rrfreak63 ha scritto: ↑venerdì 3 marzo 2023, 21:26
sono venuto ad accudire mia madre reduce da una caduta notturna sulle scale ... Sarei dovuto andare al Pen Show di Londra domenica ma ho preferito restare con la madre anche settimana prossima
Che bel post.
Tienila da conto la mamma, abbiamo il dovere di fare in modo che i nostri durino il più possibile.
... ma... il kamikaze non ho capito lo bevi tu o lo beve la signora...? Niente male come medicina per riprendersi da una caduta
Anche io accudisco mia mamma e lo fanno anche altre persone care su questo forum bellissimo.
Confesso a tutti voi che sono davvero felice per il lavoro che ho fatto su mia mamma. Lei purtroppo ha una psicosi senile, malattia terribile, sapete?
La fase ingestibile è iniziata nel 2020 in concomitanza con l'esplodere della pandemia e conseguenti lockdown. Mamma era diventata molto aggressiva verso mio padre... era convinta che noi tutti volessimo tradirla, derubarla, ucciderla. Si sono susseguiti i guai: dalle fughe da casa nel cuore della notte, ai carabinieri che hanno sfondato una porta, alle due ambulanze sotto casa mia una volta che lei aveva fatto irruzione accusandomi di averle rubato 40000 euro (mai posseduti in vita sua). E poi visite dallo psichiatra, medicine che non voleva prendere convinta che fossero veleno... insomma un disastro culminato poi con un ricovero di svariati giorni. Arrivata al pronto soccorso mia mamma aveva la tosse e volevano metterla in zona rossa... io sapevo bene che non era covid e ho lottato strenuamente per farle fare il tampone (negativo ovviamente) a quel tempo di tamponi non c'è n'era ma metterla in zona rossa sarebbe stata il modo migliore per farle contrarre il virus. Poco male se sulla cartella clinica risulta avere "parente oppositivo e aggressivo". Niente affatto: ho semplicemente detto "No, in zona rossa mia madre non ci va" e sono rimasto fermo sulla mia risoluzione.
Da sedata, poco prima del ricovero continuava a chiedermi se ero contento ora che l'avevo portata a morire.
È stato il punto più basso che abbiamo toccato: ho temuto davvero che a mia mamma, a 80 anni, toccasse lasciare questo mondo in qualche istituito nella convinzione che tutti l'avessimo abbandonata, quando non tramato per toglierla di mezzo. Sarebbe stata una morte terribile.
Anche se la situazione si era fatta quasi ingestibile mi sono fermamente opposto all'opzione che l'avrebbe vista ricoverata in una struttura.
Abbiamo trovato una brava psichiatra, mia mamma ha continuato a prendere pochi farmaci, ma io ho capito che più delle medicina potevano fare gli stimoli, a lei che è sempre stata amante dell'arte , della politica dell'attualità.
Allora mi sono adoperato seguendo un piano strategico: abbiamo svolto le pratiche per l'invalidità e le ho fatto ottenere gli apparecchi acustici, che a prezzo pieno non voleva acquistare (è ipoacusica pure). Obtorto collo ho preso la 104... confesso ora che la svolta è stata quella. Ogni volta che mia mamma aveva un impegno medico la portavo in ospedale, ma il resto della giornata lo dedicavo a lei: veniva a casa mia, le facevo da mangiare, la portavo a camminare. Nel weekend abbiamo frequentato una miriade di mostre di quadri. Insomma ho fatto cambiare vita a mia mamma che piano piano è rinata. Lo sapevo che mia mamma aveva delle potenzialità di recupero perché conosco la sua intelligenza... lo scorso anno è riuscita ad andare una settimana al mare con un soggiorno per anziani in piena autonomia, frequenta il centro anziani e mia nipote la porta ad altre iniziative culturali.
Ora è perfettamente compensata. È stato un lavoro immane, faticoso, usurante. Ma ne è valsa la pena perché ho appreso che non è mai tutto perduto... nemmeno a 80 anni. Basta tenere duro e restare uniti.
Questo è solo un momento di grazia, la stabilità si romperà di nuovo, ma io sarò lì per riprovarci.
Grazie mamma e grazie rrfreak per questo post.