Una magica riserva: Aurora 98 RM
Inviato: lunedì 4 dicembre 2023, 8:57
In Marzo esce il primo numero di The Amazing Spider-Man di Stan Lee e Steve Ditko 22 marzo: esce il primo LP dei Beatles dal titolo Please Please Me.
11 aprile: Papa Giovanni XXIII pubblica l'enciclica Pacem in Terris.
28 agosto: Martin Luther King tiene il famoso discorso del I have a dream davanti al Lincoln Memorial di Washington. 30 ottobre: viene fondata la casa automobilistica Lamborghini.
10 dicembre: Giulio Natta riceve il Premio Nobel per la chimica, insieme al tedesco Karl Ziegler. E’ quest’anno che Aurora, dopo lo strepitoso successo del modello 88 in tutte le sue varianti, propone la 98RM.
Grazie ad un gentile e competente forumista, ho potuto aggiungere alla mia modesta collezione la stilografica che vedete e, notando che sul Forum mancava una recensione di questo modello, che ritengo di una certa importanza, ho voluto proporvi questa breve presentazione. La serie di penne che parte dalla 88 Nizzoli – Torchi (la chiamo così perché mi sembra che il contributo dell’ingegnere posto a capo del reparto tecnico d’Aurora sia stato fondamentale per la qualità ed il successo di questa penna) e si conclude, stiracchiandola un po’, lo ammetto, con la 98 mi ha sempre interessato, sotto molti punti di vista: da quello dell’estetica a quello della qualità di scrittura e dell’ergonomia.
Dopo aver acquisito qualche esemplare di 88, di 88K, di 88P e di 888P, era dunque il momento della 98, che ho preferito nella versione RM (Riserva Magica), perché introdusse, con brillante intuizione, un rimedio all’esaurimento inaspettato dell’inchiostro che ancora oggi viene applicata dallo storico produttore torinese. Una soluzione tecnicamente molto diversa da quella approntata tre anni prima da Parker con le cartucce “tap tank” studiate per la 45, ma che rispondeva alla medesima esigenza. Esteticamente, la 98 si presenta più snella della sua progenitrice, secondo un’impostazione stilistica che, introdotta su larghissima scala da Don Doman con la Parker 45, avrebbe portato, in ultima analisi, all’Aurora Hastil ed alle sue molte discendenti.
La 98 RM, infatti, fu introdotta sul mercato nel 1963, tre anni dopo la Parker 45, che nel frattempo stava già riscuotendo un notevolissimo successo.
Ma la similitudine con il prodotto d’oltre oceano si ferma qui, perché la qualità dei materiali della 98 la pone senza dubbio un gradino più su della “Convertibile” di Parker. Sia la sezione sia il fusto della 98, pur in polistirene, erano realizzati con spessori maggiori e non soffrirono delle deformazioni che, almeno per un certo tempo, caratterizzarono la sezione della Parker 45. Il sistema d’alimentazione della 98 è senz’altro più sofisticato, anche se meno versatile. In particolare, risulta originale, ed esteticamente molto apprezzabile, la soluzione del pulsante a scatto, che non solo consentiva di caricare la stilografica senza dover separare la sezione dal fusto ma che, in posizione retratta, impreziosiva la parte finale del fusto, mimetizzandosi così completamente.
Alla base della sezione spicca una bella finestrella di verifica del livello dell’inchiostro.
La qualità dei materiali e delle dorature è davvero ottima e parla d’un prodotto di prima classe, impressione confermata dal pennino d’oro a 14 carati e dalla laminatura d’oro del cappuccio, reso elegante dalle linee incise in senso longitudinale. In effetti, la 98 fu presentata da Aurora come il nuovo modello di punta. Il fermaglio ricorda chiaramente quello dell’ultima versione dell’Aurora 88, la P, ed è perfettamente in linea con il gusto di quel tempo. Per la verità, a me piace anche oggi, ma si sa: sono un po’ strano.
La stilografica è molto ben bilanciata, anche con il cappuccio calzato, che a mio parere le dona quell’accenno in più di piacevolezza nell’impugnarla.
Ecco i dati tecnici principali:
- Peso: 22 grammi (cappuccio 12 grammi).
- Lunghezza chiusa: 137 mm.
- Lunghezza aperta: 127 mm.
- Lunghezza aperta con ilo cappuccio calzato: 144 mm.
- Lunghezza del cappuccio: 65,5 mm.
- Diametro massimo del fusto: 11 mm.
- Diametro massimo del cappuccio: 11,5 mm.
- Diametro medio della sezione: 9,5 mm. Ma come scrive? A mio parere molto bene: è scorrevole (la mia ha un pennino, naturalmente rigido, di misura M), senza difetti, capace di comportarsi bene su ogni tipo di carta, il che la rende un’ottima compagna anche in ambito professionale.
Non posso dunque che esserne soddisfatto.
Nel complesso, mi sembra che l’Aurora 98 possa senz’altro essere giudicata una stilografica di ottime qualità, capace anche oggi di farsi apprezzare, pure dal punto di vista estetico e senza dubbio anche in ambiti formali, come riunioni di lavoro od impegni serali.