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Insieme di penna stilografica e matita a marchio Z.E.N.I.T. prodotte da (o per conto di) Camillo Vairo a Torino nell'immediato dopoguerra https://www.fountainpen.it/Maryland .
Realizzate in celluloide variegata dalle tonalità che vanno dal blu notte fino al blu chiaro-azzurro con una curiosa venatura color bronzo presente solo sul cappuccio ; la penna , con un classico caricamento a pulsante di fondo , denota una produzione economica confermata anche da una qualità non particolarmente alta delle finiture metalliche ( i quasi ottanta anni di età si vedono tutti) e dal pennino in acciaio .

Dimensioni da borsetta : 10 cm la penna da chiusa, 12,5 cm con il cappuccio calzato . Solo 8,5 cm li lunghezza la matita.

Sul fusto della sola penna è presente il marchio Z.E.N.I.T.

Il pennino è in acciaio con la lega saldata sulle punte ben lavorate, ha un'ottima scorrevolezza ed una notevole flessibilità.

Quel che ne rimane della fascetta posta sul cappuccio , recante il nome del marchio (la fascetta purtroppo era saldamente incollata alla superficie del cappuccio)


Produzione non particolarmente importante ma comunque molto gradevole sia alla vista che nell'uso ; da nuove sicuramente potevano suscitare un certo interesse.

Mi permetto un'osservazione: la celluloide del cappuccio della stilografica (blu marmorizzato con venature bronzo) è diversa da quella del corpo penna (che definirei un blu perlaceo). Dubbi anche sulla matita: il fondello mi sembra fatto con lo stesso materiale del corpo penna e pare diverso dal resto della matita.

A me piace moltissimo. I set "da borsetta" mi hanno sempre affascinato. Non ho mai incontrato una ragazza che li usasse e forse è molto meglio così

Penna molto interessante, ed inusuale per la discrepanza di colore nel cappuccio, peccato per lo sticker un po' rovinato.

Simone

Pensuser ha scritto: ↑venerdì 19 maggio 2023, 19:08 Mi permetto un'osservazione...

Certo, ci mancherebbe

Sulla questione del cappuccio non ci piove : è palesemente diversa la celluloide (scelta estetica voluta o assemblaggio con diversi fondi di magazzino ?). Per quanto riguarda la differenza tra corpo penna e corpo matita dipende anche dalle porzioni esaminate, ed esempio da queste inquadrature si nota che anche la penna mostra nella parte terminale del fusto (seppur in una piccola porzione) un disegno uguale a quello della matita , la quale a sua volta in alcune zone è identica alla penna. La produzione di queste penne e matite doveva essere economica, non di prima qualità, ed è probabile che abbiano utilizzato una celluloide magari non ben amalgamata nei colori e non di prima scelta (capita molto spesso nelle produzioni industriali che quando si avvia un processo , magari dopo un fermo macchina per manutenzioni varie , il primo quantitativo di materiale prodotto non sia ancora perfettamente conforme alle specifiche volute ed invece di eliminarlo è venduto a basso costo come materiale di seconda scelta).

Al centro la stilografica, sopra e sotto la matita da diverse angolazioni


Comunque c'è di peggio ...