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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Waterman 15S Mottled
- francoiacc
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- Località: Capitale del Regno delle Due Sicilie
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Waterman 15S Mottled
Waterman 15S (Safety pen) in ebanite Mottled Red prodotta tra il 1912, anno in cui venne dismesso il nottolino di estrazione filettato, e il 1917, anno in cui si introdusse il nuovo sistema di numerazione.
Le safety furono penne che riscossero poco successo in patria e, infatti, la 15S in particolare, la vediamo pubblicizzata maggiormente in Europa come la penna preferita dagli ufficiali dell’esercito, almeno stando alla testimonianza scritta di un colonnello inglese.
Ma veniamo alla penna, eccone le misure:
Lunghezza da chiusa-135mm
Lunghezza da aperta con pennino estratto-142mm
Lunghezza con cappuccio calzato-167mm
Diametro fusto-12,5mm
Peso senza inchiostro: 16,9gr
Si tratta quindi di una penna, per l’epoca, di dimensioni grandi che può essere difatti usata tranquillamente anche senza calzare il cappuccio.
Il cappuccio è un piccolo cilindro alto solo 34.5mm e si avvita sulla filettatura alla base del fusto a due principi. Calza sul fusto saldamente, anche senza la filettatura presente sulla precedente versione, e date le esigue dimensioni e peso non influisce assolutamente sul bilanciamento della penna. Su questo modello il cappuccio non ha clip e vi troviamo inciso per lungo:
Sulla sommità del fusto vi è il nottolino di ricarica con su inciso il modello, questo ruota nel fondello del sistema di espulsione del pennino di forma leggermente conica.
Il meccanismo di espulsione di questa penna usa una scanalatura diritta nel fusto, per cui il pennino esce seguendo una traiettoria lineare. Nelle precedenti versioni, vi era invece una scanalatura elicoidale per cui il pennino fuoriusciva ruotando.
Sul fusto vi è inciso:
Da notare che le incisioni su cappuccio e fusto non si allineano in nessuna delle due posizioni di invito del cappuccio, inoltre una è diretta verso l'alto e l'altra verso il basso.
Nella parte inferiore, il fusto in un tutt'uno, prende nuovamente la forma di un cilindro conico finendo sulla filettatura del cappuccio , che funziona anche da fermo per evitare che si finisca con le dita sul pennino. In ultimo, subito sotto la filettatura, troviamo un piccolo bordino di 3mm
Per ricaricare la penna bisogna rimuovere il cappuccio, con il pennino dentro al fusto, usando un contagocce, si riempie il fusto. Il cappuccio garantisce una tenuta stagna e il pennino non rischia di seccarsi essendo sempre immerso nell’inchiostro. Penna quindi sempre pronta alla scrittura!
Per usare la penna bisogna tenerla a punta all’insù, aprirla ed estrarre il pennino; ora si può iniziare a scrivere, il colletto del gruppo scrittura sigilla il fusto e l’inchiostro fluisce solo attraverso il pennino.
L’esemplare di cui sono venuto in possesso aveva il sughero che sigilla la parte posteriore che aveva purtroppo perso la tenuta. Senza perdermi d’animo, seguendo i consigli del wiki e di Nishimura, sono in breve tempo riuscito a sistemarla con un paio di o-ring ripristinando una perfetta tenuta.
Provata per intinzione la penna ha un tratto fine con un flusso misurato, evidentemente lo spoon feeder fa bene il suo lavoro dando l’apporto di inchiostro quando serve. Infatti facendo pressione flette ma senza perdere mai il flusso. Si tratta comunque di un pennino semiflex quindi la variazione di tratto non è eccessiva e va ricercata.
In conclusione la 15S è una penna di cui ho visto poco in giro per cui posso solo immaginare che non abbia riscosso grande successo; troppo grossa per il mercato europeo e poco ricercata in patria dove la Safety non hanno evidentemente attecchito. Che dire, non sanno cosa si son perso!
