ELMA stilografica (storia curiosa, forse)
Inviato: lunedì 8 maggio 2023, 19:07
La ditta E. Lagomarsino è stata un importante azienda italiana rivenditrice e produttrice di macchine meccaniche ed elettromeccaniche da calcolo; fondata sul finire dell’ ottocento da Enrico Lagomarsino e con sede a Milano, termina la sua attività nel 1970 .
Non si sa il perché e il percome ma ad un certo momento spuntano penne stilografiche e matite meccaniche prodotte dalla Lagomarsino (in realtà il perché ed il percome potrebbe essere alquanto banale: le macchine addizionatrici e da calcolo trovavo posto sulle scrivanie di uffici e studi, e negli uffici e studi si scrive anche…).
Queste penne che riportano impressa la denominazione ELMA (probabilmente l’acronimo di Enrico Lagomarsino Macchine Addizionatrici,
ovvero i primi prodotti trattati dalla ditta), hanno il corpo in celluloide ed il caricamento a levetta laterale. Nel libro della Jacopini si suggerisce la produzione su commissione da parte di Montegrappa .
Penna a corpo tondo e con le estremità del cappuccio e del fondello leggermente coniche; le dimensioni sono più che sufficienti con i suoi 13,5 cm di lunghezza da chiusa, 12,5 cm aperta e 17,2 cm con il cappuccio calzato sul fondello.
Nessuna indicazione sul corpo penna, mentre invece il cappuccio porta impressa la dicitura ELMA.
La Jacopini riporta un pennino in acciaio a marchio ELMA , in questo caso invece è un Globus in acciaio che reca l'indicazione "Flex", che potrebbe anche essere stato originariamente montato sulla penna poiché questa risulta non essere mai stata inchiostrata ed utilizzata.
Nella scatoletta in cartone che custodisce la penna è allegato un foglietto esplicativo e d'istruzioni.
continua...
Non si sa il perché e il percome ma ad un certo momento spuntano penne stilografiche e matite meccaniche prodotte dalla Lagomarsino (in realtà il perché ed il percome potrebbe essere alquanto banale: le macchine addizionatrici e da calcolo trovavo posto sulle scrivanie di uffici e studi, e negli uffici e studi si scrive anche…).
Queste penne che riportano impressa la denominazione ELMA (probabilmente l’acronimo di Enrico Lagomarsino Macchine Addizionatrici,
ovvero i primi prodotti trattati dalla ditta), hanno il corpo in celluloide ed il caricamento a levetta laterale. Nel libro della Jacopini si suggerisce la produzione su commissione da parte di Montegrappa .
Penna a corpo tondo e con le estremità del cappuccio e del fondello leggermente coniche; le dimensioni sono più che sufficienti con i suoi 13,5 cm di lunghezza da chiusa, 12,5 cm aperta e 17,2 cm con il cappuccio calzato sul fondello.
Nessuna indicazione sul corpo penna, mentre invece il cappuccio porta impressa la dicitura ELMA.
La Jacopini riporta un pennino in acciaio a marchio ELMA , in questo caso invece è un Globus in acciaio che reca l'indicazione "Flex", che potrebbe anche essere stato originariamente montato sulla penna poiché questa risulta non essere mai stata inchiostrata ed utilizzata.
Nella scatoletta in cartone che custodisce la penna è allegato un foglietto esplicativo e d'istruzioni.
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