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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Ripristino 25enne Omas Extra 620
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Ripristino 25enne Omas Extra 620
Ed ecco come ho rimesso in marcia la mia Omas di 25 anni fa ritrovata in un cassetto.
Purtroppo non ho raccolto foto, quindi dovrete accontentarvi della descrizione. Almeno finché non deciderò fra qualche giorno di smontarla di nuovo per lubrificarla, visto che l'ho solo aperta, lavata e richiusa, e comprensibilmente lo stantuffo non è scorrevolissimo (anche se funziona comunque bene, senza impuntamenti o attriti particolari), e allora approfitterò magari per fare qualche foto al processo di smontaggio e montaggio.
All'inizio lo stantuffo si presentava quasi bloccato, probabilmente incrostato. Quindi l'ho messa in un bicchiere di plastica pieno d'acqua, continuando a cambiare l'acqua finché non è rimasta pulita, aiutandomi col poco movimento dello stantuffo, ma senza forzare.
Dopo l'ho aperta. Aprire una Omas di questo tipo è piuttosto facile, la parte del pennino (appena sotto la filettatura del tappo) si svita e viene via.
Io uso un metodo poco ortodosso ma abbastanza efficace: avvolgo uno scottex triplo o quadruplo per evitare graffi, poi con uno schiaccianoci o una cagnetta da idraulico stringo e svito. Con un minimo di sensibilità (è ovvio che se strizzate troppo sbriciolate la plastica!) è un sistema più affidabile che andare a mani nude: richiede una presa molto salda, e a mani nude c'è il rischio che salti via, rompendo tutto (o alternativamente piantandosi il pennino in una mano a mo' di crocifissione... ugualmente spiacevole!).
Ho quindi lasciato tutto in acqua, finché lo stantuffo non si è sbloccato. A questo punto, svitando la vite di comando dello stantuffo fino in fondo, la si è potuta rimuovere.
Con un cacciavite a croce grosso ho quindi spinto lo stantuffo fuori dal corpo principale, dopodiché ho potuto ripulire e lavare accuratamente il tutto.
Non mi sono spinto a smontare il pennino, in effetti non lo ritenevo necessario e mi sarei riservato l'operazione in caso la penna non avesse funzionato.
Una volta lavato tutto per bene con l'acqua, ho asciugato tutto attentamente con uno scottex curando di non lasciare parti bagnate.
Il fastidio più grosso è stato rimontare lo stantuffo: mi ci è voluta un po' di pazienza e diversi tentativi per regolarlo correttamente, ovvero fare in modo che a vite svitata arrivasse "in fondo", ma contemporaneamente non "mangiasse" parte della corsa e perdesse quindi capacità di inchiostro (e quindi autonomia nella scrittura).
Purtroppo l'unica nota dolente di quella stilografica è l'assenza di una finestrella per verificare il livello d'inchiostro, quindi risultava impossibile verificare, a corpo portapennino montato, il movimento dello stantuffo.
Ho quindi fatto diverse misure usando uno stuzzicadenti come riscontro, per verificare che a vite svitata arrivasse fino a dove sarebbe arrivato il portapennino montato, ma contemporaneamente a vite avvitata lo stantuffo risalisse il massimo possibile. Quando ho raggiunto quella che ritenevo la posizione massima (lo stantuffo ora ha uno scorrimento di circa 2~2,5 cm), ho riavvitato il corpo portapennino.
Prima di fare danni con l'inchiostro, ho provato a riempire il serbatoio con dell'acqua per verificare perdite macroscopiche, che non sono risultate esserci. L'ho quindi svuotata, asciugata tamponando sul pennino con dello scottex, e l'ho quindi riempita con l'inchiostro. La "vecchietta" ha subito ripreso il suo tratto morbido che le era proprio
...sembra complicatissimo, ma ci vuole più a raccontarlo che a farlo!
Saluti!
Purtroppo non ho raccolto foto, quindi dovrete accontentarvi della descrizione. Almeno finché non deciderò fra qualche giorno di smontarla di nuovo per lubrificarla, visto che l'ho solo aperta, lavata e richiusa, e comprensibilmente lo stantuffo non è scorrevolissimo (anche se funziona comunque bene, senza impuntamenti o attriti particolari), e allora approfitterò magari per fare qualche foto al processo di smontaggio e montaggio.
All'inizio lo stantuffo si presentava quasi bloccato, probabilmente incrostato. Quindi l'ho messa in un bicchiere di plastica pieno d'acqua, continuando a cambiare l'acqua finché non è rimasta pulita, aiutandomi col poco movimento dello stantuffo, ma senza forzare.
Dopo l'ho aperta. Aprire una Omas di questo tipo è piuttosto facile, la parte del pennino (appena sotto la filettatura del tappo) si svita e viene via.
