FountainPen.it Forum

Lancio questo argomento, che mi sembra fondamentale per un forum come il nostro, dedicato alle penne e al loro uso.

Nella mia educazione personale, e in quella che abbiamo trasmesso alle nostre figlie, si é molto insistito sul tema della creatività. I veri artisti forse dimostrano che si tratta in certa misura di una componente innata negli individui, però é certamente vero anche che la creatività può essere stimolata. Come? Tra le altre cose, favorendo gli strumenti idonei per la sua espressione.

Dubito - ma forse sbaglio - che un gioco elettronico da eseguire su una tablet favorisca la creatività. Un grande blocco di carta con colori sembrerebbe un suggerimento più idoneo.

Anche se siamo soliti associare la creatività alla espressione artistica, la mia impressione é che un "atteggiamento creativo" risulti utile nella maggior dei contesti della vita, incluso il lavoro, qualunque esso sia. Per questo é tanto importante facilitarne in ogni modo lo sviluppo.

Da appassionati di strumenti espressivi, voi che cosa ne pensate?

Come non essere d'accordo a quanto scrivi?
La creatività è un dono che porta a splendidi risultati, soprattutto nel mondo delle arti, ma anche nel mondo del lavoro, dello sport, della cucina, della moda e probabilmente non esiste attività umana che non possa essere migliorata dalla creatività Se questa poi, si associa alla passione, alla genialità, alla fantasia, ad un pizzico di follia in particolare nel coraggio di pensare ed agire controtendenza, vengono fuori capolavori
Nostro dovere stimolare la creatività nei nostri figli
Saluti
Sergio

Dubito che un gioco elettronico, almeno di quelli che vanno per la maggiore oggi, possa favorire molto la creatività, ma un computer, o un tablet, può essere uno strumento estremamente efficace per farlo.

Solo che magari si tratta di un tipo diverso di creatività... Anche scrivere codice, ideare protocolli, creare nuove applicazioni è un esercizio altamente creativo.

Il problema è che oggi si tende a usare i computer in maniera totalmente passiva, e totalmente acritica. Quando l'informatica viene declinata in termini di saper usare un programma di videoscrittura o un foglio di calcolo, anzi quel programma di videoscrittura e quel foglio di calcolo ...

Simone

La creatività secondo me non è solo saper inventare dal nulla, per essere creativi bisogna essere capaci di trarre ispirazione.

Le persone più importanti della modernità ( in ambito tecnologico ) sono dei 0 assoluti in fatto di creatività, se comparati ad esperti del loro campo, ma sono estremamente talentuosi nel trarre ispirazione da cose esistenti e migliorarle.
Mi azzardo a prendere steve jobs come esempio , che era un visionario ma che di creativo nel senso della parola aveva nulla.
Uno dei suoi prodotti più famosi, l'ipad, non era altro che una rivisitazione di un prodotto tecnologico già esistente.

Bisognerebbe fare attenzione a distinguere persone creative con persone che hanno idee. I primi portano a termine il loro progetto, i secondi si fermano molto prima.

Come i bambini traggono esperienza da un mondo che ancora devono scoprire, le persone creative devono avere una mente aperta al cambiamento per poter abbracciare l'affluire di nuove idee e di non vergognarsi nella imitazione ( non replica ) o dell'ispirazione anche da persone che sono tecnicamente "inferiori" ( es. Professore - Studente ).

Su questo tema ormai gira tantissimo il concetto dell' AI , che diventerà una cosa sempre più legata al mondo creativo.
Molti definiscono l'uso dell'AI nel mondo creativo molto barbarico, anche se usato bene porta ad enormi benefici e tempo risparmiato.
Lo stesso si può definire chi ad esempio crea musica con melodie riprese da vecchie canzoni che nessuno conosce ?

La creatività alla fine è la magia di usare le proprie esperienze per evolverle ciò che ci circonda.
Un gioco che ha una soluzione definitiva non porta alla creatività , mentre uno che ha infinite soluzioni sì.

Ogni persona ha le potenzialità di essere creativa, basta guardare come la mente produce i sogni, quello che ci differenzia è quanta attenzione diamo a questo potere.

piccardi ha scritto: ↑lunedì 22 gennaio 2024, 21:26 Dubito che un gioco elettronico, almeno di quelli che vanno per la maggiore oggi, possa favorire molto la creatività, ma un computer, o un tablet, può essere uno strumento estremamente efficace per farlo.

Solo che magari si tratta di un tipo diverso di creatività... Anche scrivere codice, ideare protocolli, creare nuove applicazioni è un esercizio altamente creativo. [...]
Simone

RisottoPensa ha scritto: ↑lunedì 22 gennaio 2024, 22:15 La creatività secondo me non è solo saper inventare dal nulla, per essere creativi bisogna essere capaci di trarre ispirazione.
[...]
Bisognerebbe fare attenzione a distinguere persone creative con persone che hanno idee. I primi portano a termine il loro progetto, i secondi si fermano molto prima.

