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L'occhio moderno vuole la sua parte

Inviato: giovedì 14 dicembre 2023, 18:44
da fufluns
Come molti tra voi già sanno, mi piace osservare (e spesso anche fotografare) i pennini delle mie stilografiche sotto l'occhio critico del microscopio. Come alcuni non hanno dimenticato... al fare queste cose può accadere che una penna finisca per cadere sul pavimento, ma non accade con frequenza.

Ieri sera ho fotografato due pennini Omas, un EXTRA 585, diciamo un "top di gamma" degli anni '40, e quello di una Grand Paragon post 2005, a sua volta top di gamma per la Omas di quell'epoca.

Premetto, per non essere frainteso, che trovo bellissimi i pennini d'oro monocolore, per cui il mio discorso ha solo a che fare con le abitudini visive dei nostri tempi, il sistema di immagini che riceviamo soprattutto attraverso la pubblicità, ma più in generale con la gran quantità di fotografia di alta qualità alla quale siamo esposti quotidianamente. Questo definisce per noi alcuni inconsapevoli "standard" di qualità dei prodotti e delle lavorazioni, che ci sembrano del tutto normali, ma al di sotto dei quali un prodotto ci può sembrare non ben fatto, grossolano, e per questo meno pregiato.

Mi ha in qualche modo stupito vedere come le "aspettative visuali" di un cliente di Omas degli anni Quaranta fossero molto meno elevate. E' probabile che non esistesse tecnica in grado di ottenere le lavorazioni che si fanno oggi sui pennino d'oro, e per questa ragione nessuno si aspettava una simile perfezione. Oggi siamo invece abituati a livelli qualitativi delle lavorazioni che sono altissimi, e il nostro occhio forse troverebbe lo splendido pennino di una Omas Lucens piuttosto rozzo nelle sue incisioni. L'occhio moderno vuole la sua parte...

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L'occhio moderno vuole la sua parte

Inviato: giovedì 14 dicembre 2023, 19:03
da Esme
Al di là del gusto personale, io noto sulla Omas Paragon delle "sbavature" di placcatura che infastidiscono il Monk che è in me...
A occhio nudo immagino non si percepiscano più di tanto, ovviamente.
Ma sempre il Monk che è in me mi suggerisce che allora è meglio il pennino monocolore. 🙂
Che poi ha quel cuoricino così kawaii!

Oppure ho l'occhio vecchiardo.

L'occhio moderno vuole la sua parte

Inviato: giovedì 14 dicembre 2023, 19:24
da novainvicta
Forse il problema della "sbavature" è insito in quel particolare pennino. Sono andato a vedere quello bicolore sulla Omas Paragon Collezione Celluloide e mi è sembrato perfetto. In merito all'oggetto della discussione forse è probabile che particolari lavorazioni sui pennini in oro erano ostacolate dalla mancanza di idonei sistemi di lavorazione. Forse, ma è un quesito che potrà essere risolto con l'intervento di qualche storico del settore.

L'occhio moderno vuole la sua parte

Inviato: giovedì 14 dicembre 2023, 19:24
da Automedonte
Esme ha scritto: giovedì 14 dicembre 2023, 19:03 Al di là del gusto personale, io noto sulla Omas Paragon delle "sbavature" di placcatura che infastidiscono il Monk che è in me...
A occhio nudo immagino non si percepiscano più di tanto, ovviamente.
Ma sempre il Monk che è in me mi suggerisce che allora è meglio il pennino monocolore. 🙂
Che poi ha quel cuoricino così kawaii!

Oppure ho l'occhio vecchiardo.
Più che sbavature è proprio rovinato sulla sinistra, in alcuni punti sembra scrostato
IMG_7292.png

L'occhio moderno vuole la sua parte

Inviato: giovedì 14 dicembre 2023, 19:33
da Esme
Sì, beh, chiarisco che il tema "sbavature" non era per infierire sul pennino, che è comunque molto bello.

Era solo per dire che le abitudini visive, argutamente suggerite da Fufluns, possono scontrarsi con particolari fisime. 🙂

L'occhio moderno vuole la sua parte

Inviato: giovedì 14 dicembre 2023, 20:20
da Musicus
fufluns ha scritto: giovedì 14 dicembre 2023, 18:44 Come molti tra voi già sanno, mi piace osservare (e spesso anche fotografare) i pennini delle mie stilografiche sotto l'occhio critico del microscopio. Come alcuni non hanno dimenticato... al fare queste cose può accadere che una penna finisca per cadere sul pavimento, ma non accade con frequenza.

Ieri sera ho fotografato due pennini Omas, un EXTRA 585, diciamo un "top di gamma" degli anni '40, e quello di una Grand Paragon post 2005, a sua volta top di gamma per la Omas di quell'epoca.

