Ultimi arrivi - Asvine e Hero.
Inviato: domenica 7 aprile 2024, 15:30
Stanno pian piano arrivando gli ultimi ordini (mancano giusto una quindicina di penne ) e poi mi calmerò per un bel po', godendomi quel che è arrivato e facendomi un'idea più precisa di quel che mi piace, non mi piace, mi piace a momenti, mi piace in determinate situazioni e quant'altro.
Alle penne si stanno unendo anche un po' di inchiostri: dopo l'immancabile Pelikan 4001 Royal Blue e i 10 colori Karkos da notositocineseperoccindetalispendaccioni, sono arrivati anche quattro Ostrich Sheen cinesi, e sono in attesa di altre quattro boccettine dall'India e quattro da... Isernia, dove ho scoperto esserci un noto e fornitissimo negozio specializzato che, prima o poi, provvederò a visitare anche fisicamente
Detto ciò, passo alle solite impressioni d'uso del neofita grafomane e logorroico (seguendo la numerazione che ho dato negli altri post).
19) Hero 565
Come detto in alcuni post precedenti, la Hero (e la sua galassia) è finita in testa alle mie simpatie collezionistiche per motivi imperscrutabili. Ne avevo prese due (questa 565 e una 616), ma una delle due è stata inopinatamente sostituita dal venditre con un altro modello che già avevo (la 007, rimborsatami), quindi la 565 è rimasta sola soletta a godersi un posto al sole.
È la versione più cicciotta delle altre altre penne Hero in mio possesso (in particolare della 329) e in qualche inserzione la definiscono "jumbo", anche se a me sembra piuttosto normale (e sono le altre a sembrare sottili).
L'ho provata con l'inchiostro Karkos "Purple", che conferma le altalenanti caratteristiche dei prodotti del marchio: alcuni inchiostri sono secchi e meno fluidi (turchese, verde, arancione), altri invece abbondanti e lubrificati (nero, viola), altri ancora sono una via di mezzo (marrone, rosso, bordeaux), mentre ancora devo provare rosa e blu.
Mi aspettavo buoni risultati dalla 565, visto che la 329 mi era piaciuta molto, tranne per le dimensioni. Posso confermare che la 565 scrive molto bene e con un tratto e un attrito che trovo perfettamente naturali per il mio modo di scrivere; infatti la mia grafia appare "normale" ai miei occhi, mentre con altre penne tende a modificarsi almeno per un paio di pagine prima di abituarmi alle nuove caratterisitche.
La circonferenza più ampia me la fa stare in mano molto più comodamente e con minore affaticamento, ma la lunghezza è ancora un po' corta rispetto ai mie gusti, anche con il cappuccio calzato.
Le finiture sono quel che devono essere su una penna da un euro e rotti, ma il cappuccio ha un gradevolissima clip a molla che non mi era mai capitata negli altri modelli. Il caricamento è tramite un converter curiosamente senza elicoide, ma semplicemente da tirare su e giù a mano.
Alle penne si stanno unendo anche un po' di inchiostri: dopo l'immancabile Pelikan 4001 Royal Blue e i 10 colori Karkos da notositocineseperoccindetalispendaccioni, sono arrivati anche quattro Ostrich Sheen cinesi, e sono in attesa di altre quattro boccettine dall'India e quattro da... Isernia, dove ho scoperto esserci un noto e fornitissimo negozio specializzato che, prima o poi, provvederò a visitare anche fisicamente
Detto ciò, passo alle solite impressioni d'uso del neofita grafomane e logorroico (seguendo la numerazione che ho dato negli altri post).
19) Hero 565
Come detto in alcuni post precedenti, la Hero (e la sua galassia) è finita in testa alle mie simpatie collezionistiche per motivi imperscrutabili. Ne avevo prese due (questa 565 e una 616), ma una delle due è stata inopinatamente sostituita dal venditre con un altro modello che già avevo (la 007, rimborsatami), quindi la 565 è rimasta sola soletta a godersi un posto al sole.
È la versione più cicciotta delle altre altre penne Hero in mio possesso (in particolare della 329) e in qualche inserzione la definiscono "jumbo", anche se a me sembra piuttosto normale (e sono le altre a sembrare sottili).
L'ho provata con l'inchiostro Karkos "Purple", che conferma le altalenanti caratteristiche dei prodotti del marchio: alcuni inchiostri sono secchi e meno fluidi (turchese, verde, arancione), altri invece abbondanti e lubrificati (nero, viola), altri ancora sono una via di mezzo (marrone, rosso, bordeaux), mentre ancora devo provare rosa e blu.
Mi aspettavo buoni risultati dalla 565, visto che la 329 mi era piaciuta molto, tranne per le dimensioni. Posso confermare che la 565 scrive molto bene e con un tratto e un attrito che trovo perfettamente naturali per il mio modo di scrivere; infatti la mia grafia appare "normale" ai miei occhi, mentre con altre penne tende a modificarsi almeno per un paio di pagine prima di abituarmi alle nuove caratterisitche.
La circonferenza più ampia me la fa stare in mano molto più comodamente e con minore affaticamento, ma la lunghezza è ancora un po' corta rispetto ai mie gusti, anche con il cappuccio calzato.
Le finiture sono quel che devono essere su una penna da un euro e rotti, ma il cappuccio ha un gradevolissima clip a molla che non mi era mai capitata negli altri modelli. Il caricamento è tramite un converter curiosamente senza elicoide, ma semplicemente da tirare su e giù a mano.