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E' un inchiostro celeste con toni grigio-turchesi e porpora.
Mi ricorda il colore dei piccioni.
L'inchiostro puzza ( o profuma? ) di tempere Giotto

.

Abbastanza chiaro come inchiostro, è difficile leggere ma si capisce bene con una punta grossa. Ha un effetto particolare e sarebbe bello usarlo nelle lettere o cartoline da spedire o per il proprio calendario.
Stranamente pur essendo tanto bagnato non trapassa la carta da fotocopie neanche con una punta grossa.
__________________________________________________________________________

Spiumaggio: Basso o medio a seconda della carta. Generalmente è la quantità di inchiostro che si accumula per quanto è liquido l'inchiostro.

Consistenza: Un inchiostro molto liquido, sembra acqua. E' leggermente secco, non è lubrificato.

Shading: Sulle punte fini non c'è o si vede poco ; è visibile sulle punte grosse da M in su .

Trapasso: La carta da fotocopie resiste bene all'inchiostro ed è perfetta per carte superiori.

Resistenza acqua: 7 / 10 , l'inchiostro non sparisce ma diventa più chiaro.
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Voto 9 su 10 ( Punta B / BB Giapponese consigliata )

-Lo shading è bellissimo, l'inchiostro lo userei solo per vedere quelle sfumature.
-Scrive bene su qualsiasi carta ma rimane troppo liquido e quindi essere secco su alcune punte.
-Purtroppo l'uso di questo inchiostro è limitato per la tonalità chiara.

Grazie per la recensione

In effetti per me sarebbe troppo poco visibile. Mi sembra strano che risulti così poco lubrificato, per essere un giapponese. Di solito invece hanno questa caratteristica

Silvia1974 ha scritto: ↑mercoledì 1 novembre 2023, 11:13 Grazie per la recensione In effetti per me sarebbe troppo poco visibile. Mi sembra strano che risulti così poco lubrificato, per essere un giapponese. Di solito invece hanno questa caratteristica

Non è poco lubrificato, non è lubrificato perché è normale . Nessun inchiostro giapponese mi pare lubrificato, sono solo molto scorrevoli ( liquidi ) e non rimangono incastrati tra i rebbi come altri inchiostri. Forse sono io che interpreto male il termine lubrificato, ma la mia penna scrive normale senza interruzioni. Altri inchiostri come oxford blue che ho nell'altra penna è più lubrificato e scrivono meglio di questo manyo nel senso che la penna scivola più morbida.

Nel mio caso, lubrificato non significa che scrive, ma che rende la scrittura morbida ( rispetto all'acqua ).

non concordo, "liquido" e lubrificato per me sono opposti.
Un inchiostro "liquido" contiene molta acqua, e in genere poco o nessun lubrificante.
In tal senso viene velocemente assorbito dalla carta, asciuga in fretta e scorre poco, e lo si definisce secco (dry "asciutto") malgrado sia quasi del tutto acqua, colorante, con pochi additivi.
Un inchiostro che contiene molto lubrificante si definisce scorrevole, fluido (wet "bagnato").
E' una questione di tensione superficiale (alta se in % molto acquoso, bassa se lubrificato: i lubrificanti, o tensioattivi, riducono la tensione superficiale - ossia aumentano la bagnabilità - , fanno aderire meno le molecole d'acqua, e quindi fanno scorrere di più).
Ovviamente entrano in gioco altre caratteristiche, la concentrazione del colorante, e quindi la densità, etc. (inoltre alcuni additivi si usano anche per aumentare la densità).

Meglio comunque evitare la definizione di "liquido" che fa confusione.
Un concetto (semplificato, e a bocce ferme, senza considerare altri additivi) che aiuta a capire secondo me è questo, immagina un inchiostro lubrificato (con molto lubrificante/tensioattivo), scorre molto: fluido.
Ora aggiungi dell'acqua, il lubrificante si diluisce (c'è meno lubrificante per stesso volume di acqua). Che succede se c'è meno lubrificante rispetto a prima (e quindi in % più acqua)? scorre di meno: secco.

Gli Iroshizuku (giapponesi) però da quel che ne so, sono notoriamente lubrificati (altri inchiostri giapponesi potranno essere secchi - acquosi e non lubrificati -, ma non i suddetti).

Grazie comunque per averlo provato, mi son segnato di evitarlo!...

Non so la definizione generale o scientifica, personalmente catalogo le proprietà degli inchiostri in 4 modi.
Non so se sia sbagliato o meno, ma alla fine riporto quasi sempre in altri termini come si comporta l'inchiostro se ha proprietà "anormali" , sia positivi che negativi e faccio inoltre una descrizione a parte.

