FountainPen.it Forum

Per caso acquistai un set di Parker Sonnet, volli approfondire l'argomento e mi iscrissi a questo forum. Presto la Sonnet abbandonò le mie mani per essere sostituita da una Pelikan vintage e da un' Aurora Ipsilon de luxe, poi giù nel precipizio.

Voi avete memoria dei primi passi ?

Quando ho appena cercato informazioni sulle stilografiche e la scelta tra Lamy e una Pilot Metropolitan ( introvabile qui perché non "esiste" ) , ho comprato una Lamy Al-star e poi una safari.

Purtroppo l'impugnatura era al limite dello scomodo per me e li ho dati via.
Penso che la Lamy cp1 sia la reale penna con cui ho iniziato la mia passione, da quella penna in poi ho fatto acquisti più seri.

La mia passione risale a circa 50 anni fa con una Pelikan Pelikano antimacchia. Più recentenente la mia passione è ripresa sempre con una Pelikan, ma una M400

Maruska ha scritto: ↑giovedì 24 agosto 2023, 21:21 La mia passione risale a circa 50 anni fa con una Pelikan Pelikano antimacchia. Più recentenente la mia passione è ripresa sempre con una Pelikan, ma una M400

Una delle prime penne costose che ho acquistato è stata propri la M400

La mia primissima fu una Aurora Ipsilon in seconda liceo.

La mia passione è iniziata col ritrovamento, sistemando casa, di una penna da cartoleria/tabacchino: una Niji rossa screziata. La ho pulita, comprato un pacco di cartucce Pelikan 4001 Brilliant Black... ed è iniziata la magia. La prima stilografica che ho comprato, consapevole di cosa fosse, è stata una Pilot MR Retro Pop. Ed eccomi qui, signor giudice, qualche anno dopo

Nel 66 con una Pelikan 120 che tuttora conservo e qualche volta uso

Per me con le tanto vituperate, insultate, denigrate e perculate Gingiao
In particolare un pacchetto di 6 jinhao 992 comprese di converter al folle prezzo di 10€ spedite.

Dopo qualche mese nei quali un paio di esse, come da buona tradizione, si sono autodistrutte, mi è venuta voglia di qualcosa di più e ho comprato una Jinhao 159 (si quella in plutonio impoverito) e una fake anonima della TWSBI eco.

Poi ho trovato una PaperMate Dynasty in un mercatino, l'ho comprata e ho scoperto che quando ti capita in mano una penna "seria" fai un salto sulla sedia, è come passare da una Twingo usata ad una BMW serie 3.... e da lì cominci a scendere i gradini verso la perdizione (spoiler: dopo il secondo gradino scivoli e non ti fermi più )

Auretta Lusso, regalo per la cresima.
Abbandonata per qualche anno e poi ripresa all' inizio delle superiori.

Vi racconto una storia di amore e odio, anzi odio e poi, molti anni dopo, amore (ma un po' di odio rimane...): Aurora 98.

Regalo per la cresima; grossa curiosità (le stilo erano già fuorimoda), molto entusiasmo, molti problemi, tanta frustrazione. Abbandono in un cassetto.

Cresciuta, il compagno di vita usava le VPen.
Io volevo regalargli qualcosa di non usa e getta e... ho scoperto questo forum! (In lettura, mi sono iscritta moooolto dopo.)
Così gli ho regalato una MR e ho scoperto che le stilo non sono tutte signorine tu mi stufi.

Mi son detta: "e io?"
Ma l'esperienza con la 98 aveva alimentato la diffidenza: per andarci cauta, e come Mastrogigino, mi sono procurata quattro Jinhao, che mi hanno riconciliato con questo mondo.
E sono andata a recuperare la mia signorina tu mi stufi dal cassetto.

[Poi le ho rotto il pennino, ne ho cercato uno nuovo, non l'ho trovato subito ma per motivi a me francamente sconosciuti mi sono invece ritrovata nella cassetta delle lettere tutta una serie di penne vintage. Mi sono quindi iscritta a questo forum confidando nella potenza disintossicatrice della comunità. "Li mortacci"]

Non so se si possa parlare di passione, ma da piccolo fino alla quinta/sesta elementare ero obbligato ad usare la matita per le lezioni e i compiti. L'uso della stilografica fu per me una vera liberazione e non guardai mai più indietro. La scuola forniva le stilografiche quindi non è che ci fosse scelta, era sheaffer o sheaffer. Insomma sheaffer scolastiche in plastica con pennino m in acciaio. E da quel momento ho sempre scritto con stilografiche.

In teoria nel 1955 regalo di battesimo una bella Columbus laminata (restaurata 2/3 anni fa dal noto riparatore fiorentino e trovato il suo pennino originale 14K 152). Nella pratica, tutto è ricominciato a metà degli anni '80 con una Man 200 burgundy. Saluti.

Il mio primo, incerto passo in questo mondo fu una TWSBI Eco...
Galeotta fu la penna e chi la vendette, da quel giorno piu' biro non toccai.

Ciao,

a metà degli anni '70 con la pubblicità (su Panorama mi sembra) di una stilografica Nazareno Gabrieli in lacca di cina .... mai acquistata però la fiamma ormai era accesa.

41 anni fa acquistai una penna gialla e bianca a cartucce, dal negozio che oltre ad essere una storica tipografia aveva anche qualche articolo in vendita per la scrittura; ricordo ancora la porticina dopo i due gradini da scendere, la vetrinetta su ambo i lati, larga al massimo 40 cm, il banco, anch’esso piccolo, sulla destra, con dietro le mensoline di legno. Anche il titolare, il Sig. Spazzini, era una persona minuta. Con la mia prima pennina ho consumato parecchie cartucce di Pelikan Royal Blue. Avevo 8 anni. Poi mio padre mi ha regalato la M150 verde e nera col cofanetto… e vai ancora di Royal Blue!
Anni dopo ho comprato una Aurora Ypsilon e scoperto con stupore che la Visconti faceva tanti colori di inchiostro!!
Da lì in poi non ho più smesso, bene o male. Dopo un periodo di stasi, la passione è ripresa (da qui la vera tragedia per il portafogli) con la Sailor Pro Gear Slim presa nel 2018