Saluto e mi presento!
Inviato: lunedì 4 settembre 2023, 15:13
Buongiorno a tutti,
il mio nome è Francesco ed è un piacere presentarmi a Voi oggi.
Il mio caro Papà ha (ancora oggi) una bellissima calligrafia: e mi ha sempre "incoraggiato" fino dalle scuole elementari, a esercitarla a mia volta (con risultati altalenanti, direi). Sopra tutto, ha sempre sostenuto (un po' dogmaticamente) che «per scrivere bene, ci vuole la stilografica»!
Perciò, le penne stilografiche, rigorosamente Parker (ma anche qualche Pelikan "scolastica" e qualche Sheaffer di contrabbando), non sono mai mancate, in casa.
La mia cara Mamma regalò a Papà una Parker '45 (io l'ho sempre chiamata "calibro .45") con la quale lui le scrisse innumerevoli lettere.
Quella "calibro .45" la custodisco io da diversi anni: a Papà ho regalato una Parker 51 nuova fiammante e una Kaweco Liliput che sono contento di sapere porta sempre con sé (come io porto la mia Sport sempre in tasca).
Gli studi universitari e ancor più gli inizi della professione, mi permettevano solo una scrittura frettolosa, a «zampa di gallina intinta nell'inchiostro» e consentivano solo l'uso della penna a sfera: la più economica, possibilmente. Insomma: la stilografica (e quindi, la bella grafia) era… "troppo", non c'era tempo per la stilografica. Né in aula, né in udienza e men che mano "a studio".
La passione per le penne stilografiche "mi colpì" nel Gennaio del 2017, allorquando mi trovai ad affrontare la "circostanza" di dover scrivere per lunghe ore e finalmente senza fretta, in fatti riscoprendone il piacere: ebbi così modo di cominciare a conoscere il valore di una penna ben bilanciata da impugnare (senza calcare com'ero invece uso fare con la sfera), di un pennino scorrevole e sufficientemente "paziente" da perdonare gli errori dovuti a un lungo inutilizzo… (devo dire però che la memoria muscolare è portentosa!)… insomma: fu un nuovo amore, ma sbocciato una seconda volta!
Da quel Gennaio, ho ripreso con grande soddisfazione a usare (quasi esclusivamente) penne stilografiche; alcune economiche, altre più costose: tutte scelte con cura e (per quanto possibile) provate prima dell'acquisto.
Alle volte, catturato dallo strumento in sé, me ne sfuggono le particolarità (tecniche), mi accade la stessa cosa con gli orologi da polso… anche, alle volte, per mera pigrizia (riuscirò a trovare un poster con l'esploso di una stilografica, per impararne a memoria le minuzie?), ma scrivere (un biglietto, una lettera) è tanto un momento che si dedica agli altri, quanto lo si dedica a sé: è anche la penna stilografica a renderlo tale, a imprimere "quel momento" nella memoria.
Anche per imparare meglio e di più e per confrontarmi con chi nutre e coltiva la stessa passione, ho deciso di chiedere l'iscrizione a questo, piccolo, ma preziosissimo forum di appassionati.
Grazie a tutti per il Vostro tempo e per la Vostra considerazione: Vi auguro un bellissimo proseguimento di giornata.
Francesco "Tex"
il mio nome è Francesco ed è un piacere presentarmi a Voi oggi.
Il mio caro Papà ha (ancora oggi) una bellissima calligrafia: e mi ha sempre "incoraggiato" fino dalle scuole elementari, a esercitarla a mia volta (con risultati altalenanti, direi). Sopra tutto, ha sempre sostenuto (un po' dogmaticamente) che «per scrivere bene, ci vuole la stilografica»!
Perciò, le penne stilografiche, rigorosamente Parker (ma anche qualche Pelikan "scolastica" e qualche Sheaffer di contrabbando), non sono mai mancate, in casa.
La mia cara Mamma regalò a Papà una Parker '45 (io l'ho sempre chiamata "calibro .45") con la quale lui le scrisse innumerevoli lettere.
Quella "calibro .45" la custodisco io da diversi anni: a Papà ho regalato una Parker 51 nuova fiammante e una Kaweco Liliput che sono contento di sapere porta sempre con sé (come io porto la mia Sport sempre in tasca).
Gli studi universitari e ancor più gli inizi della professione, mi permettevano solo una scrittura frettolosa, a «zampa di gallina intinta nell'inchiostro» e consentivano solo l'uso della penna a sfera: la più economica, possibilmente. Insomma: la stilografica (e quindi, la bella grafia) era… "troppo", non c'era tempo per la stilografica. Né in aula, né in udienza e men che mano "a studio".
La passione per le penne stilografiche "mi colpì" nel Gennaio del 2017, allorquando mi trovai ad affrontare la "circostanza" di dover scrivere per lunghe ore e finalmente senza fretta, in fatti riscoprendone il piacere: ebbi così modo di cominciare a conoscere il valore di una penna ben bilanciata da impugnare (senza calcare com'ero invece uso fare con la sfera), di un pennino scorrevole e sufficientemente "paziente" da perdonare gli errori dovuti a un lungo inutilizzo… (devo dire però che la memoria muscolare è portentosa!)… insomma: fu un nuovo amore, ma sbocciato una seconda volta!
Da quel Gennaio, ho ripreso con grande soddisfazione a usare (quasi esclusivamente) penne stilografiche; alcune economiche, altre più costose: tutte scelte con cura e (per quanto possibile) provate prima dell'acquisto.
Alle volte, catturato dallo strumento in sé, me ne sfuggono le particolarità (tecniche), mi accade la stessa cosa con gli orologi da polso… anche, alle volte, per mera pigrizia (riuscirò a trovare un poster con l'esploso di una stilografica, per impararne a memoria le minuzie?), ma scrivere (un biglietto, una lettera) è tanto un momento che si dedica agli altri, quanto lo si dedica a sé: è anche la penna stilografica a renderlo tale, a imprimere "quel momento" nella memoria.
Anche per imparare meglio e di più e per confrontarmi con chi nutre e coltiva la stessa passione, ho deciso di chiedere l'iscrizione a questo, piccolo, ma preziosissimo forum di appassionati.
Grazie a tutti per il Vostro tempo e per la Vostra considerazione: Vi auguro un bellissimo proseguimento di giornata.
Francesco "Tex"