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Le safety furono penne che riscossero poco successo in patria e, infatti, la 15S in particolare, la vediamo pubblicizzata maggiormente in Europa come la penna preferita dagli ufficiali dell’esercito, almeno stando alla testimonianza scritta di un colonnello inglese.
Ma veniamo alla penna, eccone le misure:
Lunghezza da chiusa-135mm
Lunghezza da aperta con pennino estratto-142mm
Lunghezza con cappuccio calzato-167mm
Diametro fusto-12,5mm
Peso senza inchiostro: 16,9gr
Si tratta quindi di una penna, per l’epoca, di dimensioni grandi che può essere difatti usata tranquillamente anche senza calzare il cappuccio.
Il cappuccio è un piccolo cilindro alto solo 34.5mm e si avvita sulla filettatura alla base del fusto a due principi. Calza sul fusto saldamente, anche senza la filettatura presente sulla precedente versione, e date le esigue dimensioni e peso non influisce assolutamente sul bilanciamento della penna. Su questo modello il cappuccio non ha clip e vi troviamo inciso per lungo:
Sulla sommità del fusto vi è il nottolino di ricarica con su inciso il modello, questo ruota nel fondello del sistema di espulsione del pennino di forma leggermente conica.
Il meccanismo di espulsione di questa penna usa una scanalatura diritta nel fusto, per cui il pennino esce seguendo una traiettoria lineare. Nelle precedenti versioni, vi era invece una scanalatura elicoidale per cui il pennino fuoriusciva ruotando.
Sul fusto vi è inciso:
Da notare che le incisioni su cappuccio e fusto non si allineano in nessuna delle due posizioni di invito del cappuccio, inoltre una è diretta verso l'alto e l'altra verso il basso.
Nella parte inferiore, il fusto in un tutt'uno, prende nuovamente la forma di un cilindro conico finendo sulla filettatura del cappuccio , che funziona anche da fermo per evitare che si finisca con le dita sul pennino. In ultimo, subito sotto la filettatura, troviamo un piccolo bordino di 3mm
Per ricaricare la penna bisogna rimuovere il cappuccio, con il pennino dentro al fusto, usando un contagocce, si riempie il fusto. Il cappuccio garantisce una tenuta stagna e il pennino non rischia di seccarsi essendo sempre immerso nell’inchiostro. Penna quindi sempre pronta alla scrittura!
Per usare la penna bisogna tenerla a punta all’insù, aprirla ed estrarre il pennino; ora si può iniziare a scrivere, il colletto del gruppo scrittura sigilla il fusto e l’inchiostro fluisce solo attraverso il pennino.
L’esemplare di cui sono venuto in possesso aveva il sughero che sigilla la parte posteriore che aveva purtroppo perso la tenuta. Senza perdermi d’animo, seguendo i consigli del wiki e di Nishimura, sono in breve tempo riuscito a sistemarla con un paio di o-ring ripristinando una perfetta tenuta.
Provata per intinzione la penna ha un tratto fine con un flusso misurato, evidentemente lo spoon feeder fa bene il suo lavoro dando l’apporto di inchiostro quando serve. Infatti facendo pressione flette ma senza perdere mai il flusso. Si tratta comunque di un pennino semiflex quindi la variazione di tratto non è eccessiva e va ricercata.
In conclusione la 15S è una penna di cui ho visto poco in giro per cui posso solo immaginare che non abbia riscosso grande successo; troppo grossa per il mercato europeo e poco ricercata in patria dove la Safety non hanno evidentemente attecchito. Che dire, non sanno cosa si son perso!
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Waterman 15S Mottled
che robina è questa !
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bella penna, ti stai appassionando parecchio alle vecchie Waterman!
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Waterman 15S Mottled
Gran bel pezzo, Francesco, e ben presentato!
<Waterman's 15 Safety>
bensì sta ad indicare il prezzo al pubblico delle penne:
15s. = 15 scellini
E così, alla riga seguente riferendosi alle eyedropper, <10s. 6d.> significa <15 scellini e 6 pence>...
Mi sento in dovere, inoltre, di contestare risolutamente la possibilità anche teorica da te ventilata di scrivere con una safety senza calzarne il cappucci(n)o...
Giorgio

