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Salve

Ho comprato ultimamente una Santini Michelangelo Eagle Wings, una penna magnifica!

Ho voluto per questa penna un pennino oro 18 Kt di grado EF, magnifico però.. iniziano i problemi

Ho provato la penna su varie carte (Favini, Clairefontaine, scarta comune) e sempre prima o poi avvengono dei salti di tratto, anche di pochi mm. Il pennino non gratta, scorre bene e all'esame visivo sembra integro, ma presenta questa disfunzione.
In questo video ho messo la Santini con XF a confronto con un pennino Sailor/Taccia di grado EF. Stesso inchiostro e stessa carta. Lo so.. ho stressato parecchio il tratto però il Sailor/Taccia non perde un colpo mentre il Santini...

https://drive.google.com/file/d/1-0eTGh ... sp=sharing

Secondo voi da cosa potrebbe dipendere? Magari sono io che lo uso male? Vale la pena di richiedere la sostituzione del pennino con altro XF o meglio passare direttamente ad un F per andare sul sicuro?

Grazie!

Io ho dei pennini EF di Santini e non danno nessun problema. Hai provato a lavarlo?

ho avuto lo stesso problema con una Santini pennino <F> e l'ho restituita

Ho un M flex molto molto bello. Ho provato un F flex di un amico che lo era non perfetto.
Son pennini di piccole produzioni fatti a mano, secondo me ci sta una qualche aleatorietà specie con quelli più "difficili"come un XF. A me son sempre sembrati disponibili, se gli parli proverei a esporre il problema e vedere cosa suggeriscono.

maylota ha scritto: ↑martedì 13 febbraio 2024, 20:23 Ho un M flex molto molto bello. Ho provato un F flex di un amico che lo era non perfetto.
Son pennini di piccole produzioni fatti a mano, secondo me ci sta una qualche aleatorietà specie con quelli più "difficili"come un XF. A me son sempre sembrati disponibili, se gli parli proverei a esporre il problema e vedere cosa suggeriscono.

Chiamalo non perfetto

Ciao, a me sono capitate tra le mani alcune (3 o 4) penne che hanno un problema simile, di varie marche e pennini, non dipende dalla carta ma proprio dalla compatibilità tra inchiostro e penna, ad esempio:

Pelikan Signum 14k fine: litiga con tutti gli R&K e i giapponesi ma è perfetta con i 4001 e i Diamine

Aurora Marco Polo: odia anche lei gli R&K ma anche gli inchiostri Pelikan , ottima invece con i Diamine e con il Waterman Serenity Blue

Sheaffer Targa Ef 14k: la penna monogama... lei vuole solo e solamente J Herbin Bleu des Profondeurs

Tutte queste con gli inchiostri "non amati " si comportano esattamente come la tua Santini : un profluvio di salti di tratto e false partenze..

Magari per una settimana gioca un po' con gli inchiostri che hai nel cassetto, potresti semplicemente scoprire che possiedi una penna "in attesa di trovare il grande amore "...

Se poi ti stufi puoi comunque ricorrere all'assistenza .

Ciao

Lavato nuovamente la penna e ricaricata di inchiostro Santini Blu

Sulla prima mezza pagina Favini si comporta molto bene, per poi iniziare a perdere il tratto.

Ho fatto una foto controluce del pennino e secondo me la distanza tra i rebbi è eccessiva, non vi pare?
Credo che succeda la cosa seguente: appena caricato l'inchiostro, la penna utilizza l'inchiostro rimasto tra alimentatore e taglio tra i rebbi, per poi svanire piano piano in quanto la geometria del taglio non permette un'efficace azione capillare..e il flusso arriva a sighiozzo

Secondo voi?

Riporterò la cosa al servizio clienti della Santini che sinora si è dimostrato veramente sollecito e professionale nell'assistenza

Ciao Paolo. Viste le foto , fossi in te manderei in assistenza la penna. Non solo da distanza tra le punte mi pare eccessiva, ma una punta sembra più lunga dell'altra.

Il taglio non è simmetrico al 100% ma questo non dovrebbe essere un problema, non è poi così scentrato, il problema è sicuramente dovuto all'eccessivo spazio tra i rebbi, l'inchiostro in questo caso non riesce a tenere la tensione superficiale e "torna indietro " mentre scrivi, basta una microscopica pressione in più del normale e il pennino rimane a secco.

Se è ancora in garanzia ricorri all'assistenza (oddio, la distanza da recuperare è minima, si può fare anche a mano con le dita, ma con una penna così costosa e la garanzia ancora valida vai di assistenza).

Anche la mia Giant all'inizio aveva frequenti salti di tratto. Avendo la fortuna di abitare a pochi km dalla loro sede, la portai direttamente io senza dover aspettare i tempi di spedizione. Giovanni Santini, guardando il pennino disse semplicemente "ho capito" e sparì per qualche minuto in laboratorio, mentre io scambiavo 4 chiacchiere con sua moglie.
Risultato: ora il pennino scrive perfettamente ed è una goduria usarlo.

Come già detto da qualcun altro, la produzione di Santini è molto artigianale, le penne sono prodotte interamente in un piccolo laboratorio di fianco a casa loro e i pennini sono rifiniti a mano, e quindi ci sta che qualche piccolo difetto sfugga al controllo qualità. Però, almeno per la mia esperienza, hanno una grande attenzione per il cliente e Katrina (la moglie) è sempre molto disponible ad ascoltare le esigenze dei clienti.

Considerando che la penna è ancora in garanzia (ma anche se non lo fosse), non esiterei a contattarli.