Mi presento, Salve a tutti!
Inviato: giovedì 9 marzo 2023, 0:05
Salve a tutti,
ho deciso di iscrivermi dopo una frequentazione di alcuni mesi come "ospite semi clandestino" in quanto ho deciso di approfondire la mia conoscenza del fenomeno delle penne stilografiche vintage e del mondo della calligrafia.
Anche se la mia attività di piccolo collezionista è relativamente recente, risale a pochi mesi fa quando ho ritrovato in un cassetto una serie di penne proveniente dalla mia famiglia, (niente di speciale), si può dire che io sia sempre stato un utente affezionato della stilografica.
Andavo ancora alle elementari (quindi a cavallo fra gli anni '60 e i '70) quando, ed è uno dei primi miei ricordi, il proprietario di un negozio fiorentino dove all'epoca tutta la città andava a comprare abiti nel periodo dei saldi, vistomi forse spaesato nel grande negozio, si offrì, ancora oggi non so perché, di regalarmi una bella penna. Ovviamente accettai, anche se a tutt'oggi non riesco a spiegarmi come mai una fortuna simile fosse toccata proprio a me. L'uomo fu di parola e mi consegnò una intrigante scatola di velluto nero, senza marchi: Si trattava di un oggetto affascinante per un bambino come me in quanto era una "vera" penna stilografica, nera e lucida con brillanti verette dorate , che non funzionava con le allora disprezzate cartucce, ma con un serbatoio a siringa, il che mi permise di baloccarmi fin da allora con calamai e inchiostri. Da quel momento ho sempre usato in prevalenza penne stilografiche, non so più quante. Il mio più grande rimpianto è non ricordare né di che marca di penna si trattasse, né che fine abbia fatto. Oggi la tratterei come un vero tesoro!
L'altro grande interesse che mi spinge ad associarmi è quello verso la scrittura antica, nato in un memorabile corso nei miei ultimi anni di frequenza all'Università di Firenze, come allievo nientemeno che di Emanuele Casamassima, eccelso paleografo ed ex vulcanico direttore della Biblioteca Nazionale di Firenze, che aveva diretto nel terribile periodo dell'alluvione. Il Professor Casamassima trasformò tutto il seminario in una banda di entusiasti falsari , che impararono a riprodurre le diverse corsive di epoca romana, dal II° Secolo a.C al VI° secolo d.C.
Alle scritture medioevali ci pensò la professoressa del corso di Diplomatica di cui -vergogna!- non ricordo il nome.
Da allora è passato molto tempo, ma continuo ancora a trastullarmi sia con le stilografiche, sia con pennini, cannucce e boccette di inchiostro. Da quel che ho visto non potrò che aumentare le mie conoscenze corrispondendo con tutti voi. Spero in una accoglienza amichevole e in tanta pazienza verso la mia inesperienza
Michele Perillo, in arte mikils
ho deciso di iscrivermi dopo una frequentazione di alcuni mesi come "ospite semi clandestino" in quanto ho deciso di approfondire la mia conoscenza del fenomeno delle penne stilografiche vintage e del mondo della calligrafia.
Anche se la mia attività di piccolo collezionista è relativamente recente, risale a pochi mesi fa quando ho ritrovato in un cassetto una serie di penne proveniente dalla mia famiglia, (niente di speciale), si può dire che io sia sempre stato un utente affezionato della stilografica.
Andavo ancora alle elementari (quindi a cavallo fra gli anni '60 e i '70) quando, ed è uno dei primi miei ricordi, il proprietario di un negozio fiorentino dove all'epoca tutta la città andava a comprare abiti nel periodo dei saldi, vistomi forse spaesato nel grande negozio, si offrì, ancora oggi non so perché, di regalarmi una bella penna. Ovviamente accettai, anche se a tutt'oggi non riesco a spiegarmi come mai una fortuna simile fosse toccata proprio a me. L'uomo fu di parola e mi consegnò una intrigante scatola di velluto nero, senza marchi: Si trattava di un oggetto affascinante per un bambino come me in quanto era una "vera" penna stilografica, nera e lucida con brillanti verette dorate , che non funzionava con le allora disprezzate cartucce, ma con un serbatoio a siringa, il che mi permise di baloccarmi fin da allora con calamai e inchiostri. Da quel momento ho sempre usato in prevalenza penne stilografiche, non so più quante. Il mio più grande rimpianto è non ricordare né di che marca di penna si trattasse, né che fine abbia fatto. Oggi la tratterei come un vero tesoro!
L'altro grande interesse che mi spinge ad associarmi è quello verso la scrittura antica, nato in un memorabile corso nei miei ultimi anni di frequenza all'Università di Firenze, come allievo nientemeno che di Emanuele Casamassima, eccelso paleografo ed ex vulcanico direttore della Biblioteca Nazionale di Firenze, che aveva diretto nel terribile periodo dell'alluvione. Il Professor Casamassima trasformò tutto il seminario in una banda di entusiasti falsari , che impararono a riprodurre le diverse corsive di epoca romana, dal II° Secolo a.C al VI° secolo d.C.
Alle scritture medioevali ci pensò la professoressa del corso di Diplomatica di cui -vergogna!- non ricordo il nome.
Da allora è passato molto tempo, ma continuo ancora a trastullarmi sia con le stilografiche, sia con pennini, cannucce e boccette di inchiostro. Da quel che ho visto non potrò che aumentare le mie conoscenze corrispondendo con tutti voi. Spero in una accoglienza amichevole e in tanta pazienza verso la mia inesperienza
Michele Perillo, in arte mikils