Attenzione che la sigla <15S> nella pubblicità (senza fonte) da te allegata <15s>. non significafrancoiacc ha scritto: ↑sabato 28 ottobre 2023, 21:24 ...
Le safety furono penne che riscossero poco successo in patria e, infatti, la 15S in particolare, la vediamo pubblicizzata maggiormente in Europa come la penna preferita dagli ufficiali dell’esercito, almeno stando alla testimonianza scritta di un colonnello inglese.
...
<Waterman's 15 Safety>
bensì sta ad indicare il prezzo al pubblico delle penne:
15s. = 15 scellini
E così, alla riga seguente riferendosi alle eyedropper, <10s. 6d.> significa <15 scellini e 6 pence>...
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Mi sento in dovere, inoltre, di contestare risolutamente la possibilità anche teorica da te ventilata di scrivere con una safety senza calzarne il cappucci(n)o...
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
Giorgio
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Una pennuccia insomma

Beh che dire, grazie, la penna è davvero bella, era lì al Pen Show di Napoli a strizzarmi l'occhio... giuro che ho provato a resistere... per oltre 3 secondi

Ciao Giorgio, grazie mille per i tuoi complimenti e, soprattutto, per aver chiarito il significato di 15s, il bello è che avevo capito perfettamente il significato di 10s 6d, ma avevo beatamente ignorato il fatto che 15s si riferisse al prezzo e non al modello di Safety in foto!Musicus ha scritto: ↑sabato 28 ottobre 2023, 21:48 Gran bel pezzo, Francesco, e ben presentato!![]()
Attenzione che la sigla <15S> nella pubblicità (senza fonte) da te allegata
W15SAdvert.jpg
<15s>. non significa
<Waterman's 15 Safety>
bensì sta ad indicare il prezzo al pubblico delle penne:
15s. = 15 scellini
E così, alla riga seguente riferendosi alle eyedropper, <10s. 6d.> significa <15 scellini e 6 pence>...![]()
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Però dai, hai resistito fino a 3 secondi!!! è stata durafrancoiacc ha scritto: ↑sabato 28 ottobre 2023, 21:59Beh che dire, grazie, la penna è davvero bella, era lì al Pen Show di Napoli a strizzarmi l'occhio... giuro che ho provato a resistere... per oltre 3 secondi![]()

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Ullallà! Che bella!! E complimenti per la citazione di Ungaretti!
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Mi sembrava particolarmente indicata visto il contesto storico in cui si inquadra questa penna. Grazie mille
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Ciao, Francesco.
Sempre molto interessanti che sta Wat in ebanite! Complimenti!
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Bella penna Francesco, molto importante, presentata con la tua solita godibilissima ed interessante decrizione!
Non ho mai capito bene se le versioni "mottled" (fiammate) della Waterman fossero un modello coevo o precedente alle versioni "Rippled" che credo abbiano avuto maggior fortuna (almeno sembra, visto la grande quantità di queste presente sul mercato, in confronto alle versioni mottled)
....Alla fine era forse sempre lo stesso tipo di materiale però con diversa lavorazione?
Comunque una lavorazione più estetica dell'ebanite che, da come ho capito, nelle intenzioni della Waterman doveva contrastare l'avvento del nuovo materiale infrangibile e colorato: la celluloide....

