FountainPen.it Forum

Quando una penna, di un brand o solo uno dei modelli, conferisce un'esperienza negativa, quanto siete disposti a dare una seconda chance?

Non si tratta solo della penna in se, vale anche per il marchio.

Io ad esempio do sempre il beneficio del dubbio, quindi almeno una seconda chance a un modello e fino a 3 volte il marchio finché non smetto proprio di considerarli.

Quale è la vostra esperienza?

Ho recentemente comprato l'ennesima Homo Sapiens (l'ex propietaria è una cara amica del forum) quindi direi di sì

sempre.
Ci sono troppe variabili in gioco. Un breve esempio, ho da poco comprato due pennini da una amica, li monto su due penne e le carico di inchiostro: problemi! nessuno dei due vuol saperne di scrivere decentemente, salti di tratto, flusso stitico, sensazione di scarsa scorrevolezza.
Cambio inchiostro. Sembrano due pennini diversi, i salti di tratto sono spariti, il flusso ora è decente, uno dei due rimane non troppo scorrevole, l'altro ora lo è molto di più. Per contro, è vero, il tratto si è un po' ingrossato. E ho usato sempre la stessa carta...
Servono molte prove prima di giudizi affrettati.

Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova, quindi una o due possibilità non le nego ad alcuno.

Non mi è mai capitata l’occasione di dover fare una seconda chance ad un modello perché anche se qualche volta all’inizio non funzionava bene in qualche modo l’ho sistemato e tenuto. Le volte che ho dato via una penna era perché non era il mio genere, non mi piacevano le sue caratteristiche e quindi non avrebbe avuto senso riprenderlo.
Viceversa con le marche do sicuramente una seconda chance se un modello non mi soddisfa nel momento in cui esce qualcosa che mi interessa la prendo senza problemi.

Della serie "solo i cretini non cambiano mai idea", fissarsi che una marca è sbagliata (o perfetta) è diversamente intelligente - quindi perchè non dare nuove chance o riconsiderare vecchi pregiudizi?

Dopo 3 bidoni su 3 della Visconti, ho smesso

Maruska ha scritto: ↑domenica 24 dicembre 2023, 0:33 Dopo 3 bidoni su 3 della Visconti, ho smesso

Come non quotare? Eppure sono recidivo e anche poco fa mi sono messo sulla baia a cercare delle Visconti

JetMcQuack ha scritto: ↑domenica 24 dicembre 2023, 6:05

Maruska ha scritto: ↑domenica 24 dicembre 2023, 0:33 Dopo 3 bidoni su 3 della Visconti, ho smesso

Come non quotare? Eppure sono recidivo e anche poco fa mi sono messo sulla baia a cercare delle Visconti

Perché Visconti fa delle belle penne, ci fosse un maggior controllo qualità sarebbe meglio, perché sì che c'è chi le stilografiche le compra per soprammobile e quindi se scrivono o no va bene lo stesso, ma c'è anche chi le compra per usarle come strumento di scrittura

Maruska ha scritto: ↑domenica 24 dicembre 2023, 10:47 perché sì che c'è chi le stilografiche le compra per soprammobile e quindi se scrivono o no va bene lo stesso, ma c'è anche chi le compra per usarle come strumento di scrittura

Parole sante... Infatti dopo qualche esperienza con le italiane sto tornando alle giapponesi

Stranamente non ho mai riscontrato problemi con le penne giapponesi

Credo che al momento li ritengo i migliori come strumenti di scrittura, ma sono brutti se comprati a modelli con resine più colorate e forme particolari delle penne occidentali

Che dilemma

Spesso cerco di avere meno aspettative così se rimango deluso non mi rode nemmeno