Buongiorno a tutti,
Tornando a casa questa mattina in un negozio che vende moda ho trovato questa vecchia Pilot NOS e mai inchiostrata. Il negozio anni fa ha rilevato il magazzino Lorenzi, storico coltellinaio di via Montenapoleone a Milano, purtroppo chiuso diversi anni fa.
Vedendola dalla vetrina, mi ha incuriosito per le sue rigature e forma particolare. Non conoscendola sono entrato per vederla, l’ho aperta e ho visto che era una Justus 75, con un converter a pressione. (Nelle carte allegate non si fa menzione però al nome justus).
Non ne ho certo bisogno, ma questo non è stato sufficiente per farmi desistere.
Il pennino rispetto alla justus 95 F che possiedo mi sembra molto più flessibile, ma lo approfondirò. Anche lui è un F.
Voi sapete perché il fondello si sviti?
Grazie
Paolo
Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Pilot Justus, ma quella vecchia
Pilot Justus, ma quella vecchia
Buongiorno Paolo, complimenti bellissima penna!
Provo un po' di invidia perchè sono in procinto di acquistarne una, ovviamente nuova e mi avrebbe fatto piacere averne anche una "vintage".
Spero gli amministratori non me ne vogliano se faccio una richiesta qui, ma mi farebbe piacere conoscere il luogo dove Paolo ha trovato questa penna, non tanto per l'oggetto in sè, ma per la provenienza (Coltelleria Lorenzi), magari ha ancora qualcosa che era in vendita nel mitico, iconico, impareggiabile negozio di Via Montenapoleone (sperémm...). Nel caso mandami un messaggio...
Altro off topic, ma gli amministratori mi perdoneranno (sperémm!): Lorenzi era un negozio storico a Milano, trattava coltelleria, prodotti per rasatura, per fumatori (il mio primo humidor...) ed altro, tutto di "alterrimo" livello qualitativo e con commessi di una professionalità derivante in maggior misura dalla loro passione.
Erano due fratelli i Lorenzi,condividevano le loro scrivanie in una stanza del grande negozio (era su tre piani se ben ricordo), una di fronte all'altra e per anni non si sono rivolti la parola, ma comunicavano attraverso gli espertissimi commessi (dì a mio fratello che...), almeno così vuole la leggenda...
Arrivò poi una multinazionale svizzera nota per aver creato un orologio in plastica, fece loro "un'offerta che non potevano rifiutare" in termini economici e vi stabilirono il flag shop di un noto marchio di orologi svizzeri nel frattempo da loro acquisito, quello indossato dai primi astronauti che toccarono il suolo lunare (ma quanti soldi si fanno con orologi economici in plastica!).
Lorenzi stava alle sue categorie merceologiche come Brigatti, in Corso Venezia, stava ad abbigliamento ed articoli sportivi o come (che i milanesi di questo sito trattengano le lacrime!!!) Ercolessi, quello di Corso Vittorio Emanuele, stava al mondo della scrittura.
Chiedo di nuovo clemenza agli amministratori per gli argomenti poco attinenti e ringrazio anticipatamente Paolo se vorrà condividere in privato le informazioni richieste
Provo un po' di invidia perchè sono in procinto di acquistarne una, ovviamente nuova e mi avrebbe fatto piacere averne anche una "vintage".
Spero gli amministratori non me ne vogliano se faccio una richiesta qui, ma mi farebbe piacere conoscere il luogo dove Paolo ha trovato questa penna, non tanto per l'oggetto in sè, ma per la provenienza (Coltelleria Lorenzi), magari ha ancora qualcosa che era in vendita nel mitico, iconico, impareggiabile negozio di Via Montenapoleone (sperémm...). Nel caso mandami un messaggio...
Altro off topic, ma gli amministratori mi perdoneranno (sperémm!): Lorenzi era un negozio storico a Milano, trattava coltelleria, prodotti per rasatura, per fumatori (il mio primo humidor...) ed altro, tutto di "alterrimo" livello qualitativo e con commessi di una professionalità derivante in maggior misura dalla loro passione.
Erano due fratelli i Lorenzi,condividevano le loro scrivanie in una stanza del grande negozio (era su tre piani se ben ricordo), una di fronte all'altra e per anni non si sono rivolti la parola, ma comunicavano attraverso gli espertissimi commessi (dì a mio fratello che...), almeno così vuole la leggenda...
Arrivò poi una multinazionale svizzera nota per aver creato un orologio in plastica, fece loro "un'offerta che non potevano rifiutare" in termini economici e vi stabilirono il flag shop di un noto marchio di orologi svizzeri nel frattempo da loro acquisito, quello indossato dai primi astronauti che toccarono il suolo lunare (ma quanti soldi si fanno con orologi economici in plastica!).
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