Non ho mai capito bene se le versioni "mottled" (fiammate) della Waterman fossero un modello coevo o precedente alle versioni "Rippled" che credo abbiano avuto maggior fortuna (almeno sembra, visto la grande quantità di queste presente sul mercato, in confronto alle versioni mottled)
....Alla fine era forse sempre lo stesso tipo di materiale però con diversa lavorazione?
Comunque una lavorazione più estetica dell'ebanite che, da come ho capito, nelle intenzioni della Waterman doveva contrastare l'avvento del nuovo materiale infrangibile e colorato: la celluloide....
- francoiacc
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Waterman 15S Mottled
Grazie mille Paolo, l'intenzione è sempre quella di trasmettere quanto più possibile nel modo più fruibile, al fine di avere altri contributi e, soprattutto, sollevare domande che arricchiscono l'argomento.
Anche io mi sono posto la tua domanda e credo di non sbagliare dicendo che le ebaniti nere sono state le prime ad essere prodotte. Tuttavia troviamo sul catalogo Waterman del 1902 già i modelli in ebanite Cardinal e Mottled, ben prima quindi degli anni '20, quando si inizierà di fare un uso più diffuso della celluloidi colorata per la produzione di penne stilografiche. In buona sostanza queste ebaniti nacquero per offrire un prodotto più interessante non per contrastare l'egemonia che avranno le celluloidi a partire dalla metà degli anni '20.
Anche io mi sono posto la tua domanda e credo di non sbagliare dicendo che le ebaniti nere sono state le prime ad essere prodotte. Tuttavia troviamo sul catalogo Waterman del 1902 già i modelli in ebanite Cardinal e Mottled, ben prima quindi degli anni '20, quando si inizierà di fare un uso più diffuso della celluloidi colorata per la produzione di penne stilografiche. In buona sostanza queste ebaniti nacquero per offrire un prodotto più interessante non per contrastare l'egemonia che avranno le celluloidi a partire dalla metà degli anni '20.
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Waterman 15S Mottled
Bella penna, bella presentazione e complimenti per aver sistemato la tenuta da solo
Io con la mia non me la sono sentita di provare a smontare!
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Silvia
If you have help, it becomes someone else’s garden
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La materia è in parte "oscura"
(i "concetti" sono anche chiari, ma le date bisogna cercarsele)...
Perciò, oltre a segnalare il nostro fondamentale WIKI
https://www.fountainpen.it/Mottled
https://www.fountainpen.it/Rippled
intervengo, spero costruttivamente (soprattutto per altri utenti interessati all'argomento)
, solo per evidenziare alcuni punti.
Riassumendo, ecco la mia ricostruzione (anch'essa passibile di correzioni
) della cronologia delle ebaniti Rosse&Nere della Waterman:
1.
MOTTLED [1]: dal 1892 almeno (fonte Catalogo PCA) fino al 1923, sulle eyedropper e sulle safety (dalla loro introduzione nel 1908), ma non sulle lever filler (dalla loro introduzione nel 1914).
La distribuzione dei colori "casuale" è quella della 15S presentata da Francesco.
2.
MOTTLED [2]: dal 1923 (al 1926, sulle safety e le lever filler ma non più sulle eyedropper), in coincidenza con il lancio dell'ebanite Rossa (RHR) "Cardinal" sulle lever filler (5x): questa colorazione è chiamata Mottled dalla Casa ma WOODGRAIN dai Collezionisti perché, a differenza delle chiazze di colore informi precedenti, mostra una direzionalità che ricorda le "venature del legno" (fiammatura). Fonte Richard Binder
3.
RIPPLED: dal 1926 (fino alla seconda metà degli anni Trenta), come avevo esposto in una recensione natalizia che probabilmente vi eravate persi
viewtopic.php?t=29069
in quest'ultima ebanite "a onde orientate" il materiale imita non più il legno bensì la leggera increspatura delle "onde del mare", mediante l’alternanza dei due colori nero e rosso, e da ciò trae la sua denominazione commerciale; così la pubblicità del 1926 letteralmente: «somigliante nel disegno ai segni lasciati dalle onde sulla riva del mare». Fonte Richard Binder
Giorgio

