Waterman 0552 1/2 L.E.C. Sheraton Overlay
Inviato: domenica 18 febbraio 2024, 12:13
Una delle ultime acquisizioni: Waterman 0552 1/2 L.E.C.
Secondo la nuova nomenclatura introdotta nel 1917:
0 = Gold Filled
5 = 14k solid gold barrel and cap covered
5 = Self filling
2 = Pennino #2
Quindi una penna laminata in oro 14K con caricamento a levetta e pennino nr. 2. Il suffisso ½ identifica una penna slender, mentre L.E.C. (Low End Covered) significa che la penna ha la parte inferiore del fusto interamente ricoperto dalla laminatura. Eccola in tutto il suo splendore in una delle più eleganti lavorazioni, nota come Sheraton:
Il nome di questa lavorazione è un evidente richiamo allo stile Sheraton introdotto dall’ebanista inglese Thomas Sheraton, a cavallo tra la fine del ‘700 e gli inizi del ’800. Era uno stile di mobili caratterizzato da linee molto semplici e raffinate, in cui elementi con decorazioni lineari come il pattern di questa penna erano alquanto comuni. In realtà di pattern Sheraton Waterman ne produsse due:
- questo, per il mercato americano, in cui si ha un overlay a 14K cesellato con gruppi di tre linee parallele intervallati da spazi lisci,
- ed uno per il mercato francese, caratterizzato da una laminatura a 18K con un maggior numero di righe parallele, come si vede da questo dettaglio (foto gentilmente concessa da Letizia Iacopini)
Questo specifico modello sono riuscito a trovarlo su un catalogo del 1925, tuttavia reputo che sia un esemplare prodotto dopo il ‘26, quando si vedono le prime pubblicità di esemplari Waterman con i pennini recanti l’incisione “Waterman – Ideal – Reg U.S. - Pat. Off,”.
Ecco le misure della penna:
- Chiusa: 130 mm
- Aperta: 127 mm
- Calzata: 163 mm
- Diametro fusto: 9,6 mm
- Diametro sezione: min 7mm – max 8mm
- Peso 17 gr
Benché identificata come modello slender, lasciando intendere che si tratta di una 0552 più sottile, in realtà la penna risulta essere nel complesso più piccola, come si vede da questa foto di fianco ad una 0552 Filigree.
Sul cappuccio che si rimuove in un giro esatto, vi troviamo la classica Clip Cap e, sul labbro, l’incisione Waterman. La filettatura a 4 principi, consente sempre un rapido avvitamento del cappuccio e, con uno dei quatto inviti, consente di allineare il cappuccio alla levetta di ricarica. In tale posizione, peraltro, l’incisione Waterman's del cappuccio viene a trovarsi esattamente sull’incisione posta sul labbro della laminatura del fusto "Made in USA", formando un tutt’uno “Waterman's – Made in USA”
Il cappuccio calza in maniera precisa e sicura sul fusto, in tal modo la penna raggiunge una taglia ragguardevole. E’ una penna esile alla vista e non solo, con i suoi 17gr. di peso; decisamente poco adatte a mani più grosse, ma elegante e raffinata nonché di solida costruzione, visto come ha attraversato quasi un secolo arrivando tra le mie mani in forma ancora smagliante. E’ stata sufficiente una leggera lucidata per ridonarle il suo originale splendore!
Purtroppo lo strofinio del cappuccio sulla base del fusto laminato ne ha determinato un leggero scolorimento, ma sono quelle meravigliose cicatrici del tempo che ai miei occhi ne fa solo una penna vissuta e ancor più interessante. Del resto, a mia volta, per nulla al mondo rinuncerei a godere della linea filante di questa penna quando è calzata con clip, levetta e pennini perfettamente allineati; allineamento reso ancor più perfetto dalle linee parallele che adornano questa laminatura.
Sul pennino non mi divulgo nella solita tessitura delle sue lodi, come tutti i pennini Waterman dell’epoca dona un piacere di scrittura semplicemente ineguagliabile.
E’ un pennino da uso quotidiano, flette quando lo si chiede e torna immediatamente restituendo delle bellissime variazioni di tratto. Il feedback è quanto basta per sentirlo sulla carta ed il flusso segue perfettamente le richieste di inchiostro. Non è un pennino per chi è alla ricerca di acrobazie calligrafiche, è un onesto pennino che ci consente di portarcela in riunione, ma anche di gratificarci con qualche interessante effetto calligrafico. Eccolo in azione.
