Allora: vagolavo alla ricerca di qualche informazione sul criptico "j pen", pennino tanto famoso nell'ottocento quanto esoterico attualmente, e mi sono imbattuta in un altro termine oramai sconosciuto ai più: crossed letter.
Nel diciottesimo e diciannovesimo secolo, in Inghilterra, era in uso risparmiare carta e soldi di affrancatura scrivendo lettere (ma anche diari e annotazioni varie) utilizzando questo metodo di scrittura: una volta terminato il foglio, lo si girava di novanta gradi e si scriveva su linee perpendicolari alle prime!
Quello che faccio io normalmente quando provo una nuova penna o un nuovo inchiostro...
Il risultato era molto curioso e, per il mio gusto, anche piuttosto gradevole come sguardo d'insieme, ma sicuramente di difficile, se non irritante, lettura.
In rete ho trovato solo riferimenti inglesi, che testimoniano quanto questa pratica fosse diffusa (e spesso stigmatizzata!) in Inghilterra.
Che qualcuno sappia, in Italia ci sono stati esempi significativi?
NOTA
Ho trovato abbondantemente citata Jane Austen, che non solo usava questo metodo per le sue lettere, ma ne inseriva anche riferimenti nei suoi romanzi.
Uno di questi riferimenti ricordo mi avesse lasciato molto perplessa, non conoscendone affatto il significato.
Esattamente come potrebbe succedere leggendo cose come "Sembrava che il signor Schillinghammer avesse usato una penna J, un metodo che aveva i suoi svantaggi così come i suoi vantaggi."