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Quando si usano inchiostri molto scuri o "appiccicosi", questi inchiostri offuscano completamente la finestra di vista per l'inchiostro residuo.
Con un inchiostro viola , senza torcia è impossibile sapere quanto inchiostro rimane.

Considerando che gli inchiostri scuri sono sicuramente più usati di quelli chiari, ha veramente senso preferire una penna con finestra d'inchiostro a una senza?

Esteticamente parlando , a penna chiusa dovrebbero essere uguali e a penna aperta non cambia più di tanto.
Poi è possibile che queste finestre siano punti meno resistenti della penna?

A Parità di prezzo quale prendereste?
E se quella a finestra costasse un 20% in più?

personalmente, se è una finestrella inutile come quella della lamy 2000, potrei tranquillamente farne a meno e infatti penso che in futuro prenderò la 2000 in acciaio (che non ha la finestrella)

le mie preferite sono le resine traslucide che hanno alcune pelikan, oppure penne con una resina colorata opaca alternata a quella demonstrator come la Visconti HS blue lagoon (fuori budget)

Ho poche penne a stantuffo, una trasparente e le altre sono Pelikan con la finestrella.
Non mi è mai capitato un inchiostro così fetente da impedirmi di vedere il livello all'Interno guardando controluce verso il lampadario/luce della scrivania/finestra della stanza, magari con gli inchiostri più saturi devo aspettare uno o due secondi che la plastica si schiarisca a sufficienza.

Di contro ho alcune penne vintage a levetta/touchdown et simili che non fanno la possibilità di leggere il livello di inchiostro rimasto e sono piuttosto scomode dal punto di vista dell'usabilità, costringendomi ad avere sempre un'altra penna carica "di backup" al seguito (ovviamente a cartuccia o pistone con finestra).

Quindi per me finestra si, assolutamente.

Se costasse il 20% in più dello stesso modello senza finestrella non la compro, ne con ne senza. Per me è come se mi vendessero un'auto dove l' "indicatore carburante " fosse un optional a pagamento, che se la tengano.

È molto comoda, anch’io non ho mai avuto particolari difficoltà a verificare il livello con inchiostro scuri..due secondi in controluce ed è fatta. Poi l’estetica vuole la sua parte per come la vedo io, trovo bellissime le finestrelle delle 149, brutte quelle delle nuove Leonardo, bellissima la soluzione della semitrasparenza del fusto (tra le moderne), ma non le dimostrator.
Senza finestrella, solo converter o cartuccia non riuscirei nelle “pistone”.

Dalla seconda ricarica si sporcano e poi divento matto per pulirle perché sono fatto così.
Quando ancora ignoravo certe meccaniche ho provato a smontare il gruppo scrittura di una 149 presa da un paio di mesi … lo faccio con la 88 big e con la M800, che ci vorrà mai? Un mese e 100€ dopo è tornata da Amburgo.
Da quella volta sono cambiate due cose: lascio le finestre sporche e compero penne a cartuccia.

geko ha scritto: ↑sabato 19 agosto 2023, 11:57 Dalla seconda ricarica si sporcano e poi divento matto per pulirle perché sono fatto così.
Quando ancora ignoravo certe meccaniche ho provato a smontare il gruppo scrittura di una 149 presa da un paio di mesi … lo faccio con la 88 big e con la M800, che ci vorrà mai? Un mese e 100€ dopo è tornata da Amburgo.
Da quella volta sono cambiate due cose: lascio le finestre sporche e compero penne a cartuccia.

Svuota la penna, risciaqua il pennino in un bicchiere d'acqua, magari la lasci a bagno per un po', infine riempila d'acqua pulita. Come pulizia basta così, almeno per me.

La finestrella mi è molto utile, ma non indispensabile.

Ah le belle domande metafisiche.
Io preferisco o la finestrella oppure il fusto semi trasparente per verificare il livello d'inchiostro.

Invece trovo totalmente stupida la soluzione di Aurora che usa una finestrella trasparente per controllare il livello d'inchiostro ma aggiunge anche la riserva magica che è inutile e ridondante e non fa che rendere la penna più fragile.

Geko dice bene, le compera a cartuccia e/o lascia le finestrelle sporche. In effetti con le penne a cartuccia il livello non lo vedi se non aprendola, stesso discorso per quelle a levetta, pulsante di fondo. Ergo non mi sono mai posto il problema per la fine dell'inchiostro avendo sempre preferito penne 'vintage' alle moderne. Come informatico conosco il concetto di backup per cui mi porto sempre dietro due penne, non si sa mai. A dire il vero e' l'unico backup che pratico

Se uno ha bisogno di sapere sempre quanto inchiostro c'è, la soluzione migliore è il converter? (con o senza finestrella)

Il pistone è una tecnologia molto godevole, ma a mio gusto troppo teutonica: ingegneristicamente ottima ma un po' troppo complicata per il risultato che vuole ottenere.