Come i bambini traggono esperienza da un mondo che ancora devono scoprire, le persone creative devono avere una mente aperta al cambiamento per poter abbracciare l'affluire di nuove idee e di non vergognarsi nella imitazione ( non replica ) o dell'ispirazione anche da persone che sono tecnicamente "inferiori" ( es. Professore - Studente ).
[...]
La creatività alla fine è la magia di usare le proprie esperienze per evolverle ciò che ci circonda.
Un gioco che ha una soluzione definitiva non porta alla creatività , mentre uno che ha infinite soluzioni sì.

Ogni persona ha le potenzialità di essere creativa, basta guardare come la mente produce i sogni, quello che ci differenzia è quanta attenzione diamo a questo potere.

Sono molto d'accordo con entrambi, e davvero non era mia intenzione togliere all'elettronica la sua straordinaria capacità di cambiare creativamente il nostro intorno: direi anzi che, agendo sulla nostra forma mentis, é capace di forme creative totalmente inedite. Ma credo siate anche voi d'accordo sul fatto che non é questo, in generale, il tipo di approccio che si facilita all'universo informatico. Tablet e computer sono per lo più, nelle mani dei bambini, sostituti per il tempo che i più grandi non hanno disponibile per dedicare loro, o che non vogliono.

Io dicevo di strumenti, ma anche questi, soli, non fanno molto. Un flauto, un blocco con colori, un libro, possono essere strumenti completamente muti se non sono accompagnati da una spinta. E questo non vale solo per i bambini.

Credo possiate darmi atto che, almeno qui, su questo forum, provo con frequenza a dialogare con gli amici a proposito dell'uso delle penne, piuttosto che delle penne in sé. Cento penne meravigliose inusate fanno meno bene all'espressione di quanto possano un ferro vecchio e un inchiostro viscoso consumando fogli su fogli, qualsiasi ne sia l'esito.

L’intelligenza è la capacità di adattarsi ai cambiamenti e la creatività è la capacità di trovare soluzioni alternative ai problemi, di qualsiasi natura essi siano.

Fatico a trovare il modo di esprimere correttamente il concetto. Pensando a questa frase, ho trovato che fosse l’esempio perfetto: ho un problema con l’esprimere quel che penso, quindi fatico (= attivo la mia creatività) per trovare il modo di farlo.
Che sia tramite una grafica, un manifesto, una melodia, un’applicazione o un oggetto innovativo, un’idea è l’astrazione della soluzione a un problema.
Chi ha inventato la stilografica si era stufato di intingere il pennino nell’inchiostro ogni 3 lettere e ha pensato che ci volesse un serbatoio di inchiostro e un limitatore di flusso.
Non necessariamente aveva le abilità tecniche per costruire la stilografica, molti creativi si rivolgono ad artigiani per la realizzazione delle proprie idee. Non necessariamente l’invenzione è esente da problemi, anzi! Le prime stilografiche erano caricate a contagocce che, come ben sappiamo, ha generato la sua bella dose di problemi e, con essi, di creatività per risolverli (il pulsante di fondo, la levetta, lo stantuffo, la siringa inversa…).

La creatività può anche essere, più semplicemente, il non volersi adeguare ai compromessi dettati dalla standardizzazione: il solo fatto di usare le stilografiche per non avere i problemi delle biro, fa di noi dei creativi, non si deve per forza inventare qualcosa per esserlo.

La percezione che la creatività stia scomparendo o si stia limitando a poche discipline è dovuta, secondo me, al fatto che viviamo una vita comoda, con pochi problemi (per quanti ce ne possano essere e per quanto possano sembrarci enormi) che ci stimolino a trovare una soluzione. Abbiamo, di solito, la soluzione già a portata di mano.
Quello che ha inventato arco e frecce aveva fame, non ci avrebbe pensato se ci fosse stato un Deliveroo del caso. Quello che ha pensato di costruirsi una casa di pietre era stufo che un temporale gli buttasse giù la capanna. Chi doveva portargli le pietre ha pensato che poteva costruire una slitta, ma con le ruote si faceva meno fatica.
Adesso abbiamo tutto e le abilità tecniche richieste per inventare qualcosa di innovativo sono diventate enormi, tanto che non si riesce più a vedere una soluzione e si aspetta che Apple abbia un team di ingegneri per produrla.

Puzzle game, rompicapi e altri giochi, sono una manna dal cielo per un bambino e per farlo diventare creativo

Secondo me la creatività, che deriva dalla curiosità, è una caratteristica innata dell' Uomo.

Che abbiamo a che fare con una selce, una punta di rame, un manufatto in ferro, un papiro, una piuma d'oca o un chip in silicio il meccanismo non cambia di molto.

Ma con una stilografica vicino, mi sento più contento.