Perciò, oltre a segnalare il nostro fondamentale WIKI
https://www.fountainpen.it/Mottled
https://www.fountainpen.it/Rippled
intervengo, spero costruttivamente (soprattutto per altri utenti interessati all'argomento)
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Tribbo ha scritto: ↑domenica 29 ottobre 2023, 11:48 Bella penna Francesco, molto importante, presentata con la tua solita godibilissima ed interessante decrizione!
Non ho mai capito bene se le versioni "mottled" (fiammate) ["mottled" significa variegato, chiazzato, maculato. "Fiammato" si può riferire solo al "secondo tipo" di "mottled", come scrivo in chiusura di intervento.] della Waterman fossero un modello coevo o precedente alle versioni "Rippled" [In realtà ci sono ben 30 anni di distanza sulla prima introduzione dei materiali] che credo abbiano avuto maggior fortuna (almeno sembra, visto la grande quantità di queste presente sul mercato, in confronto alle versioni mottled)
....Alla fine era forse sempre lo stesso tipo di materiale però con diversa lavorazione? [Probabilmente cambiò la tonalità di "rosso" attorno al 1907 in concomitanza con l'introduzione delle prime eyedropper in rosso Cardinal, e forse anche dopo]
Comunque una lavorazione più estetica dell'ebanite che, da come ho capito, nelle intenzioni della Waterman doveva contrastare l'avvento del nuovo materiale infrangibile e colorato: la celluloide....
[Questo vale solo per l'ebanite RIPPLE (rossa&nera e poi anche negli altri 3 abbinamenti originali Blu-green, Olive e Rose Ripple)].
francoiacc ha scritto: ↑domenica 29 ottobre 2023, 12:32 Grazie mille Paolo, l'intenzione è sempre quella di trasmettere quanto più possibile nel modo più fruibile, al fine di avere altri contributi e, soprattutto, sollevare domande che arricchiscono l'argomento.
Anche io mi sono posto la tua domanda e credo di non sbagliare dicendo che le ebaniti nere sono state le prime ad essere prodotte. Tuttavia troviamo sul catalogo Waterman del 1902 già i modelli in ebanite Cardinal e Mottled [Attenzione: i modelli in ebanite mottled erano già in vendita almeno un decennio prima, nel 1892. E il rosso/arancio Cardinal, invece, non comparve sulle eyedropper che nel 1907, poi fu la volta delle safety nel 1909 e infine sulle lever filler nel 1923], ben prima quindi degli anni '20, quando si inizierà di fare un uso più diffuso della celluloidi colorata per la produzione di penne stilografiche. In buona sostanza queste ebaniti nacquero per offrire un prodotto più interessante non per contrastare l'egemonia che avranno le celluloidi a partire dalla metà degli anni '20.
Riassumendo, ecco la mia ricostruzione (anch'essa passibile di correzioni

1.
MOTTLED [1]: dal 1892 almeno (fonte Catalogo PCA) fino al 1923, sulle eyedropper e sulle safety (dalla loro introduzione nel 1908), ma non sulle lever filler (dalla loro introduzione nel 1914).
La distribuzione dei colori "casuale" è quella della 15S presentata da Francesco.
2.
MOTTLED [2]: dal 1923 (al 1926, sulle safety e le lever filler ma non più sulle eyedropper), in coincidenza con il lancio dell'ebanite Rossa (RHR) "Cardinal" sulle lever filler (5x): questa colorazione è chiamata Mottled dalla Casa ma WOODGRAIN dai Collezionisti perché, a differenza delle chiazze di colore informi precedenti, mostra una direzionalità che ricorda le "venature del legno" (fiammatura). Fonte Richard Binder
3.
RIPPLED: dal 1926 (fino alla seconda metà degli anni Trenta), come avevo esposto in una recensione natalizia che probabilmente vi eravate persi

viewtopic.php?t=29069
in quest'ultima ebanite "a onde orientate" il materiale imita non più il legno bensì la leggera increspatura delle "onde del mare", mediante l’alternanza dei due colori nero e rosso, e da ciò trae la sua denominazione commerciale; così la pubblicità del 1926 letteralmente: «somigliante nel disegno ai segni lasciati dalle onde sulla riva del mare». Fonte Richard Binder

Giorgio