Montblanc del 1920-30 (un caro regalo di quasi 50 anni or sono)
Inviato: mercoledì 27 settembre 2023, 17:09
Non sono un collezionista. Ma un disinteressato appassionato di cose del passato, e tra queste anche di penne stilografiche che ho raccolto e conservato da ragazzino quando gli altri le buttavano.
Tra i miei pezzi uno eccezionale (come ho scoperto di recente!) dovuto ad un regalo del proprietario della mia stanza in affitto quando frequentavo (anno 1977) l'università. Era un "vecchietto" di 86 anni, che più che al canone era interessato ad una compagnia perché gli dava sicurezza visto che viveva da solo e non aveva parenti stretti (mai visto uno!). Nel lasciare l'alloggio Paolo (questo era il suo nome) era molto angustiato e preoccupato anche perché io lo aiutavo in mille servizi (dal fare la spesa e portarla al quarto piano ...senza ascensore, alla manutenzione della casa, burocrazia ecc.).
Al commiato si presentò con un regalo: una scatola di sigari in legno di noce che all'interno però conteneva una penna stilografica che mi disse di dover usare, augurandomi una buona futura carriera di avvocato.
Gradii molto e ringraziai commosso.
La penna non l'ho mai usata e l'ho aggiunta alle altre e l’ho conservata con grande affetto (riempendo la scatola di sigari con tutte le altre che già possedevo).
Ho poi fatto caso che si trattava di una Montblanc e per di più di oro massiccio.
Tanti anni fa, sapendo di un raduno FountainPen presso un Hotel di Bologna mi sono avventurato tra i collezionisti ai quali ho chiesto una valutazione.
Mi sono così imbattuto in due di un banchetto (“G.OD & Son Collectore & Restorers” era il loro biglietto da visita) che ho notato che sgranavano gli occhi, ma “stranamente” mi dissero che la penna poteva valere solo “una milionata” (c’erano ancora le vecchie lire) e che loro ritenevano invece specialmente apprezzabile la scatola di sigari “veramente graziosa”.
Intanto si era formato un capannello ed in molti vollero vederla e mi chiedevano se volevo venderla.
Ma era un ricordo (e sinceramente ero anche un po' sulle mie perché una scatola di sigari non può fare ombra ad una Motblanc vintage in oro, lo capisce anche un profano come me!)
Usciti dal raduno e quando ero già per strada fui raggiunto da un espositore, del quale ricorso ancora il nome (ing. Giovanni Scrivere) e conservo il biglietto da visita, che mi disse di non ascoltare quello che mi era stato detto e se mai un giorno avessi deciso di vendere la penna avrebbe gradito di essere contattato per primo.
Dopo tanti anni ho riaperto la scatola di sigari, mi sono tornate alla mente le parole dell’ing. Giovanni Scrivere (che non è più rintracciabile) ed ho fatto delle ricerche su internet riguardo alla Montblanc.
Con mia grande sorpresa ho visto che una casa d’aste (https://www.invaluable.com/auction-lot/ ... f1142fd859) ha battuto la vendita di una gemella della mia penna per un valore di 20-30 mila euro.
Non ho parole!
Ho scelto di condividere questa storia perché se qualcuno ha maggiori informazioni sulla penna sarebbero da me molto gradite.
Tra i miei pezzi uno eccezionale (come ho scoperto di recente!) dovuto ad un regalo del proprietario della mia stanza in affitto quando frequentavo (anno 1977) l'università. Era un "vecchietto" di 86 anni, che più che al canone era interessato ad una compagnia perché gli dava sicurezza visto che viveva da solo e non aveva parenti stretti (mai visto uno!). Nel lasciare l'alloggio Paolo (questo era il suo nome) era molto angustiato e preoccupato anche perché io lo aiutavo in mille servizi (dal fare la spesa e portarla al quarto piano ...senza ascensore, alla manutenzione della casa, burocrazia ecc.).
Al commiato si presentò con un regalo: una scatola di sigari in legno di noce che all'interno però conteneva una penna stilografica che mi disse di dover usare, augurandomi una buona futura carriera di avvocato.
Gradii molto e ringraziai commosso.
La penna non l'ho mai usata e l'ho aggiunta alle altre e l’ho conservata con grande affetto (riempendo la scatola di sigari con tutte le altre che già possedevo).
Ho poi fatto caso che si trattava di una Montblanc e per di più di oro massiccio.
Tanti anni fa, sapendo di un raduno FountainPen presso un Hotel di Bologna mi sono avventurato tra i collezionisti ai quali ho chiesto una valutazione.
Mi sono così imbattuto in due di un banchetto (“G.OD & Son Collectore & Restorers” era il loro biglietto da visita) che ho notato che sgranavano gli occhi, ma “stranamente” mi dissero che la penna poteva valere solo “una milionata” (c’erano ancora le vecchie lire) e che loro ritenevano invece specialmente apprezzabile la scatola di sigari “veramente graziosa”.
Intanto si era formato un capannello ed in molti vollero vederla e mi chiedevano se volevo venderla.
Ma era un ricordo (e sinceramente ero anche un po' sulle mie perché una scatola di sigari non può fare ombra ad una Motblanc vintage in oro, lo capisce anche un profano come me!)
Usciti dal raduno e quando ero già per strada fui raggiunto da un espositore, del quale ricorso ancora il nome (ing. Giovanni Scrivere) e conservo il biglietto da visita, che mi disse di non ascoltare quello che mi era stato detto e se mai un giorno avessi deciso di vendere la penna avrebbe gradito di essere contattato per primo.
Dopo tanti anni ho riaperto la scatola di sigari, mi sono tornate alla mente le parole dell’ing. Giovanni Scrivere (che non è più rintracciabile) ed ho fatto delle ricerche su internet riguardo alla Montblanc.
Con mia grande sorpresa ho visto che una casa d’aste (https://www.invaluable.com/auction-lot/ ... f1142fd859) ha battuto la vendita di una gemella della mia penna per un valore di 20-30 mila euro.
Non ho parole!
Ho scelto di condividere questa storia perché se qualcuno ha maggiori informazioni sulla penna sarebbero da me molto gradite.