-Sensazione di scrittura
Lubrificato: Che rende il pennino morbido sulla carta, crea meno rumore mentre scrive. ( rispetto all'acqua )
Secco: Rende il pennino più rigido sulla carta, crea rumore mentre scrive. ( come l'acqua )

-Proprietà del tratto
Bagnato/Liquido: Che scorre come l'acqua , l'inchiostro tende a uscire di più. Di solito crea tratti più ampi.
Viscoso: Che sembra più gelatinoso , l'inchiostro fa fatica a toccare la carta e su certi pennini crea false partenze più comunemente. Di solito crea tratti più fini.

E solo se comincia a mostrare una di queste proprietà.
Gli inchiostri che non sono nè secchi nè lubrificati non saranno tali, come quelli nè liquidi nè viscosi. Sarebbe abbastanza ridondante.

Ad esempio , ho 6 inchiostri iroshizuku:

Konpeki è secco e liquido
Yukake è secco e liquido
Suy-Gyoku è secco e liquido
Fuyu-Gaki è secco e liquido
Hotaru-Bi è secco e liquido
Ina-Ho è secco e liquido

Scrivono tutti benissimo, ma rispetto ad alcuni inchiostri diamine creano rumore mentre scrivono sui miei pennini.

sansenri ha scritto: ↑mercoledì 1 novembre 2023, 17:36 Gli Iroshizuku (giapponesi) però da quel che ne so, sono notoriamente lubrificati

Lubrificati nel senso che escono meglio sì , però il termine lubrificato si dovrebbe usare quando si parla di un contatto tra due superfici ( carta e penna ) in cui l'agente lubrificante sarebbe l'inchiostro. Se l'inchiostro non rende il pennino più scorrevole, non sarà lubrificato, e sarà secco.
Attenzione però che io non uso i termini in modo dispregiativo.

Un inchiostro secco è meglio su un pennino con baby bottom, così come un inchiostro lubrificato va meglio su un pennino con feedback, un inchiostro liquido su penne asciutte e un inchiostro viscoso su pennini da idranti (evitano la perdita di inchiostro nel cappuccio).
Come ho scritto sopra, caratteristiche anormali sono sempre descritte a parte proprio per quello che hai detto sotto.

sansenri ha scritto: ↑mercoledì 1 novembre 2023, 17:36 Ovviamente entrano in gioco altre caratteristiche, la concentrazione del colorante, e quindi la densità, etc. (inoltre alcuni additivi si usano anche per aumentare la densità).

Alla fine chissene frega del termine corretto, tanto vale solo per il pennino e la carta in prova.

Cambiato carta e cambiato penna può deviare un po' la caratteristica.

sansenri ha scritto: ↑mercoledì 1 novembre 2023, 17:36 Grazie comunque per averlo provato, mi son segnato di evitarlo!...

Era nella mia lista e ho avuto la fortuna di prenderlo.
Forse dovevo prendermi il nekoyanagi

Cos'è che non ti è piaciuto?

Grazie della recensione, che conferma i miei sospetti. Questo inchiostro non fa per me, non lo userei mai. Troppo chiaro e evanescente, potrei usarlo su una o due penne di quelle che ho. Sul web vedo che piace molto, ma per me è assolutamente da evitare. Che bella la varietà di gusti

RisottoPensa ha scritto: ↑mercoledì 1 novembre 2023, 18:23 Non so la definizione generale o scientifica, personalmente catalogo le proprietà degli inchiostri in 4 modi.
Non so se sia sbagliato o meno, ma alla fine riporto quasi sempre in altri termini come si comporta l'inchiostro se ha proprietà "anormali" , sia positivi che negativi e faccio inoltre una descrizione a parte.

-Sensazione di scrittura
Lubrificato: Che rende il pennino morbido sulla carta, crea meno rumore mentre scrive. ( rispetto all'acqua )
Secco: Rende il pennino più rigido sulla carta, crea rumore mentre scrive. ( come l'acqua )

-Proprietà del tratto
Bagnato/Liquido: Che scorre come l'acqua , l'inchiostro tende a uscire di più. Di solito crea tratti più ampi.
Viscoso: Che sembra più gelatinoso , l'inchiostro fa fatica a toccare la carta e su certi pennini crea false partenze più comunemente. Di solito crea tratti più fini.

E solo se comincia a mostrare una di queste proprietà.
Gli inchiostri che non sono nè secchi nè lubrificati non saranno tali, come quelli nè liquidi nè viscosi. Sarebbe abbastanza ridondante.

