Preferenze pennini: unico o variegato?
Inviato: giovedì 14 dicembre 2023, 12:14
Non è la solita domanda riguardo al tratto preferito (F, M, B; Stub ecc.) ma un dubbio che mi è venuto leggendo uno scambio di risposte in questa discussione:
viewtopic.php?t=31602
Tra Koten90 e Sansenri, entrambe posizioni legittime, il primo preferisce avere penne che scrivono tutte più o meno in maniera simile, il secondo predilige pennini parecchio diversi da usare a seconda dal momento, dalla situazione o dall'ispirazione.
Premetto che, entro certi limiti, concordo più con la seconda teoria, a me capita di adattarmi alla penna e provare gusto ad usarla nella sua diversità.
Provo a spiegarmi se utilizzo un pennino F preciso, con il suo bel tratto sottile, magari un po' di feedback sulla carta lo faccio con piacere e quando cambio penna magari con un M con il tratto più ampio, uno scorrere più morbido e senza alcun feedback sulla carta all'inizio mi appare strano e non mi piace molto la sensazione che rende però, dopo un po' che lo uso, mi ci abituo e mi piace scriverci e se riprendo un F mi piace meno.
In conclusione mi piace avere vari tipi di pennini tanto mi ci abituo dopo un po' che ci scrivo e penso che questo variazioni facciano parte del bello delle stilografiche al contrario delle biro che sono molto più uniformi.
La possibilità non solo di sperimentare ma di usare il pennino appropriato a seconda del contesto o dalla carta trovo sia prezioso il che mi porta a non avere un tipo di pennino che in assoluto preferisco anche se, in linea di massima non amo i tratti eccessivamente ampi.
Sono curioso di conoscere la tendenza degli altri.
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Tra Koten90 e Sansenri, entrambe posizioni legittime, il primo preferisce avere penne che scrivono tutte più o meno in maniera simile, il secondo predilige pennini parecchio diversi da usare a seconda dal momento, dalla situazione o dall'ispirazione.
Premetto che, entro certi limiti, concordo più con la seconda teoria, a me capita di adattarmi alla penna e provare gusto ad usarla nella sua diversità.
Provo a spiegarmi se utilizzo un pennino F preciso, con il suo bel tratto sottile, magari un po' di feedback sulla carta lo faccio con piacere e quando cambio penna magari con un M con il tratto più ampio, uno scorrere più morbido e senza alcun feedback sulla carta all'inizio mi appare strano e non mi piace molto la sensazione che rende però, dopo un po' che lo uso, mi ci abituo e mi piace scriverci e se riprendo un F mi piace meno.
In conclusione mi piace avere vari tipi di pennini tanto mi ci abituo dopo un po' che ci scrivo e penso che questo variazioni facciano parte del bello delle stilografiche al contrario delle biro che sono molto più uniformi.
La possibilità non solo di sperimentare ma di usare il pennino appropriato a seconda del contesto o dalla carta trovo sia prezioso il che mi porta a non avere un tipo di pennino che in assoluto preferisco anche se, in linea di massima non amo i tratti eccessivamente ampi.
Sono curioso di conoscere la tendenza degli altri.