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Carta di uso comune

Inviato: venerdì 4 dicembre 2009, 22:50
da dugan
Come ho scritto nel mio post di presentazione, mi sono trovato molto bene con due prodotti "da supermercato" che
sono i blocchi "Schizza e Strappa" di Favini Cartotecnica, che sono composti da fogli da 50g/m2, molto lisci e non troppo assorbenti, e i quaderni (io ho solo quadernoni) della Oxford, (made in EU).

AGGIUSTAMENTO
Ho trovato interessante anche il blocco "Master" di Pigna (80g/m2, A4, con quadretto 10mm)ma che per non so quale motivo,
ha una scorrevolezza ed un "perlage" molto gradevole con la stilografica da stilografia comprata per 2 euro al supermercato, la quale ha un pennino in acciaio senza incisioni e una "punta" che senza ingrandimento mi pare "un salsicciotto piatto sotto il bordo del taglio" ... ehm ... gia', mi rendo conto di non avere un vocabolario "professionale" ... se riesco metto una foto.
Mentre con lo stesso tipo di carta, la DUKE scorre male (sensazione orribile) con il suo inchiostro e non c'è "perlage", invece con la Waterman, è nuovamente gradevole, ottimo perlato e scorrevolezza da godibilissima.

In merito al commento sui costi, in particolare del blocco Oxford, bè sono d'accordissimo. C'è da dire che qui in Polonia,
il "costo" è elevato, ma per la moneta locale. Significa che mediamente questo prodotto costa la meta' di quanto costa in italia.
Ritengo comunque che, mediamente, le cose belle e/o buone si pagano sempre un po di piu' delle altre.
Ovviamente è una regola discutibilissima e non applicabile a tutto, e sopratutto personale.

Saluti.
Roberto.

Re: Carta per uso comune.

Inviato: sabato 5 dicembre 2009, 15:53
da piccardi
Ciao Roberto,

grazie per le informazioni, in effetti io non ho mai badato troppo alla carta, dato che la stilografica la uso per lo piu' per fare scarabocchi e buttar giù schemini che poi in genere vanno a finire sul computer. Per cui capita di scrivere sul primo foglio bianco che capita, con risultati che in effetti in certi casi sono davvero penosi (nel senso che su certa carta scrivere è una pena...)

Ma ora che ce lo hai fai notare presterò più attenzione.

Ciao
Simone

Re: Carta per uso comune.

Inviato: lunedì 7 dicembre 2009, 1:21
da domenico40
dugan ha scritto:Come ho scritto nel mio post di presentazione, mi sono trovato molto bene con due prodotti "da supermercato" che
sono i blocchi "Schizza e Strappa" di Favini Cartotecnica, che sono composti da fogli da 50g/m2, molto lisci e non troppo assorbenti, e i quaderni (io ho solo quadernoni) della Oxford, (made in EU).
Anch'io ho acquistato il blocco di Favini in occasione dell'apertura scolastica.

In effetti non so proprio cosa richiedere, e in quell'occasione, all'ipermercato, ho scelto con questo prodotto.

E questo prodotto, per il momento, va davvero bene. Forse ci vorrebbe ancora un po' di scorrevolezza in piu'.

Inoltre il formato blocco e' l'ideale per me... il foglio e' spianato e posso fare i miei progetti senza dover pensare a mantenere nulla...

...i quaderni o quadernoni mi danno un po' fastidio per via delle incurvature nella zona centrale.

Il prodotto "Oxford" che citi non l'ho voluto acquistare perche' l'ho trovato molto costoso, ma provandolo (me arrogante) all'ipermercato, ricordo che aveva una carta molto scorrevole. Ma costava davvero troppo.

Re: Carta per uso comune.

Inviato: mercoledì 5 maggio 2010, 11:17
da apollinare
Lo ammetto,sono un po' troppo logorroico e sempre alla ricerca di particolari curiosi (magari di minima importanza) per scrivere in velocita' e scorrevolezza usando le stilo.
Ho notato che a cambiamento di tipologia di carta,con la stessa stilo e stesso inchiostro mi corrisponde una diversa scorrevolezza e allargamento/penetrazione dell'inchiostro in profondita' nonche' spessore di tratto.Molto bene mi trovo con la tipologia clairefontaine (si scrive cosi'? ), quella dei moleskine per intenderci,poi se uso altra carta tipo fogli protocollo per documenti e atti vari il discorso cambia,a volte in meglio a volte no .
A voi e' mai capitato? grazie buona giornata
apollinare

Re: Carta per uso comune.

Inviato: mercoledì 5 maggio 2010, 14:07
da domenico40
apollinare ha scritto:Lo ammetto,sono un po' troppo logorroico e sempre alla ricerca di particolari curiosi (magari di minima importanza) per scrivere in velocita' e scorrevolezza usando le stilo.
Ho notato che a cambiamento di tipologia di carta,con la stessa stilo e stesso inchiostro mi corrisponde una diversa scorrevolezza e allargamento/penetrazione dell'inchiostro in profondita' nonche' spessore di tratto.Molto bene mi trovo con la tipologia clairefontaine (si scrive cosi'? ), quella dei moleskine per intenderci,poi se uso altra carta tipo fogli protocollo per documenti e atti vari il discorso cambia,a volte in meglio a volte no .
A voi e' mai capitato? grazie buona giornata
apollinare
Certo... infatti alcune penne proprio non riesco ad usarle perche' hanno molte situazioni dove non sono comode (per maggiore ruvidita', etc.).

