FountainPen.it Forum

Giovedì mattina,ore 11,00:dopo aver bussato,entra in ambulatorio il rappresentante di una Casa farmaceutica.
Dopo avermi presentato i nuovi prodotti,mi fa dono (cosa oggi estremamente rara,dati i tempi) di una penna biro pubblicitaria.La guardo a malapena,con malcelato disinteresse,senza neppure provarla.Mi accorgo che oltre ad essere brutta reca sul fusto in inglese che è prodotta con materiali ecologici.C'è anche il classico triangolo con le freccette che qualifica tali prodotti come ecologici.Per ultima,una bella scritta "Made in P.R.C.".A parte molti dubbi da parte mia che un oggetto prodotto in Cina possa essere ecologico,ciò può spiegare come gran parte dei colleghi e molte altre persone considerino ormai la penna come un oggetto usa e getta.
Ecco perchè si giunge facilmente a perderle o a dimenticarle.E' una riflessione che mi è venuta spontanea.
Arrivata l'ora di chiusura,lascio la penna sulla scrivania,per vedere se qualcuno se la prenderà,magari il collega vandalo.Fosse la mia amata ERO,avrei la certezza totale di non ritrovarla...
Un cordiale saluto a tutti

Proprio qualche giorno fa il mio collega, osservandomi mentre scrivevo con una Lamy Safari, mi faceva notare come è dai tempi dell'università (più o meno una ventina d'anni) che non compra una penna, ma si limita ad usare biro e matite pubblicitarie che gli capitano a tiro.

Nell'azienda in cui lavoro la penna per eccellenza è la Bic Crystal. Quindi ogni oggetto scrivente di diversa natura desta curiosità (e brama). Di penne pubblicitarie invece ne girano davvero poche (colpa della crisi): ecco quindi che molti miei colleghi "rubano" (metto le virgolette perché lo fanno in mia presenza, e con il mio permesso) dal mio portapenne ogni penna biro diversa dalla Bic succitata, pensando che scriva meglio. E le conservano gelosamente: guai a chi gliele tocca!

Le mie stilo invece possono dormire sonni tranquilli: si mostrano tutti intimoriti da quelle che secondo loro "sembrano" penne, e schifati dalla mia Safari (che, come si sarà capito, secondo loro non "sembra" una penna). Comunque non le toccano, neanche per provare.

Devo procurarmi qualche reform, e fare qualche esperimento. Dovessi trovare qualche altro adepto ...

Nella società' in cui lavoro, i colleghi non bramano per le mie penne, si limitano a guardarle con un aria di snobismo del classico intellettuale finto povero...le considerano frivole, anche un po' un inutile lusso, un po' come per gli orologi di fascia alta. Poi si buttano le borse Vuitton, le pellicce..e altre cavolate per me...

G P M P ha scritto:Nell'azienda in cui lavoro la penna per eccellenza è la Bic Crystal. ...

...che secondo me resta imbattibile tra le biro economiche. Difficile trovare qualcosa che scriva meglio per meno di un Euro.

Phormula ha scritto:

G P M P ha scritto:Nell'azienda in cui lavoro la penna per eccellenza è la Bic Crystal. ...

...che secondo me resta imbattibile tra le biro economiche. Difficile trovare qualcosa che scriva meglio per meno di un Euro.

Concordo;ed è l'unica che è possibile usare in ambienti "pericolosi",dove la stilo correrebbe dei rischi.

Secondo me, la disaffezione per le penne stilografiche è conseguenza semplicemente del fatto che la gente oggi scrive ormai pochissimo. E quindi è ovvio che se proprio si devono scrivere due righe sulla carta, o una firma, una volta al mese, non si compra certo una stilo nè altri strumenti di scrittura "complicati" o raffinati.
Oggigiorno si usa soltanto il computer, il tablet, il cellulare. Non si scrivono più lettere. Si usano mail, sms, facebook e twitter, per comunicare.
Se mia figlia (14enne) mi chiede "papà, che regalo vuoi per il tuo compleanno?" e io le rispondo "mi basta che tu mi scriva un bigliettino...", mi sento rispondere "ti va bene una mail ?".
Io vado al supermercato con la lista della spesa scritta su un foglietto con una stilo da battaglia che tengo in cucina (una Sheaffer Nononsense), ma, quando sono lì, vedo un sacco di gente tra gli scaffali che consulta l'i-phone su cui ha segnato gli acquisti da fare.
Ho quarantanove anni, me ne danno tutti quindici di meno, ma poi mi sento dire che sono un dinosauro.
Beh, sono contento di esserlo. E di continuare a rifiutarmi di iscrivermi su Facebook.

Be io la silo la uso e sapete cosa faccio se la presto a un cliente per firmare qualcosa?? tengo il cappuccio così me la ridanno per forza::::

Ma le penne sono anche diventate, insieme a tanti altri oggetti di uso quotidiano, oggetti di consumo, si segue sempre di più la politica del prendi e butta via, un tempo certe cose ti duravano una vita non solo per necessità materiale ma anche per qualità eccelsa, ad esempio mio padre per sbarbarsi utilizza da anni sempre lo stesso "rasoio da barbiere" basta affilarlo ogni tanto ed è certo che non vi abbandonerà mai, così una stilografica si cambia cartuccia e scrive, vi immaginate a voler affilare un rasoio bic o a ricaricare una bic ballpoint???

A Dabbene ha scritto:Be io la silo la uso e sapete cosa faccio se la presto a un cliente per firmare qualcosa?? tengo il cappuccio così me la ridanno per forza::::

Questa può essere una soluzione utile per non vedere sparire la penna.

A Dabbene ha scritto:Be io la silo la uso e sapete cosa faccio se la presto a un cliente per firmare qualcosa?? tengo il cappuccio così me la ridanno per forza::::

Geniale !

A Dabbene ha scritto:Be io la silo la uso e sapete cosa faccio se la presto a un cliente per firmare qualcosa?? tengo il cappuccio così me la ridanno per forza::::

Sei troppo aUanti!

Andrea_R ha scritto: ......................................
"rasoio da barbiere" basta affilarlo ogni tanto ed è certo che non vi abbandonerà mai, così una stilografica si cambia cartuccia e scrive, vi immaginate a voler affilare un rasoio bic o a ricaricare una bic ballpoint???

Se la prendi a stantuffo somigliertà di più al rasoio di tuo padre, non sostituisci niente, neanche la cartuccia. .