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Sulla baia ho trovato questa penna, di cui non sapevo assolutamente nulla. Avevo letto sui sacri testi delle Parker Jack Knife ma non le avevo mai viste dal 'vivo'. LA penna in asta era curiosa ed interessante. IL venditore non ha saputo dirmi se fosse con rimpimento a contagocce, ma ho immaginato subito di si.
Questa penna ha una serie di 'chicche' che ho soperto piano piano cercando in rete e non ho ancora finito.
Jack Knife, perche' sta in tasca come un coltellino a serramanico.
Safety, perche' Parker aveva brevettao il sistema antigoccia, chiamiamolo cosi', per le penne a serbatoio degli anni a cavallo del 1910 e 1920
Questa e' di bachelite rossa, introdotta nel 1914 nelle colorazioni, verde, rossa e rosa.
Il pennino reca inciso, su tre righe: PARKER - LUCKY CURVE in modo arcuato - PEN
Pennino d'oro.

Per aprirla ho usato un po' l'asciugacapelli e la pinza per l'impugnatura. Si e' svitato tutto in poco tempo e senza esercitare troppa forza.
Lavato bene bene il corpo e' risultato subito di una bella tonalita' rosso scuro, ma ancora abbastanza trasparente.
Pennino ed inpugnatura, ovviamente, vengono via insieme ma resta attaccato il sistema Lucky Curve di sicurezza anti rigurgito ideato da Parker.
L'alimentatore e' gia' con la forma detta ad 'albero di Natale', per cui una goduria, almeno per me.
Diciamo che i vari modelli della Jack Knife fatti in questo modo, nelle varie dimensioni, daranno origine alla Duofold negli anni '20 come apice della loro evoluzione, ma i primi passi li hanno fatti con le JKS Lucky Curve.
Tirata fuori la penna dall'imballo sono rimasto allibito per la lunghezza, chiusa, di appena 8,2 cm.
Il fermaglio e' a forma di turbante con anello per nastrino, il che fa pensare ad un modello da donna e denominato Baby Vest.
Che poi, forse, nella tasca dello smoking di un uomo ci sta parimenti.

Riempita con Diamine Majestic Purple e' partita al volo. Sto 'affinando' il pennino che gratta meno dei primi 'passi', ma e' un continuo lavoro.
Pennino direi flessibile, ma non lo so usare ne mi va di forzare troppo per non piegarlo / romperlo, per cui scrivo normale
Il cappuccio va necessariamente calzato per scrivere bene.
Sul corpo non ci sono scritte di sorta, cosa che invece compare su quelle nere in ebanite, cesellate e non.
Allego qualche foto cosi' per dare completezza a questo scritto. Spero di non annoiarvi.

Lunghezza chiusa: 8.2 cm
Lunghezza senza cappuccio: 7.2 cm
Lunghezza con cappuccio calzato: 11 cm
Lunghezza cappuccio: 4.5 cm
Lunghezza pennino: 1.6

Anche se le dimensioni della Kaweco Sport originale, del 1938-1939, e le modalita' di funzionamento sono diversi e' possibile vedere la differenza in lunghezza tra le due.

Grandissima penna , Marco, a dispetto delle dimensioni supercompatte...
Ed eccellente la presentazione fotografica!

Presumo tu ti stia documentando qui
https://parkersheaffer.com/parker-bakel ... t-english/
e sui cataloghi che il Sito ha generosamente messo in rete per tutti.
Vedrai allora che forse, e dico forse, potrebbe mancare parte del labbro del cappuccio (che è presente nella pubblicità), nella parte che sporge dal fascione, come potrebbero far sospettare i pezzettini di ebanite frastagliati che si intravedono... Ma potrebbe essere un effetto ottico e Parker potrebbe aver realizzato due versioni differenti nel corso del tempo.

Grazie per il prezioso contributo!



Giorgio

Giorgio, in effetti il bordo del cappuccio è tutto frastagliato. Ho pensato fosse dovuto al continuo metterlo in fondo alla penna. Ma potresti avere ragione. Indago meglio

Bellissimo ritrovamento! Ma che carina!

Silvia1974 ha scritto: ↑sabato 12 agosto 2023, 22:57 Bellissimo ritrovamento! Ma che carina!

Quel volpone di George Parker lo sapeva, Silvia, che avrebbe inevitabilmente sortito questo effetto...