Ad esempio , ho 6 inchiostri iroshizuku:

Konpeki è secco e liquido
Yukake è secco e liquido
Suy-Gyoku è secco e liquido
Fuyu-Gaki è secco e liquido
Hotaru-Bi è secco e liquido
Ina-Ho è secco e liquido

Scrivono tutti benissimo, ma rispetto ad alcuni inchiostri diamine creano rumore mentre scrivono sui miei pennini.
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 1 novembre 2023, 17:36 Gli Iroshizuku (giapponesi) però da quel che ne so, sono notoriamente lubrificati

Lubrificati nel senso che escono meglio sì , però il termine lubrificato si dovrebbe usare quando si parla di un contatto tra due superfici ( carta e penna ) in cui l'agente lubrificante sarebbe l'inchiostro. Se l'inchiostro non rende il pennino più scorrevole, non sarà lubrificato, e sarà secco.
Attenzione però che io non uso i termini in modo dispregiativo.

Un inchiostro secco è meglio su un pennino con baby bottom, così come un inchiostro lubrificato va meglio su un pennino con feedback, un inchiostro liquido su penne asciutte e un inchiostro viscoso su pennini da idranti (evitano la perdita di inchiostro nel cappuccio).
Come ho scritto sopra, caratteristiche anormali sono sempre descritte a parte proprio per quello che hai detto sotto.
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 1 novembre 2023, 17:36 Ovviamente entrano in gioco altre caratteristiche, la concentrazione del colorante, e quindi la densità, etc. (inoltre alcuni additivi si usano anche per aumentare la densità).
Alla fine chissene frega del termine corretto, tanto vale solo per il pennino e la carta in prova.
Cambiato carta e cambiato penna può deviare un po' la caratteristica.

sansenri ha scritto: ↑mercoledì 1 novembre 2023, 17:36 Grazie comunque per averlo provato, mi son segnato di evitarlo!...
Era nella mia lista e ho avuto la fortuna di prenderlo.
Forse dovevo prendermi il nekoyanagi
Cos'è che non ti è piaciuto?

padrone di pensarla come vuoi ovviamente... però avrai qualche problema a capire e farti capire se (te ne freghi e) usi definizioni diverse dagli altri...
se usi fluido e secco, ci si capisce tutti.

riguardo l'inchiostro: troppo troppo sbiadito per i miei usi, peraltro Ghiandaia l'aveva recensito apprezzandolo molto,
quindi anche questo è un parere personale, non certo un "dislike" dell'inchiostro (non mi dispiace la doppia tonalità dello shading, ma rimane troppo pallido). Prova a cercare le altre recensioni di Ghiandaia, aveva provato diversi altri Manyo.

questo inchiostro l'ho visto spopolare su insta e personalmente non ne capisco l'hype

Normie ha scritto: ↑giovedì 2 novembre 2023, 17:02 questo inchiostro l'ho visto spopolare su insta e personalmente non ne capisco l'hype

Siamo in due...

Normie ha scritto: ↑giovedì 2 novembre 2023, 17:02 questo inchiostro l'ho visto spopolare su insta e personalmente non ne capisco l'hype

+ 1 riferito al "non ne capisco"

non ci sono inchiostri da maschio o femmina , ma questa è decisamente da femminæ

scherzi a parte , tutti i dualshader della sailor sono fantastici con la giusta carta , il giusto pennino e la giusta calligrafia

(la mia no di sicuro)

RisottoPensa ha scritto: ↑giovedì 2 novembre 2023, 18:39 non ci sono inchiostri da maschio o femmina , ma questa è decisamente da femminæ

scherzi a parte , tutti i dualshader della sailor sono fantastici con la giusta carta , il giusto pennino e la giusta calligrafia (la mia no di sicuro)

IMG_20231102_203817.png

E anche 10/10 di vista....

mastrogigino ha scritto: ↑giovedì 2 novembre 2023, 21:29 E anche 10/10 di vista....

hahah , e hai pure ragione

Troppo chiaro per i miei gusti…

Entro a gamba tesa con un "il mio legnamè per 30000 lire lo faceva meglio"...

Nel senso che da quello che posso vedere dalle foto, mi sembra paragonabile a moltissimi inchiostri blu ricchi di pigmento quando, finito il serbatoio, aggiungi un po' di acqua per vedere l'effetto che fa (vengo anch'io? no, tu no!).*
Nello specifico, mi ricorda un Parker.

* eh nulla, avevo il 45 giri da bambina, la citazione è un riflesso condizionato

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