Re: Carta per uso comune.

Inviato: sabato 8 maggio 2010, 10:35
da nolith
apollinare ha scritto:Lo ammetto,sono un po' troppo logorroico e sempre alla ricerca di particolari curiosi (magari di minima importanza) per scrivere in velocita' e scorrevolezza usando le stilo.
Ho notato che a cambiamento di tipologia di carta,con la stessa stilo e stesso inchiostro mi corrisponde una diversa scorrevolezza e allargamento/penetrazione dell'inchiostro in profondita' nonche' spessore di tratto.Molto bene mi trovo con la tipologia clairefontaine (si scrive cosi'? ), quella dei moleskine per intenderci,poi se uso altra carta tipo fogli protocollo per documenti e atti vari il discorso cambia,a volte in meglio a volte no .
A voi e' mai capitato? grazie buona giornata
apollinare
Posso chiederti con quale pennino scrivi su una moleskine?
Sì, si scrive estremamente bene, ma a meno di usare il mio extra-fine (parker oro) l'inchiostro penetra sul retro della pagina rendendo l'agenda quasi inservibile.

Re: Carta per uso comune.

Inviato: domenica 9 maggio 2010, 14:07
da apollinare
Ciao Nolith
effettivamente hai ragione,spesso e volentieri sulla moleskine passi dall'altra parte,io poi addirittura scrivo o con un B, o con un M (talora anche modificato a livello di alimentatore per aumentare il flusso ed avere maggiore scorrevolezza fluidita'
ecc....).In linea di massima anche se non e' certo bello a vedersi cerco di utilizzare gli spazi che non vengono sporcati dall'inchiostro della facciata precedente.Poi sugli altri block notes,come mi hanno fatto notare, le due facciate dello stesso foglio hanno grana comunque leggermente diversa e anche qui il discorso cambia.Mi sono accorto ( nella mia brevissima esperienza in fatto di stilo) che sul discorso carta giocano questi elementi:
-gradazione pennino erelativo rapporto pennino -alimentatore - serbatoio
-tipo di inchiostro
-tipo di carta.
Personalmente avendo io una scrittura rapida e ampia preferisco avere una grande scorrevolezza ed assenza di fastidiose(per me) grattatine sul foglio anche a costo di passare a volte, anzi spesso sull'altra facciata del foglio .Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi perche' e' un argomento poco trattato sul forum.Grazie buona giornata
apollinare

Re: Carta per uso comune.

Inviato: domenica 9 maggio 2010, 23:11
da bird101
personalmente trovo ottimi i prodotti rhodia (i blocchi arancioni per capirci) e i quaderni/blocchi clairefonatine
rhodia (che è comunque un marchio di clairefontaine) usa carta 85gr, mentre i quaderni clairefontaine sono con carta 90gr
la superficie è ottima per stilografiche, l'inchiostro non trapassa il foglio

nei moleskine uso un pennino F con inchiostro un po' dry (pelikan, pr)

Re: Carta per uso comune.

Inviato: lunedì 10 maggio 2010, 12:49
da apollinare
Grazie per il suggerimento
ora li cerco qua in giro e provo,con gradazione M e B
poi ti faccio sapere grazie ancora
buona giornata apollinare

Re: Carta per uso comune.

Inviato: venerdì 14 maggio 2010, 20:12
da vikingo60
piccardi ha scritto:Ciao Roberto,

grazie per le informazioni, in effetti io non ho mai badato troppo alla carta, dato che la stilografica la uso per lo piu' per fare scarabocchi e buttar giù schemini che poi in genere vanno a finire sul computer. Per cui capita di scrivere sul primo foglio bianco che capita, con risultati che in effetti in certi casi sono davvero penosi (nel senso che su certa carta scrivere è una pena...)

Ma ora che ce lo hai fai notare presterò più attenzione.

Ciao
Simone
Il discorso della carta è molto importante:qualche anno fa mi è capitato di acquistare dei quadernoni(per appunti)senza accorgermi che,in piccolo sul retro del pacco da 5,si specificava che erano prodotti con carta riciclata.
Credetemi:era letteralmente impossibile scriverci con qualunque penna;non soltanto la scrittura non era scorrevole;ma l'inchiostro non attecchiva proprio sulla carta.....Anche su alcune agende(forse prodotte con carta riciclata,ma non specificato)è impossibile scrivere.
Ciao
Alessandro

Carta per uso comune

Inviato: sabato 22 maggio 2010, 23:30
da vikingo60
dugan ha scritto:Come ho scritto nel mio post di presentazione, mi sono trovato molto bene con due prodotti "da supermercato" che
sono i blocchi "Schizza e Strappa" di Favini Cartotecnica, che sono composti da fogli da 50g/m2, molto lisci e non troppo assorbenti, e i quaderni (io ho solo quadernoni) della Oxford, (made in EU).

