Comparativa Tibaldi
Inviato: venerdì 10 febbraio 2023, 14:11
Continuando nella mia perversa ossessione per le penne nostrane mi sono regalato per natale queste due, a mio avviso bellissime, stilografiche della Tibaldi, Bononia Martini Olive e N60 verde Smeraldo (combinazione livree presa liberamente...dopo aver visto il video del buon dottor Stephen Brown).
Mi limito a ricordare che sono entrambe a cartuccia/converter e che condividono lo stesso gruppo scrittura, con la particolarità, rispetto alla fascia di prezzo a cui vengono vendute, di aver l'alimentatore in ebanite. Ma tanto questo già lo sapete.
Le penne sono state da me acquistate entrambe con un pennino punta F, il negozio dove le ho comprate le aveva solo di questa misura. Complice il prezzo di acquisto favorevole mi sono fatto andare bene la misura e ho ordinato il giorno stesso un pennino B in un altro negozio online.
Devo dire che dei due pennini F uno, appena tolta la penna dalla scatola, mostrava un severo disallineamento dei rebbi. L'altro invece era perfetto e scrive bene.
Il pennino B, arrivato dopo 1 MESE, è finito sulla N60 e devo dire che scrive divinamente, con un tratto che scorre libero sulla carta e che, paragonato ad altri B che possiedo, sembra più un medio abbondante. Magnifico.
La sezione è molto comoda in entrambi i modelli, forse la N60 è meno svasata e risulta un pelo più spessa e comoda tenere tra le dita.
Ho già detto quanto entrambe siano bellissime e che da quando sono in mio possesso mi trovo spesso a rigirarmele tra le mani per godere della loro vista, passiamo quindi al sodo, cioè le critiche.
Dove vivo si direbbe "Tibaldi, hai fatto un fiore e ci hai c****o sopra!". Questo vale sopratutto per la Bononia e la sua particolare resina striata.
Il peccato commesso da Tibaldi (o Montegrappa?) secondo me, è quello di non aver realizzato cappuccio e fusto dallo stesso segmento di resina, e per metterci su quei 3 anellini hanno fatto uno scempio, asportando il materiale dal cappuccio per realizzare uno scalino per poi infilarci gli anellini e a caso pezzetti di resina, con il risultato di un mosaico di resina spaghetti.
Stesso discorso vale per la N60 che però, essendo marmorizzata, quasi non si nota.
Provo a farvelo vedere nelle successive foto.
Guardando l'interno del cappuccio si può vedere come la resina abbia striature differenti dal bordo esterno.
Forse sto cercando il pelo nell'uovo, ma per quanto mi piacciano entrambe e sia soddisfatto di come scrivono, non posso fare a meno di pensare come avrebbe potuto essere la Bononia realizzata sfruttando la continuità della resina tra fusto e cappuccio, a costo di non metterci i 3 anellini.
Penso che Tibaldi (Montegrappa?) avrebbero potuto realizzare la Bononia perfetta ma si è complicata la vita per nulla.
Questa, naturalmente, è la mia personale opinione.
Non sto a darvi misure o a parlare della clip che è funzionale ma che, almeno a me, interessa il giusto a patto che non sia brutta da svilire lo strumento, e non è assolutamente questo il caso. Mi limito a ricordare che sono entrambe a cartuccia/converter e che condividono lo stesso gruppo scrittura, con la particolarità, rispetto alla fascia di prezzo a cui vengono vendute, di aver l'alimentatore in ebanite. Ma tanto questo già lo sapete.
Le penne sono state da me acquistate entrambe con un pennino punta F, il negozio dove le ho comprate le aveva solo di questa misura. Complice il prezzo di acquisto favorevole mi sono fatto andare bene la misura e ho ordinato il giorno stesso un pennino B in un altro negozio online.
Devo dire che dei due pennini F uno, appena tolta la penna dalla scatola, mostrava un severo disallineamento dei rebbi. L'altro invece era perfetto e scrive bene.
Il pennino B, arrivato dopo 1 MESE, è finito sulla N60 e devo dire che scrive divinamente, con un tratto che scorre libero sulla carta e che, paragonato ad altri B che possiedo, sembra più un medio abbondante. Magnifico.
La sezione è molto comoda in entrambi i modelli, forse la N60 è meno svasata e risulta un pelo più spessa e comoda tenere tra le dita.
Ho già detto quanto entrambe siano bellissime e che da quando sono in mio possesso mi trovo spesso a rigirarmele tra le mani per godere della loro vista, passiamo quindi al sodo, cioè le critiche.
Dove vivo si direbbe "Tibaldi, hai fatto un fiore e ci hai c****o sopra!". Questo vale sopratutto per la Bononia e la sua particolare resina striata.
Il peccato commesso da Tibaldi (o Montegrappa?) secondo me, è quello di non aver realizzato cappuccio e fusto dallo stesso segmento di resina, e per metterci su quei 3 anellini hanno fatto uno scempio, asportando il materiale dal cappuccio per realizzare uno scalino per poi infilarci gli anellini e a caso pezzetti di resina, con il risultato di un mosaico di resina spaghetti.
Stesso discorso vale per la N60 che però, essendo marmorizzata, quasi non si nota.
Provo a farvelo vedere nelle successive foto.
Guardando l'interno del cappuccio si può vedere come la resina abbia striature differenti dal bordo esterno.
Forse sto cercando il pelo nell'uovo, ma per quanto mi piacciano entrambe e sia soddisfatto di come scrivono, non posso fare a meno di pensare come avrebbe potuto essere la Bononia realizzata sfruttando la continuità della resina tra fusto e cappuccio, a costo di non metterci i 3 anellini.
Penso che Tibaldi (Montegrappa?) avrebbero potuto realizzare la Bononia perfetta ma si è complicata la vita per nulla.
Questa, naturalmente, è la mia personale opinione.