Aurora... ecco il pistone
Inviato: sabato 8 aprile 2023, 10:28
Cinturino aveva aperto una discussione sul pistone della montblanc e di quanto secondo lui fosse misero per una stilografica di quel costo. Oggi continuiamo il viaggio nei pistoni mostrandovi ciò che vive all'interno delle nostre Optima e 88 big.
La prima foto mostra il gruppo pistone estratto da una Optima. Non l'ho smontato integralmente perché voglio solo mostrarvi quanto è sottile l'albero del pistone. La monetina da 1 cent fornisce la scala. La foto seguente invece mette a confronto il pistone aurora con quello di un converter per Parker sonnet. Anche qui la sorpresa non manca.
Anche se non è molto chiaro lo spessore dell'albero del pistone del converter Parker è leggermente più spesso di quello aurora. Stesso risultato se fate il confronto con un converter sheaffer o cross.
Alla luce di questi fatti il pistone montblanc non è poi così misero. Invece è tragico che la aurora usi un pistone così fragile sulle stilografiche top di gamma che costano da 500€ in su. Perfino la Twisbi che è una azienda medio gamma fa un sistema pistone uguale o leggermente meglio di quello aurora.
La mia considerazione finale è che molte aziende di stilografiche italiane seguano l'ideologia barocca. L'apparire sulla sostanza. Si possono fare le stesse critiche alla pineider, o alla risorta delta etc... Poche sono le aziende italiane di penne che lavorano sui fondamentali prima (robustezza e affidabilità del sistema pistone,, capacità del serbatoio, funzionamento del pennino sa quando esce dalla fabbrica, servizio post vendita degno di questo nome) e solo dopo concentrarsi sul lato estetico.
La prima foto mostra il gruppo pistone estratto da una Optima. Non l'ho smontato integralmente perché voglio solo mostrarvi quanto è sottile l'albero del pistone. La monetina da 1 cent fornisce la scala. La foto seguente invece mette a confronto il pistone aurora con quello di un converter per Parker sonnet. Anche qui la sorpresa non manca.
Anche se non è molto chiaro lo spessore dell'albero del pistone del converter Parker è leggermente più spesso di quello aurora. Stesso risultato se fate il confronto con un converter sheaffer o cross.
Alla luce di questi fatti il pistone montblanc non è poi così misero. Invece è tragico che la aurora usi un pistone così fragile sulle stilografiche top di gamma che costano da 500€ in su. Perfino la Twisbi che è una azienda medio gamma fa un sistema pistone uguale o leggermente meglio di quello aurora.
La mia considerazione finale è che molte aziende di stilografiche italiane seguano l'ideologia barocca. L'apparire sulla sostanza. Si possono fare le stesse critiche alla pineider, o alla risorta delta etc... Poche sono le aziende italiane di penne che lavorano sui fondamentali prima (robustezza e affidabilità del sistema pistone,, capacità del serbatoio, funzionamento del pennino sa quando esce dalla fabbrica, servizio post vendita degno di questo nome) e solo dopo concentrarsi sul lato estetico.