E' vero che quanto a "complicazione affari semplici" anche le grandi marche USA negli anni d'oro non scherzavano, ma avevano meno parti in movimento a mio personalissimo avviso.

(edit: lo snorkel Sheaffer è oggettivamente più complicato, ma forse a rafforzare la mia precedente osservazione, lo snorkel è stato inventato in proprio in Germania...per gli U-Boot )

Nella mia prima VW Passat non c'era la spia della riserva, un'ansia che non vi dico, ben venga la "finestrella" perché le penne senza mi danno lo stesso stato d'animo pur non essendo grave rimanere senza inchiostro piuttosto che senza benzina. Ho una Omas Ogiva Extra Ogiva che, benché abbia un bel pennino, non uso mai per via di questo fatto. La riserva magica dell'Aurora non rende la penna più fragile di quello che è, sfrutta solamente la goccia di inchiostro che rimane per via del perforatore. Il pennino della 88 Big, della Optima e della Talentum è lo stesso, il perforatore serve solo nella Talentum perché è l'unica delle tre che funziona con la cartuccia, inoltre serve per il collaudo finale dei pennini, usando una cartuccia, prima del montaggio su una penna.

Sulla riserva magica della aurora ti sbagli. La penna è più fragile perché per attivare la riserva occorre far scorrere il pistone finché tocca il tubo interno. Questo significa che devi scrivere con il pistone svitato (come se ti preparassi a caricare la penna in un calamaio.).E questa è oggettivamente una configurazione fragile. Se il blindcap della penna urta qualsiasi cosa accidentalmente la probabilità di spezzarlo di netto è molto alta.

Sono perfettamente allineato sulla linea "sì alla finestrella/trasparenza", se possibile.
Mi permetto di aggiungere che le finestrelle "piccole" (Lamy 2000, ma anche Aurora Optima e la sua fedele copia con gli occhi a mandorla, Aurora 98 riserva magica. ecc.) non sono inutili, occorre solo comprenderle: vanno controllate con la penna in orizzontale, in modo da vedere la sezione del serbatorio nel senso della lunghezza, non dell'altezza.
P.S.: Anche la Renault 5 della mia gioventù (e più tardi una Nissan Micra) non avevano la spia della riserva benzina, e la cosa mi procurava una certa ansia...
Buon fine settimana a tutti!

Pettirosso ha scritto: ↑sabato 19 agosto 2023, 13:57 non avevano la spia della riserva benzina

è criminale non avere la spia della benzina

geko ha scritto: ↑sabato 19 agosto 2023, 11:57 Da quella volta sono cambiate due cose: lascio le finestre sporche e compero penne a cartuccia.

Ma infatti pure io uso le cartucce lunghe della waterman che bene o male hanno 1ml di inchiostro e sono pure facili da riempire...

mastrogigino ha scritto: ↑sabato 19 agosto 2023, 10:52 guardando controluce verso il lampadario/luce della scrivania/finestra della stanza

La finestrella dovrebbe far vedere l'inchiostro anche senza andare in controluce , per questo me lo stavo chiedendo
Se ho i miei dubbi sulla quantità di inchiostro rimante penso che sia pure più veloce caricarlo direttamente che aspettare che l'inchiostro si sedimenta e si scolla dalla finestrella

Roland ha scritto: ↑sabato 19 agosto 2023, 12:29 la riserva magica

Non sai quanto cacchio dura una stilografica che ha finito l'inchiostro nella riserva , spesso fatico pure io a capire come faccia ancora a scrivere quanto chiaramente la cartuccia è vuota

La mancanza della spia del livello del carburante in una macchina è intollerabile, non potrei guidare una macchina che non mi dicesse se sono o no con sufficiente carburante. Per la penna non è un grosso problema, me ne accorgo dal peso (sono sensibile) e da come scrive o non scrive. Comunque ho sempre una boccetta con me in ufficio o a casa. Se esco porto con me o una penna a cartuccia con qualche cartuccia di scorta o ricarico la penna a stantuffo prima di uscire.

Maruska ha scritto: ↑sabato 19 agosto 2023, 18:30 ricarico la penna a stantuffo prima di uscire

Prevenire è meglio che curare , e poi , a cosa serve la finestra per ispezionare l'inchiostro se la penna è sempre caricata al massimo quando serve?