FountainPen.it Forum

Buonasera a tutti amici appassionati del mondo delle stilografiche.
Ho una minuscola collezione di stilografiche (la mia passione è nata da poco); una delle penne che uso quotidianamente è la mia Parker 45 Flighter. Mi trovo molto bene con la P45: leggera, piccola, il pennino F che la arma non perde un colpo, e poi ha una linea moderatamente retrò che mi piace parecchio.

Poiché la porto qua e là in uno zainetto il rischio di rovinarla è abbastanza elevato, dunque ho pensato di sfruttare la mia passione ormai ultradecennale per la lavorazione del cuoio e costruire un portapenne su misura. Per farlo, ho usato del cuoio Horween spesso 2,5 mm color nerofumo, le cuciture le ho invece realizzate con filo di lino cerato verde chiaro. Per far si che tutto combaciasse perfettamente, ho prima realizzato un disegno al PC, poi ho ricavato una dima in carta e tramite quella ho ritagliato il cuoio a misura (se qualcuno fosse interessato a realizzare una cosa simile, si parte da un rettangolo 150x80 mm), qui sotto la foto di una delle fasi di lavoro



Ed ecco la custodia finita



È la mia prima, ho scelto dunque una linea molto semplice, ma funzionale: la Parker 45 all’interno del fodero non si muove, ma all’occorrenza basta afferrare il fermaglio con indice e pollice per tirarla fuori agevolmente, pronta all’uso







Adesso sono più tranquillo quando porto la mia P45 in giro, non è una penna di gran valore economico ma per me vale molto ugualmente.
Bene, spero che il mio lavoretto vi piaccia. Ad maiora!

Alfredo D.

Un bellissimo lavoro per un'importantissima stilografica, complimenti!

A Casirati ha scritto: ↑lunedì 13 febbraio 2023, 22:46 Un bellissimo lavoro per un'importantissima stilografica, complimenti!

Ti ringrazio molto, comunque si tratta di un lavoro semplice, con un po' di manualità ed esperienza nella lavorazione del cuoio non è difficile farlo.

Complimenti, davvero un bel lavoro, semplice ed efficace.

Simone

piccardi ha scritto: ↑lunedì 13 febbraio 2023, 23:34 Complimenti, davvero un bel lavoro, semplice ed efficace.

Simone

Grazie mille!

Buongiorno, Alfredo.
A me il portapenne piace moltissimo, bravo.
E grazie specialmente per aver documentato e spiegato accuratamente tutti i passaggi per la lavorazione.
Ora andrò a cercare notizie sul cuoio "Horween".
Ciao, buona giornata.
Nichele

Complimenti bravissimo!

Complimenti per il bel lavoro. Mi piace in particolare il taglio e la cucitura. La custodia/fodero richiama alla mente (la mia, che forse è un pò bacata ) il binomio penna/spada (o in questo caso coltello)

Grazie a tutti per i gentili commenti. Sono contento che il portapenne vi piaccia. Se siete interessati, potrei fare un piccolo tutorial per spiegare in dettaglio come si fa.

In ogni caso, adesso è il turno della seconda penna che NON mi porto dietro qualche volta (ho paura di rovinarla, tanto è perfetta): una Parker 75 Ciselè. Voglio comunque fargli la custodia, dato che non si sa mai, dovessi cambiare idea e decidere di farla uscire di casa?? Userò un cuoio, sempre Horween, marrone chiaro martellato, per richiamare il disegno Ciselè della penna.

Davvero bravo. Un ottimo lavoro

Alfredo1963 ha scritto: ↑martedì 14 febbraio 2023, 11:06 In ogni caso, adesso è il turno della seconda penna che NON mi porto dietro qualche volta (ho paura di rovinarla, tanto è perfetta): una Parker 75 Ciselè.

Prima di tutto: bel lavoro!

Ray Donovan, un utente del forum che non si sente da un po' (hey, tutto bene? ) e che anche lui ama lavorare il cuoio, con un quiz natalizio mi aveva regalato un bel set con portapenne simile al tuo.
Lo avevo usato inizialmente proprio per le Ciselè.

