Nei post precedenti c'è una quantità di "boomerismo" nei giudizi dati sui "giovani" che la metà basterebbe a giustificare una vita fatta esclusivamente di TikTok e reel di Instagram
Ho vissuto anche io il passaggio dai newsgroup alle mailing list, dalle mailing list alle chat in tempo reale, dalle chat in tempo reale ai forum, dai forum ai social, dai social scritti a quelli video e chissà cos'altro ci sarà.
Qual è la vera differenza? L'interfaccia al passo coi tempi, che è la vera e unica cosa che sposta i "giovani" (o gli anziani che invecchiano mentalmente meno

) da un posto all'altro.
I forum, purtroppo, sono costruiti su piattaforme antidiluviane, pochissimo fruibili dagli strumenti informatici che si utilizzano adesso e cioè smartphone, tablet, smart tv, miniportatili e quant'altro.
Alcuni hanno quantomeno provato ad ovviare utilizzando il supporto Tapatalk, che li rende meno indigesti su periferiche Android, ma anche questo è una toppa su un prodotto logoro e non più attuale.
E non c'entra nulla l'attenzione, la concentrazione e quant'altro: Telegram, che è un programma di messaggistica istantanea con miriadi di opzioni e una utilizzabilità eccezionale, raccoglie forse milioni di ragazzini e ragazzi da tutto il mondo, che parlano e scrivono dei più vari argomenti. Semplicemente i giovani cercano spazi che siano compatibili con le loro abitudini (abitudini che derivano dalla realtà delle cose, non da loro presunte tare mentali...).
Non voglio però fare il giovanilista a tutti costi, anche perché il liceo l'ho terminato quasi un quarto di secolo fa: i forum sono belli, interessanti e compongono ancora una banca dati fondamentali per i più vari argomenti. Solo che sono più un punto d'arrivo per una ricerca Google che un luogo "dove passare il tempo".
Io stesso controllo i forum cui partecipo una volta al giorno quando va bene, perché devo essere seduto al pc, libero da altri impegni, con il tempo per leggere e rispondere con una struttura più complessa ed articolata.
Nel resto della giornata invece posso controllare 100 volte Facebook, Telegram, Whatsapp, IG, Youtube e altro perché, semplicemente, sono più facili da fruire e più amichevoli nelle interazioni.
Però vi posso giurare che i 12-18enni che incrocio sui social non sono diversi dai 12-18enni di 25 anni fa: ci sono quelli secchioni, quelli nerd, quelli intellettuali, quelli sciagurati, quelli simpatici, quelli antipatici e quelli di tutti i tipi.
Bollarli tutti come superficiali con la soglia di attenzione di uno scoiattolo è un discorso assolutamente campato in aria.