AGGIUSTAMENTO
Ho trovato interessante anche il blocco "Master" di Pigna (80g/m2, A4, con quadretto 10mm)ma che per non so quale motivo,
ha una scorrevolezza ed un "perlage" molto gradevole con la stilografica da stilografia comprata per 2 euro al supermercato, la quale ha un pennino in acciaio senza incisioni e una "punta" che senza ingrandimento mi pare "un salsicciotto piatto sotto il bordo del taglio" ... ehm ... gia', mi rendo conto di non avere un vocabolario "professionale" ... se riesco metto una foto.
Mentre con lo stesso tipo di carta, la DUKE scorre male (sensazione orribile) con il suo inchiostro e non c'è "perlage", invece con la Waterman, è nuovamente gradevole, ottimo perlato e scorrevolezza da godibilissima.

In merito al commento sui costi, in particolare del blocco Oxford, bè sono d'accordissimo. C'è da dire che qui in Polonia,
il "costo" è elevato, ma per la moneta locale. Significa che mediamente questo prodotto costa la meta' di quanto costa in italia.
Ritengo comunque che, mediamente, le cose belle e/o buone si pagano sempre un po di piu' delle altre.
Ovviamente è una regola discutibilissima e non applicabile a tutto, e sopratutto personale.

Saluti.
    Roberto.

    Ho trovato anche io molto gradevoli i blocchi Master di Pigna:assicurano un'ottima scorrevolezza e un effetto brillante dell'inchiostro quando si sfiora la carta
    Ciao
    Alessandro

    Re: Carta per uso comune.

    Inviato: lunedì 6 settembre 2010, 7:30
    da Pupa
    La carta riciclata non conta,
    bisogna vedere la qualità del prodotto.

    Per esempio i Notebook e Journal Ciack, azienda italiana, ha carta splendida e liscia
    per scrivere con penne a inchiostro liquido e stilo,
    E ci sono anche con carta riciclata.
    Non passano attraverso (il retro del foglio non "sanguina").
    Questo oltre per la porosità della carta, dipende anche dalla grammatura,
    se il peso dei fogli è inferiore ai 80g l'inchiostro liquido lo attraversa.

    Anche Rhodia e Cairefontaine sono tra i migliori per le stilo.
    Io preferisco i blocchi spiralati con copertina rigida.

    Invece le Moleskine le trovo un pò sopravvalutate.
    La fama precede la qualità.
    La qualità della carta è inferiore a quelle citate,
    il retro delle pagine spesso sanguina.

    Re: Carta per uso comune.

    Inviato: lunedì 6 settembre 2010, 19:05
    da vikingo60
    Purtroppo mi è capitato di fidarmi di blocchi venduti in offerta:posso assicurare che il pennino di qualunque stilo non ''prendeva'';poi leggendo dietro ho letto in un bigliettino accluso nella confezione(un blocco da 5 pezzi)che si trattava di carta riciclata.Se dici che alcuni tipi di carta riciclata sono buoni,non oso metterlo in dubbio;anzi,se trovo le marche da te citate le acquisto senza esitazione.
    Ciao
    Alessandro

    Re: Carta per uso comune.

    Inviato: martedì 7 settembre 2010, 5:06
    da Pupa
    Si, ti credo,
    perchè probabilmente la maggior parte della carta riciclata è più porosa,
    forse per la filosofia con cui viene fatta??
    Intendo che forse subisce pochi trattamenti per essere "green"?
    Comunque anche la carta che ho citato, se usata con penne che hanno poco flusso non vanno tanto bene!
    In questi gg i blocchi Rhodia non mi sono di aiuto nel far scrivere due nuove penne che hanno
    pochissimo flusso di inchiostro! :cry:

    Re: Carta per uso comune.

    Inviato: martedì 7 settembre 2010, 9:43
    da vikingo60
    Pupa ha scritto:Si, ti credo,
    perchè probabilmente la maggior parte della carta riciclata è più porosa,
    forse per la filosofia con cui viene fatta??
    Intendo che forse subisce pochi trattamenti per essere "green"?
    Comunque anche la carta che ho citato, se usata con penne che hanno poco flusso non vanno tanto bene!
    In questi gg i blocchi Rhodia non mi sono di aiuto nel far scrivere due nuove penne che hanno
    pochissimo flusso di inchiostro! :cry:
    Qi purtroppo tocchiamo un dente dolente:le stilografiche moderne hanno quasi tutte un flusso scarso(soprattutto Delta,ma anche Waterman e Parker,tra quelle da me provate),ma i famigerati quadernoni di cui ho parlato avevano pagine completamente ''impermeabili'' all'inchiostro di stilografiche,compresa la mia ERO antica con flusso abbondante,roller ed altro.Alla fine li ho regalati ad un ragazzo che usava la biro e persino lui ha trovato difficoltà!
    Ciao
    Alessandro