Universal: una bella sorpresa
Inviato: venerdì 30 giugno 2023, 9:48
Ma che una stilografica così “modesta” da un certo punto di vista (e cioè da quello del lusso) potesse tranquillamente rivaleggiare, in termini estetici, di piacevolezza nell’uso e d’affidabilità, con penne ben più costose e blasonate continua a stupirmi ed a gettare nuova luce sulla potenza del marketing, oltre che sull’attrattiva dell’apparire, soprattutto nel nostro paese. Ho ricevuto l’esemplare che vedete da un negozio specializzato, che l’ha reperito fra i suoi fondi di magazzino: nuovo, mai inchiostrato, esente anche da difetti estetici.
Maneggiandolo e provandolo a secco, mi sono reso conto delle sue potenzialità ed ho deciso di dargli una possibilità: una prova d’aspirazione d’acqua, con ottimi risultati, e via con una carica di Waterman Serenity Blue. La prima prova di scrittura, di una paginetta, ha dato risultati ottimi: ma naturalmente è troppo poco per una recensione significativa, perciò ho proseguito nell’utilizzo per una settimana, portandomela dietro dappertutto.
Com’è andata? Direi benissimo.
La prima impressione è stata del tutto confermata nell’uso prolungato: ottima ergonomia, bel bilanciamento anche a cappuccio calzato, scorrevolezza piacevole (non amo i pennini “burrosi”), flusso sempre perfetto, nessun difetto degno di nota salvo qualche falsa partenza, risolta facilmente.
Ricordo che il pennino è un modesto Wing Flow senza materiale di riporto in punta: soggetto a maggior usura ma senza dubbio d’impiego molto piacevole. Per curiosità, preciso che scrive benissimo anche in modalità rovesciata. Ecco le caratteristiche dimensionali principali:
- lunghezza chiusa: 140 mm
- lunghezza aperta: 130 mm
- lunghezza aperta con cappuccio calzato: 145 mm
- lunghezza del cappuccio: 63 mm
- lunghezza della sezione: 38 mm
- diametro massimo del fusto: 11 mm
- diametro massimo del cappuccio: 11,4 mm
- diametro medio della sezione: 9,6 mm
- peso (carica): 16 gr
- peso del cappuccio: 6 gr
- materiali: fusto e sezione in polistirene stampato ad iniezione, cappuccio in metallo cromato, pennino d’acciaio dorato, senza materiale di riporto in punta.
Esteticamente, questa Universal si presenta molto bene, con uno stile ancora attualissimo. La clip è rigida ed assicura una buona presa. Nonostante i decenni passati dalla sua produzione, le parti plastiche non denunciano deformazioni di sorta.
La capacità d’inchiostro equivale a quella d’una cartuccia internazionale piccola. L’ampia finestra trasparente ricavata nella sezione consente di monitorare convenientemente il consumo dell’inchiostro.
Di questa stilografica fu offerta anche una versione con pennino corazzato, riconoscibile esternamente per il cappuccio completamente liscio: Non sono riuscito a stabilire con certezza il periodo di produzione, ma immagino che ci si aggiri fra gli anni 1950 e 1970.
Credo che si trattasse d’un prodotto molto economico, tanto da non riportare neppure un marchio oppure il nome del modello. Forse la classica penna scolastica.
Ma allora, mi direte, come sai che si tratta proprio d’una Universal? Non lo so, ma mi è stato suggerito: sarò grato a chiunque vorrà correggermi in merito, argomentando.
E’ una penna che merita considerazione e certamente continuerà ad accompagnarmi.