Una Eroe dai fondi di magazzini della Cina.
Inviato: martedì 5 marzo 2024, 22:49
Una decina di giorni fa vi avevo presentato la mia prima cinese NOS, la Hero 329 e oggi a casa è giunta la cugina, una bella...
9) Hero 395.
Non nego di averla comprata per un mero fattore estetico e di materiale, essendo questa pennetta ricoperta con uno strato di rame decorato che appaga particolarmente i miei gusti in fatto di colore e di simpatia per il rame stesso.
A differenza della cugina, quindi, l'impatto estetico è stato notevole e in generale mi sembra anche molto meglio costruita: d'altronde costa 5€ e non 86 centesimi, qualcosa deve pur significare.
Purtroppo, sempre a differenza della cugina, l'impatto alla scrittura non è stato granché, per una questione di ergonomia: la penna ha dimensioni comode (senza cappuccio che, se calzato, disequilibra il tutto), ma ha una sezione troppo piccola e spostata in avanti per i miei gusti e per le mie abitudini di impugnatura; mi viene da impugnarla più in alto, sul fusto, ma lì risulta ancor più scomoda.
Ed è un vero peccato, perché la scrittura in sé non è niente male: non perde un colpo, non fa false partenze, non lascia neanche un micron di carta senza inchiostro, per quanto io velocizzi il tratto e la scrittura. Veramente una buona alimentazione (nonostante lo stranissimo, per me che son neofita, alimentatore "piatto" alla vista).
Il pennino non è il massimo della fluidità, si sente il feedback, ma come detto in altre presentazioni inizio a capire che è una sensazione che mi piace e mi garantisce maggior controllo sulla scrittura, soprattutto in presenza di una impugnatura scomoda come in questo caso.
Qualche giorno fa sono andato da un amico a provare qualche sua penna e mi sono ritrovato con un modello di roller veramente senza feedback e scorrevole come poche cose al mondo: giuro che non sono riuscito a scrivere neanche una parola comprensibile, ma soprattutto non sono riuscito a finire un segno grafico così come volevo farlo. Totalmente incontrollabile.
Quindi ben venga il poco grattare di questa Hero.
Tornando a bomba, aggiungo che ha un pennino poco rigido, tendente all'elastico, che asseconda molto la pressione e che passa dall'essere molto fine se lasciato scrivere sotto il peso della penna ad arrivare ad un tratto molto più presente calcando un poco; piacevole, devo dire.
Se con la Hero 329 ho raggiunto il massimo di naturalezza nella scrittura, tra le penne provate finora, con la Hero 395 mi trovo quasi a pari sensazione, al netto dell'impugnatura scomoda.
Ed ora, come al solito, qualche foto.
Saluti, alla prossima consegna del postino!
9) Hero 395.
Non nego di averla comprata per un mero fattore estetico e di materiale, essendo questa pennetta ricoperta con uno strato di rame decorato che appaga particolarmente i miei gusti in fatto di colore e di simpatia per il rame stesso.
A differenza della cugina, quindi, l'impatto estetico è stato notevole e in generale mi sembra anche molto meglio costruita: d'altronde costa 5€ e non 86 centesimi, qualcosa deve pur significare.
Purtroppo, sempre a differenza della cugina, l'impatto alla scrittura non è stato granché, per una questione di ergonomia: la penna ha dimensioni comode (senza cappuccio che, se calzato, disequilibra il tutto), ma ha una sezione troppo piccola e spostata in avanti per i miei gusti e per le mie abitudini di impugnatura; mi viene da impugnarla più in alto, sul fusto, ma lì risulta ancor più scomoda.
Ed è un vero peccato, perché la scrittura in sé non è niente male: non perde un colpo, non fa false partenze, non lascia neanche un micron di carta senza inchiostro, per quanto io velocizzi il tratto e la scrittura. Veramente una buona alimentazione (nonostante lo stranissimo, per me che son neofita, alimentatore "piatto" alla vista).
Il pennino non è il massimo della fluidità, si sente il feedback, ma come detto in altre presentazioni inizio a capire che è una sensazione che mi piace e mi garantisce maggior controllo sulla scrittura, soprattutto in presenza di una impugnatura scomoda come in questo caso.
Qualche giorno fa sono andato da un amico a provare qualche sua penna e mi sono ritrovato con un modello di roller veramente senza feedback e scorrevole come poche cose al mondo: giuro che non sono riuscito a scrivere neanche una parola comprensibile, ma soprattutto non sono riuscito a finire un segno grafico così come volevo farlo. Totalmente incontrollabile.
Quindi ben venga il poco grattare di questa Hero.
Tornando a bomba, aggiungo che ha un pennino poco rigido, tendente all'elastico, che asseconda molto la pressione e che passa dall'essere molto fine se lasciato scrivere sotto il peso della penna ad arrivare ad un tratto molto più presente calcando un poco; piacevole, devo dire.
Se con la Hero 329 ho raggiunto il massimo di naturalezza nella scrittura, tra le penne provate finora, con la Hero 395 mi trovo quasi a pari sensazione, al netto dell'impugnatura scomoda.
Ed ora, come al solito, qualche foto.
Saluti, alla prossima consegna del postino!