La spinta serve sempre per inziare , ma la complessità dello strumento non influisce sulla qualità del creato.
Molte cose semplici richiedono la padronanza di quelle difficili per poter essere creati.
Una penna e una matita su carta bianca, così come i libri, flauti, pianoforte...sono tutti strumenti semplici ma che come i videogiochi, non hanno soluzioni definitive e uniche , e sono fonte di creatività infinita.
La limitazione dell'avere le cose pronte come su strumenti tecnologici, ferma la nostra curiosità e voglia di sperimentare, ma per molti sembra quasi la soluzione definitiva ai problemi.
Per questo la gente pensa che avere cose di qualità significa potersi elevare allo stesso livello di chi può creare con poco.

È la sensazione di impotenza che distingue chi è creativo e chi no.
Si pensi ai disegni, iniziamo a inseguire i colori perché la matita sembra limitarci.
Ci sono matite costosissime che vanno usati per i disegni.
Ma poi gli artisti finiscono per abbandonare il colore per seguire forme, luci e ombre.

Il brutto dell'essere creativi è che quando si raggiunge un certo livello di espressione, non vieni più definito tale.
Anzi sembra, agli occhi della gente comune, di aver esaurito le proprie capacità.
Proprio come fufluns esprime il proprio concetto in poche ma importanti parole, anche la calligrafia che accompagna è sobria e allo stesso tempo complessa.

La creatività in fondo non è l'essere capaci di fare tanto, ma quello di fare il minimo indispensabile per esserlo.
Riuscire in tale impresa e mantenerlo che ci rende creativi.
La spinta creativa deve essere perpetua e non ci dobbiamo far limitare dallo strumento.

Non posso cucinare con una stilografica?

E chi lo ha detto?

piccardi ha scritto: ↑lunedì 22 gennaio 2024, 21:26 Il problema è che oggi si tende a usare i computer in maniera totalmente passiva, e totalmente acritica. Quando l'informatica viene declinata in termini di saper usare un programma di videoscrittura o un foglio di calcolo, anzi quel programma di videoscrittura e quel foglio di calcolo ...

Mamma mia quanto hai ragione!
E fa un'enorme tristezza vedere come a scuola per lo più sia questo il concetto di "informatica" che viene passato, tranne che nei corsi più specialistici.

E sì che esistono risorse stupende in rete che

fufluns ha scritto: ↑martedì 23 gennaio 2024, 1:19 agendo sulla nostra forma mentis

potrebbero davvero abituare i bambini e i ragazzi a cavalcare la tecnologia, e non a esserne cavalcati.

Da genitrice sono d'accordo con la necessità di spronare alla creatività, lo abbiamo fatto attivamente con nostro figlio.
Ma vedo che le sirene della fruizione passiva, rinforzate dal contesto sociale, sono molto potenti.
A volte mi pare il mondo di Fantasia, che piano piano sparisce nel nulla.

Creare, come avete detto, è porsi un problema, farsi una domanda, e cercare la soluzione usando le proprie forze.
Magari "salendo sulle spalle dei giganti", ma poi cercando una strada propria.
Che è una cosa faticosa, e spesso frustrante. E in quanti vogliono affrontare la fatica e la frustrazione, se hanno a disposizione soluzioni apparentemente già pronte?

fufluns ha scritto: ↑lunedì 22 gennaio 2024, 18:39 ...voi che cosa ne pensate?

Cro Franco, rischio il fuori tema ampliando la veduta a questi due concetti , che a volte mi appaiono poco chiari e sembrano sovrapporsi senza continuità l'uno sul altro.

non badare alla mia grafia, ma a ciò che ho scritto...

piccardi ha scritto: ↑lunedì 22 gennaio 2024, 21:26 ... Anche scrivere codice, ideare protocolli, creare nuove applicazioni è un esercizio altamente creativo.
Simone

Più che d'accordo . Non è solo un esercizio di pura logica come potrebbe sembrare.

piccardi ha scritto: ↑lunedì 22 gennaio 2024, 21:26 Dubito che un gioco elettronico, almeno di quelli che vanno per la maggiore oggi, possa favorire molto la creatività, ma un computer, o un tablet, può essere uno strumento estremamente efficace per farlo.

ma anche coi giochi dipende molto da gioco a gioco: un minetest (credo che minecraft in alcune modalità sia simile, ma non ci ho mai giocato) in cui hai un mondo e dei blocchi con cui costruire cose mi pare un buon candidato per sviluppare la creatività, anche se è tutto su un computer e non si sta riempiendo il pavimento della sala di costruzioni.

Proviamo per un po' a spegnere cellulari, tv, computer... E prendiamo carta, penne (meglio se stilografiche ) colori e accendiamo l'immaginazione, quanti viaggi potremmo fare anche restando a casa... Ecco, per me questa è la creatività che va sempre stimolata.
La creatività non ha età...