Premetto, per non essere frainteso, che trovo bellissimi i pennini d'oro monocolore, per cui il mio discorso ha solo a che fare con le abitudini visive dei nostri tempi, il sistema di immagini che riceviamo soprattutto attraverso la pubblicità, ma più in generale con la gran quantità di fotografia di alta qualità alla quale siamo esposti quotidianamente. Questo definisce per noi alcuni inconsapevoli "standard" di qualità dei prodotti e delle lavorazioni, che ci sembrano del tutto normali, ma al di sotto dei quali un prodotto ci può sembrare non ben fatto, grossolano, e per questo meno pregiato.

Mi ha in qualche modo stupito vedere come le "aspettative visuali" di un cliente di Omas degli anni Quaranta fossero molto meno elevate. E' probabile che non esistesse tecnica in grado di ottenere le lavorazioni che si fanno oggi sui pennino d'oro, e per questa ragione nessuno si aspettava una simile perfezione. Oggi siamo invece abituati a livelli qualitativi delle lavorazioni che sono altissimi, e il nostro occhio forse troverebbe lo splendido pennino di una Omas Lucens piuttosto rozzo nelle sue incisioni. L'occhio moderno vuole la sua parte...


L'occhio moderno vuole la sua parte.jpg
Caro Franco,
nella seconda metà degli anni Trenta già erano in vendita in Italia pennini bicolori, introdotti dall'ingegner Webber, ex rappresentante della Parker (da cui aveva copiato direttamente questa innovazione presentata anni prima sulle "Vacumatic"), sulle sue splendide SARATOGA in celluloide striata, anch'essa bicolore (usata pure sulle Minerva by OMAS)...
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Ma, a differenza di troppe realizzazioni moderne, era una lavorazione estremamente curata, con materiali di altissimo pregio, fatta per durare nel tempo.
viewtopic.php?t=12089
Così scrivevo nell'occasione:
"La decorazione bicolore individua una freccia d'oro, piatta con coda rettangolare, che richiama il disegno della clip. Il campo in cui è disegnata la freccia è stato sottoposto a procedimento di platinatura ed appare di colore argenteo."
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Ah, quasi dimenticavo: i pennini erano presentati anche come reversibili, con una taglia in meno garantita per l'uso dal lato secco... :mrgreen:
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Un caro saluto!

Giorgio

L'occhio moderno vuole la sua parte

Inviato: giovedì 14 dicembre 2023, 22:04
da Alpha7
Per come la vedo io, il giudizio estetico può essere influenzato anche dal prestigio di un certo pennino. Tra i due Omas magistralmente fotografati (anche laddove il moderno non avesse alcuna imperfezione), tenderei a guardare con maggiore ammirazione quello anni 40 perché non solo è bello, ma anche perché sappiamo tutti che straordinario pennino sia. E questo retro pensiero lo rende ancor più bello, anche in un giudizio estetico (condizionato dalla conoscenza di quell'oggetto e dell'epoca in cui è stato realizzato). E così linearità e apparente semplicità divengono tratti distintivi di pura eleganza.
Se, invece, fossero stati fotografati due pennini anonimi, forse quello moderno avrebbe prevalso nella valutazione comparativa.

L'occhio moderno vuole la sua parte

Inviato: giovedì 14 dicembre 2023, 22:29
da RisottoPensa
Se non ci fosse la scritta Omas, il pennino vecchio è molto più bello.
Direi che ha una colorazione più dorata rispetto al Giallo Piscio™ della foto.

Pur essendo più rifinito nei dettagli, ha un qualcosa di troppo per me, comparato al fantastico foro a cuore della vecchia :lol: .

Sulla sensazione di scrittura invece punterei i miei soldi su quella moderna :crazy:

L'occhio moderno vuole la sua parte

Inviato: venerdì 15 dicembre 2023, 0:07
da Esme
Musicus ha scritto: giovedì 14 dicembre 2023, 20:20 sulle sue splendide SARATOGA in celluloide striata, anch'essa bicolore
Ma quanto è bella quella penna, cavolo? :wtf:

L'occhio moderno vuole la sua parte

Inviato: venerdì 15 dicembre 2023, 11:57
da sansenri
non c'è dubbio che "noi qua" siamo tremendamente influenzati nel giudizio da quel che sappiamo di quel meraviglioso pennino con il cuore, per cui con l'occhio andiamo immediatamente a sinistra e non c'è modo di distogliere lo sguardo!
Al punto che, malgrado l'evidente lavorazione molto più finemente dettagliata del pennino della Grand Paragon, il suo pennino quasi ci disturba!
Difficile resettare il cervello, restare oggettivi, e non pensare mentre guardiamo cose tipo "O grande, pennino Bock", "cuoricino, pennino flex" etc. :)
Bello però vederli in questo dettaglio!