquisterei una manciata di pennini da 0,38 in Cina ,e ,se non ti vanno ancora bene potrai fare tutti gli affinamenti che vuoi....i.m.h.o.
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Messaggio da Gio2022 »

Botta ha scritto: lunedì 6 maggio 2024, 11:22 Io,parlo per me ,non rovinerei dei pennini che sono ancora buoni per rivitalizzare delle penne stilografiche da scambiare e/o da regalare. Acquisterei una manciata di pennini da 0,38 in Cina ,e ,se non ti vanno ancora bene potrai fare tutti gli affinamenti che vuoi....i.m.h.o.
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grazie del suggerimento, già valutato, ma la mia scelta è legata ad una volontà diversa: apprendere qualcosa, facendo qualcosa che mi potrebbe arricchire nella mia esperienza e conoscenza dello strumento delle stilografiche, come peraltro già fatto in altre occasioni di recupero.

Come già detto in precedenza, un eventuale danno economico sarebbe del valore di un paio di caffè... mentre il piacere di imparare qualcosa di nuovo va ben oltre.
Buona giornata.
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Messaggio da Automedonte »

Gio2022 ha scritto: lunedì 6 maggio 2024, 12:09
Giorgio
grazie del suggerimento, già valutato, ma la mia scelta è legata ad una volontà diversa: apprendere qualcosa, facendo qualcosa che mi potrebbe arricchire nella mia esperienza e conoscenza dello strumento delle stilografiche, come peraltro già fatto in altre occasioni di recupero.

Come già detto in precedenza, un eventuale danno economico sarebbe del valore di un paio di caffè... mentre il piacere di imparare qualcosa di nuovo va ben oltre.
Buona giornata.
Sei molto gentile e paziente nelle risposte e questo ti rende merito :clap:

Certe risposte mi fanno ridere, mi sembra come se chiedessi la ricetta della pasta alla carbonara ed invece di darmela incominciassero a dirmi che fa ingrassare, fa salire il colesterolo ed appesantisce lo stomaco :lol:
Cesare Augusto
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