Spesso si sfilava solo il cappuccio, nonostante abbia una presa sulla sezione salda almeno quanto quelli delle 45: probabilmente la differenza è dovuta al notevole attrito dato dalla cesellatura.
La mossa per estrarla intera era quindi quella di schiacciare ai lati l'astuccio, come spiegatomi da Ray. Però in questo modo avevo paura di rovinare l'astuccio (mie fisime...).
In più, entrambe le 75 mi si sono ossidate molto più velocemente del solito, non so se per qualche componente della concia.

Quindi ora lo uso, con molto piacere e ottima comodità, per altre penne che "scivolano" fuori più agevolmente e che non si ossidano così facilmente come le Ciselè.

Chaotica ha scritto: ↑martedì 14 febbraio 2023, 11:19 Davvero bravo. Un ottimo lavoro

Grazie!

Esme ha scritto: ↑martedì 14 febbraio 2023, 11:51

Alfredo1963 ha scritto: ↑martedì 14 febbraio 2023, 11:06 In ogni caso, adesso è il turno della seconda penna che NON mi porto dietro qualche volta (ho paura di rovinarla, tanto è perfetta): una Parker 75 Ciselè.

Prima di tutto: bel lavoro!

Ray Donovan, un utente del forum che non si sente da un po' (hey, tutto bene? ) e che anche lui ama lavorare il cuoio, con un quiz natalizio mi aveva regalato un bel set con portapenne simile al tuo.
Lo avevo usato inizialmente proprio per le Ciselè.

Spesso si sfilava solo il cappuccio, nonostante abbia una presa sulla sezione salda almeno quanto quelli delle 45: probabilmente la differenza è dovuta al notevole attrito dato dalla cesellatura.
La mossa per estrarla intera era quindi quella di schiacciare ai lati l'astuccio, come spiegatomi da Ray. Però in questo modo avevo paura di rovinare l'astuccio (mie fisime...).
In più, entrambe le 75 mi si sono ossidate molto più velocemente del solito, non so se per qualche componente della concia.

Quindi ora lo uso, con molto piacere e ottima comodità, per altre penne che "scivolano" fuori più agevolmente e che non si ossidano così facilmente come le Ciselè.

Grazie mille

Nella lavorazione delle pelli vengono effettuate molte operazioni che comportano l'uso di composti acido/basici. Se la pelle non viene trattata ulteriormente, l'acido tannico presente nel cuoio, unito all'umidità ambientale, ossida i metalli provocando un fenomeno che si chiama passivazione. E' ciò che è successo alla tua penna in argento, soprattutto nelle parti a stretto contatto con il fodero.
Per questo motivo, io uso solo pellami di prima qualità (trattamenti meno aggressivi rispetto ai pellami più economici), ma soprattutto tratto il cuoio prima di metterlo in lavorazione attraverso una serie di bagni (salamoie) neutralizzanti. E' un processo piuttosto lungo, ma il risultato è un pellame che si può tranquillamente mettere a contatto con i metalli, senza rischiare fastidiosi ed inestetici fenomeni di ossidazione. Inoltre, questo trattamento finale, se unito a ulteriori trattamenti a caldo con cere naturali, rende il cuoio assolutamente impervio agli agenti atmosferici e all'acqua (anche salata). Infatti, io uso orologi subacquei con cinturini in pelle fatti da me che oramai vanno in mare da anni senza conseguenze. Ho imparato questo processo studiando e poi applicando il modo in cui venivano trattati i primi cinturini degli orologi Panerai, negli anni 30 del secolo scorso.

Oh! Interessante la possibilità di rendere il cuoio impermeabile persino all'acqua di mare.

Esme ha scritto: ↑martedì 14 febbraio 2023, 20:18 Oh! Interessante la possibilità di rendere il cuoio impermeabile persino all'acqua di mare.

E' un vecchissimo processo di trattamento, un tempo ovviamente i manufatti in cuoio dovevano durare una vita.