Quaderno Castelli marchiato Ubuntu
Inviato: sabato 27 aprile 2024, 13:50
Ho appena ricevuto un nuovo quaderno al profumo di gratis, e non posso esimermi dal guardargli in bocca, giusto?
È un quaderno promozionale di Ubuntu, quindi estremamente arancione con il logo sobriamente a rilievo in un angolo della copertina, che al tatto è gradevolmente liscia e morbida; sul retro la sorpresa¹ del marchio “Castelli - made in Italy”, e all'interno è precisato essere prodotto da Boost S.p.A. della provincia di Bergamo. Il che è il motivo per cui immagino che possa essere interessante lasciare una traccia delle impressioni di uso, contrariamente a quanto potrebbe valere per un quaderno promozionale anonimo.
Le dimensioni sono all'incirca 21 cm × 13 cm, cosa su cui ho opinioni, ma che non esprimerò in questa sede.
Aprendolo si trova una carta avoriata (non è la mia prima scelta, ma è un avoriato gradevole e sta bene con l'arancione della copertina), puntinata (che è bene) a distanza di 5 mm (che è Abominio agli occhi di Nuggan) con puntini un po' più scuri di quanto sarebbe la mia preferenza. Il vero problema dei puntini è che in trasparenza se ne vede una seconda serie, leggermente spostata, e questo avrebbe dovuto insospettirmi.
Ho fatto la solita prova di scrittura nell'ultima pagina, con pennino ad intinzione estremamente extrafine e una selezione di inchiostri e tutto sommato non è perfetta, ma neanche così male: c'è un leggero spiumaggio, ma tollerabile anche con inchiostri solitamente problematici (Rohrer & Klingner Sketch Ink Marlene, sto guardando te); curiosamente lo spiumaggio è presente anche con inchiostri che solitamente non danno quel problema, come il DeAtramentis Document Black, ma appunto, è tollerabile.
Non ho provato pennini più larghi o flussi più intensi perché alla fin fine ciò con cui scriverei davvero sul quaderno è questo, o altri pennini simili, e non ho bisogno di avere pretese.
Il problema arriva quando si gira la pagina
e no, non è la foto, anzi, forse in foto si vede anche meno che non dal vero, è proprio la carta abbastanza trasparente da vedere le scritte con praticamente tutti gli inchiostri.
Sospetto che verrà messo in coda come quaderno dei progetti dopo il Moleskine al profumo di gratis che sto usando ora, scritto a matita e per lo più su facciata singola (ma se non altro qui qualche dettaglio a penna sarà azzardabile).
¹ il motivo della sorpesa è che prima di arrivare a me questo quaderno ha fatto un giro lunghetto.
P.S. le cose esagonali nella foto sono dei pesi da cartamodello, compatibili con lo Standard appropriato, e usati per tenere il quaderno aperto.
È un quaderno promozionale di Ubuntu, quindi estremamente arancione con il logo sobriamente a rilievo in un angolo della copertina, che al tatto è gradevolmente liscia e morbida; sul retro la sorpresa¹ del marchio “Castelli - made in Italy”, e all'interno è precisato essere prodotto da Boost S.p.A. della provincia di Bergamo. Il che è il motivo per cui immagino che possa essere interessante lasciare una traccia delle impressioni di uso, contrariamente a quanto potrebbe valere per un quaderno promozionale anonimo.
Le dimensioni sono all'incirca 21 cm × 13 cm, cosa su cui ho opinioni, ma che non esprimerò in questa sede.
Aprendolo si trova una carta avoriata (non è la mia prima scelta, ma è un avoriato gradevole e sta bene con l'arancione della copertina), puntinata (che è bene) a distanza di 5 mm (che è Abominio agli occhi di Nuggan) con puntini un po' più scuri di quanto sarebbe la mia preferenza. Il vero problema dei puntini è che in trasparenza se ne vede una seconda serie, leggermente spostata, e questo avrebbe dovuto insospettirmi.
Ho fatto la solita prova di scrittura nell'ultima pagina, con pennino ad intinzione estremamente extrafine e una selezione di inchiostri e tutto sommato non è perfetta, ma neanche così male: c'è un leggero spiumaggio, ma tollerabile anche con inchiostri solitamente problematici (Rohrer & Klingner Sketch Ink Marlene, sto guardando te); curiosamente lo spiumaggio è presente anche con inchiostri che solitamente non danno quel problema, come il DeAtramentis Document Black, ma appunto, è tollerabile.
Non ho provato pennini più larghi o flussi più intensi perché alla fin fine ciò con cui scriverei davvero sul quaderno è questo, o altri pennini simili, e non ho bisogno di avere pretese.
Il problema arriva quando si gira la pagina
e no, non è la foto, anzi, forse in foto si vede anche meno che non dal vero, è proprio la carta abbastanza trasparente da vedere le scritte con praticamente tutti gli inchiostri.
Sospetto che verrà messo in coda come quaderno dei progetti dopo il Moleskine al profumo di gratis che sto usando ora, scritto a matita e per lo più su facciata singola (ma se non altro qui qualche dettaglio a penna sarà azzardabile).
¹ il motivo della sorpesa è che prima di arrivare a me questo quaderno ha fatto un giro lunghetto.
P.S. le cose esagonali nella foto sono dei pesi da cartamodello, compatibili con lo Standard appropriato, e usati per tenere il quaderno aperto.