“We worked out a bakelite transparent barrel with a black cap, on which was a little gold ring and a gold band. It was about the prettiest little thing we have ever gotten out in the way of a fountain pen. It is the kind that makes a lady say «Oh, it’s the dearest thing!», or «Oh, how beautiful!»”
[Geo. S. Parker in Proxy.]



Giorgio

Giorgio, su questo sito https://parkerpens.net/luckycurve.html c'e' una penna, chiamiamola identica, alla mia individuata dal numero #71.
Dopo la 'verona' il labbro manca del tutto. Le pubblicita' ancora non le ho viste per cui non saprei dire con certezza.
Mi sa che la devo mandare da qualcuno che se n'intende per darle un 'sistemata' o la lascio cosi' mumble mumble
IL pennino che gratta e' sempre, per me, fastidioso. Grazie per il tuo contributo

Musicus ha scritto: ↑sabato 12 agosto 2023, 23:09

Silvia1974 ha scritto: ↑sabato 12 agosto 2023, 22:57 Bellissimo ritrovamento! Ma che carina!

Quel volpone di George Parker lo sapeva, Silvia, che avrebbe inevitabilmente sortito questo effetto...

“We worked out a bakelite transparent barrel with a black cap, on which was a little gold ring and a gold band. It was about the prettiest little thing we have ever gotten out in the way of a fountain pen. It is the kind that makes a lady say «Oh, it’s the dearest thing!», or «Oh, how beautiful!»”
[Geo. S. Parker in Proxy.]
Giorgio

Esattamente!! Ci ha proprio visto giusto

rrfreak63 ha scritto: ↑domenica 13 agosto 2023, 10:32 Giorgio, su questo sito https://parkerpens.net/luckycurve.html c'e' una penna, chiamiamola identica, alla mia individuata dal numero #71.
Dopo la 'verona' il labbro manca del tutto. Le pubblicita' ancora non le ho viste per cui non saprei dire con certezza.
Mi sa che la devo mandare da qualcuno che se n'intende per darle un 'sistemata' o la lascio cosi' mumble mumble
IL pennino che gratta e' sempre, per me, fastidioso. Grazie per il tuo contributo

Stando alla fonte che ti ho citato in precedenza, Marco, la bachelite venne introdotta da Parker nel Catalogo del 1914, ma non facevano ancora le baby's size. L'ultima apparizione del materiale è almeno nel 1920 (vedi Ad sotto).
Stilisticamente in queste penne io distinguerei tra "veretta" e labbro:
1) quando la penna è rivestita completamente, il rivestimento comprende anche il labbro e si chiude sul fusto con forma tronco-conica; 2) quando, invece, la penna è decorata da una veretta, allora questa sarà perfettamente cilindrica, e avrà quindi bisogno di un labbro conico in ebanite per incastrarsi sul fusto quando il cappuccio è calzato. Nel 1918 il modello "base" della baby aveva il labbro: Così anche in una pubblicità datata 1920. Si vede bene che il labbro è "a rischio" hairlines/cracks. E si vede in rete una penna uguale a quella mostrata sopra ma "senza labbro". Ma, ripeto, solo tu puoi accertare se è avvenuto un maldestro tentativo di pareggiare la circonferenza di ebanite o meno.
Se poi il danno (se di danno si tratta) sia "intollerabile" e vada riparato, è opinabile
e dipende da te valutare (anche in funzione dell'aggiudicazione iniziale).
La penna è per me bellissima e significativa anche così e se la vuoi usare non ti devi più preoccupare nel calzarla...
Per il pennino, è tutto molto più semplice.

Giorgio

Urca, davvero particolare ! Complimenti per l'acquisto, qualunque sia la condizione del labbro del cappuccio.

in effetti qualcuno ha operato in maniera maldestra sul cappuccio, sembra sia stato mangiucchiato. Forse è un'azione che si perde chissà quando nella notte dei tempi. Inoltre ho notato una crepa, nel senso della circonferenza, nella porzione sotto la vera. Senza calzare il cappuccio non è agevole scrivere. Provo a sentire sia Wilson che Sorowka e vediamo cosa dicono. Mi piace assai questa penna e non voglio rovinarla in maniera irrecuperabile.

Davvero una bella pennetta, piccina piccina!