Secondo la nuova nomenclatura introdotta nel 1917:
0 = Gold Filled
5 = 14k solid gold barrel and cap covered
5 = Self filling
2 = Pennino #2
Quindi una penna laminata in oro 14K con caricamento a levetta e pennino nr. 2. Il suffisso ½ identifica una penna slender, mentre L.E.C. (Low End Covered) significa che la penna ha la parte inferiore del fusto interamente ricoperto dalla laminatura. Eccola in tutto il suo splendore in una delle più eleganti lavorazioni, nota come Sheraton:
Il nome di questa lavorazione è un evidente richiamo allo stile Sheraton introdotto dall’ebanista inglese Thomas Sheraton, a cavallo tra la fine del ‘700 e gli inizi del ’800. Era uno stile di mobili caratterizzato da linee molto semplici e raffinate, in cui elementi con decorazioni lineari come il pattern di questa penna erano alquanto comuni. In realtà di pattern Sheraton Waterman ne produsse due:
- questo, per il mercato americano, in cui si ha un overlay a 14K cesellato con gruppi di tre linee parallele intervallati da spazi lisci,
- ed uno per il mercato francese, caratterizzato da una laminatura a 18K con un maggior numero di righe parallele, come si vede da questo dettaglio (foto gentilmente concessa da Letizia Iacopini)
Questo specifico modello sono riuscito a trovarlo su un catalogo del 1925, tuttavia reputo che sia un esemplare prodotto dopo il ‘26, quando si vedono le prime pubblicità di esemplari Waterman con i pennini recanti l’incisione “Waterman – Ideal – Reg U.S. - Pat. Off,”.
Ecco le misure della penna:
- Chiusa: 130 mm
- Aperta: 127 mm
- Calzata: 163 mm
- Diametro fusto: 9,6 mm
- Diametro sezione: min 7mm – max 8mm
- Peso 17 gr
Benché identificata come modello slender, lasciando intendere che si tratta di una 0552 più sottile, in realtà la penna risulta essere nel complesso più piccola, come si vede da questa foto di fianco ad una 0552 Filigree.
Sul cappuccio che si rimuove in un giro esatto, vi troviamo la classica Clip Cap e, sul labbro, l’incisione Waterman. La filettatura a 4 principi, consente sempre un rapido avvitamento del cappuccio e, con uno dei quatto inviti, consente di allineare il cappuccio alla levetta di ricarica. In tale posizione, peraltro, l’incisione Waterman's del cappuccio viene a trovarsi esattamente sull’incisione posta sul labbro della laminatura del fusto "Made in USA", formando un tutt’uno “Waterman's – Made in USA”
Il cappuccio calza in maniera precisa e sicura sul fusto, in tal modo la penna raggiunge una taglia ragguardevole. E’ una penna esile alla vista e non solo, con i suoi 17gr. di peso; decisamente poco adatte a mani più grosse, ma elegante e raffinata nonché di solida costruzione, visto come ha attraversato quasi un secolo arrivando tra le mie mani in forma ancora smagliante. E’ stata sufficiente una leggera lucidata per ridonarle il suo originale splendore!
Purtroppo lo strofinio del cappuccio sulla base del fusto laminato ne ha determinato un leggero scolorimento, ma sono quelle meravigliose cicatrici del tempo che ai miei occhi ne fa solo una penna vissuta e ancor più interessante. Del resto, a mia volta, per nulla al mondo rinuncerei a godere della linea filante di questa penna quando è calzata con clip, levetta e pennini perfettamente allineati; allineamento reso ancor più perfetto dalle linee parallele che adornano questa laminatura.
Sul pennino non mi divulgo nella solita tessitura delle sue lodi, come tutti i pennini Waterman dell’epoca dona un piacere di scrittura semplicemente ineguagliabile.
E’ un pennino da uso quotidiano, flette quando lo si chiede e torna immediatamente restituendo delle bellissime variazioni di tratto. Il feedback è quanto basta per sentirlo sulla carta ed il flusso segue perfettamente le richieste di inchiostro. Non è un pennino per chi è alla ricerca di acrobazie calligrafiche, è un onesto pennino che ci consente di portarcela in riunione, ma anche di gratificarci con qualche interessante effetto calligrafico. Eccolo in azione.