kspecial ha scritto: ↑sabato 20 aprile 2024, 0:55
quale brand di inchiostri sarebbe più secco e non tanto fluido .....per queste due penne .....?
È probabile che i due già provati non sia così terribilmente fluidi se utilizzati dal converter. Scrivi un paio di paginette prima di trarre conclusioni, lascia che il flusso si stabilizzi (per caricare il converter devi di nuovo immergere pennino e alimentatore inzuppandoli; in alternativa puoi usare una siringa per caricare il converter e attendere che l’inchiostro arrivi al pennino, sembrerà inizialmente piu secco di quanto realmente sia).
Mediamente i produttori occidentali si basano su penne dal flusso abbondante, quindi puoi provare Pelikan, Waterman, Diamine, Rohrer&Klingner, Montblanc, Faber Castell (e Graf Von Faber Castell)… Tralascia sicuramente Noodler’s, Aurora e i giapponesi (Pilot, Platinum, Sailor (e Taccia) che fanno inchiostri fluidissimi.
Non aspettarti che siano tutti uguali quelli di uno stesso brand perché la formulazione cambia da pigmento a pigmento: sempre mediamente, i marroni sono nettamente più asciutti di blu e neri, così come gialli, verdi, arancioni, rossi. Anche questa non è una regola ferrea in quanto il produttore potrebbe prediligere un comportamento uguale per tutti i suoi inchiostri a scapito del colore.
Per darti 2 eccezioni a quanto detto finora, Noodler’s X-Feather blu e nero hanno flusso molto controllato e sono sviluppati appositamente per la carta da ufficio che non sopporta flussi abbondanti.
Sono entrambi inchiostri permanenti resistenti anche alla candeggina ma che non creano problemi nelle pene, assicurati soltanto che il cappuccio tenga bene e non faccia seccare l’inchiostro se la penna rimane ferma qualche giorno: una volta secchi sono molto più difficili da pulire dei comuni inchiostri