FountainPen.it Forum

Negli anni che ho passato a giocare con le mie penne, ho "filosofato" sempre più spesso su cosa significhi scrivere con una penna stilografica e su come una penna interagisca con la nostra vita interiore. Poi finisco per usare questi "pensierini" come scusa per fare un po' di calligrafia e mettere al lavoro le penne, gli inchiostri e le carte che mi piacciono.

Eccone qui due esempi, realizzati solo ieri, uno più semplice e l'altro un po' più premeditato. Le penne, facilmente riconoscibili nelle foto, sono una Montblanc 149 Calligraphy con pennino flessibile e una Montegrappa Extra 1930 in celluloide Black Bamboo con il suo fantastico pennino stub.

Sulla carta Fabriano Ingres da 90g ho utilizzato l'inchiostro Blue Permanent di Montblanc, mentre sulla splendida carta a mano della Cartiera Amalfitana ho scritto con l'Olive Green di Graf von Faber Castell. A questo ho aggiunto un paio di righe con l'inchiostro Cognac, sempre di GvFC, scritte con una Graf von Faber Castell Guilloché Cognac.

Giù il cappello.

Hai risvegliato ricordi filosofici ormai sepolti.

Bellissimo. “Conosci te stesso”, regalando una penna.
Per non parlare dell’esecuzione: non arriverò mai a questi livelli, quindi mi piace molto poter ammirare realizzazioni simili

Grazie fufluns per la bellezza che ci offri.

Grazie per continuare a stupirci!

Fabio

Grazie fufluns per questa stupenda riflessione!
Mi ha fatto tornare alla mente una frase che quando la lessi mi colpì particolarmente, proprio perché sottolineava l'importanza dello scrivere come strumento di profonda conoscenza: "Perché se l'ha scritta di suo pugno, è come se l'avesse ricevuta sul Sinai" Talmud
Aivanhov diceva che scrivere di propria mano è un atto di pura magia.

Franco, con i tuoi Scritti che caramente condividi, punzecchiando con le punte d'oro il Cuore, riesci sempre a raggiungere le corde giuste! Grazie!

Conosci te stesso... inizierò a usarlo anche io.