Io uso un metodo poco ortodosso ma abbastanza efficace: avvolgo uno scottex triplo o quadruplo per evitare graffi, poi con uno schiaccianoci o una cagnetta da idraulico stringo e svito. Con un minimo di sensibilità (è ovvio che se strizzate troppo sbriciolate la plastica!) è un sistema più affidabile che andare a mani nude: richiede una presa molto salda, e a mani nude c'è il rischio che salti via, rompendo tutto (o alternativamente piantandosi il pennino in una mano a mo' di crocifissione... ugualmente spiacevole!).
Ho quindi lasciato tutto in acqua, finché lo stantuffo non si è sbloccato. A questo punto, svitando la vite di comando dello stantuffo fino in fondo, la si è potuta rimuovere.
Con un cacciavite a croce grosso ho quindi spinto lo stantuffo fuori dal corpo principale, dopodiché ho potuto ripulire e lavare accuratamente il tutto.
Non mi sono spinto a smontare il pennino, in effetti non lo ritenevo necessario e mi sarei riservato l'operazione in caso la penna non avesse funzionato.
Una volta lavato tutto per bene con l'acqua, ho asciugato tutto attentamente con uno scottex curando di non lasciare parti bagnate.
Il fastidio più grosso è stato rimontare lo stantuffo: mi ci è voluta un po' di pazienza e diversi tentativi per regolarlo correttamente, ovvero fare in modo che a vite svitata arrivasse "in fondo", ma contemporaneamente non "mangiasse" parte della corsa e perdesse quindi capacità di inchiostro (e quindi autonomia nella scrittura).
Purtroppo l'unica nota dolente di quella stilografica è l'assenza di una finestrella per verificare il livello d'inchiostro, quindi risultava impossibile verificare, a corpo portapennino montato, il movimento dello stantuffo.
Ho quindi fatto diverse misure usando uno stuzzicadenti come riscontro, per verificare che a vite svitata arrivasse fino a dove sarebbe arrivato il portapennino montato, ma contemporaneamente a vite avvitata lo stantuffo risalisse il massimo possibile. Quando ho raggiunto quella che ritenevo la posizione massima (lo stantuffo ora ha uno scorrimento di circa 2~2,5 cm), ho riavvitato il corpo portapennino.
Prima di fare danni con l'inchiostro, ho provato a riempire il serbatoio con dell'acqua per verificare perdite macroscopiche, che non sono risultate esserci. L'ho quindi svuotata, asciugata tamponando sul pennino con dello scottex, e l'ho quindi riempita con l'inchiostro. La "vecchietta" ha subito ripreso il suo tratto morbido che le era proprio
...sembra complicatissimo, ma ci vuole più a raccontarlo che a farlo!
Saluti!
Massimo Bacilieri
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Ripristino 25enne Omas Extra 620
Crononauta, che tu mi creda o meno, sto smanettando da questo pomeriggio per riuscire ad aprire la mia che ha lo stantuffo bloccato e armeggiavo col pennino come se fosse una Pelikan, e così la sezione si svita per fortuna non ho fatto danni! grazie
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Ripristino 25enne Omas Extra 620
Mi fa piacere averti risparmiato dei patimenti! Sì, si svita tutto il corpo appena sotto la filettatura del tappo. È piuttosto duro, per quello io uso degli attrezzi, facendo attenzione però a non rigare o segnare la plastica.
Bella anche la tua penna, che storia ha?
Massimo Bacilieri
Omas Extra 620, Pelikan M250, Aleph n.79, Aurora... troppe
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Ripristino 25enne Omas Extra 620
Massimo?? T'è andata bene. Lo spirito di smontaggio è giusto. Butta un occhio al Wiki. Abbiamo scritto un sacco di informazioni per far si che i restauri/riparazioni siano sempre possibilmente portati a buon fine.
Complimenti per il coraggio e la manualità
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Ripristino 25enne Omas Extra 620
Caro Massimo, complimenti per la manualità e per la chiarezza del resoconto
stefano
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Ripristino 25enne Omas Extra 620
La storia è ancora tutta da scrivere almeno la mia, come vedi c'è una bella patina sulle finiture dorate, ma a parte essere stata stipata per anni con una pelikan demo verde non so dirti altro, devo ancora scegliere la penna da portarmi alla maturità e poi all'università e questa è una delle papabili
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Ripristino 25enne Omas Extra 620
Allora... dopo essermi procurato del (costosissimo!) grasso trasparente al silicone, stasera l'ho rismontata per lubrificarla.
Ne ho approfittato per fare un po' di foto all'operazione, tanto per sentirmi dare del barbaro
Si comincia con una bella immersione e spurgo in acqua, dopo avere vuotato il serbatoio dall'inchiostro:
Una volta pulita, passo all'apertura. La mia tecnica, come detto, può apparire blasfema a molti, ma ha sempre funzionato egregiamente:
Estraggo il pistone con un cacciavite grosso:
Dopo un bel lavaggio di tutti i componenti, si passa ad asciugarli scrupolosamente:
Per spargere uniformemente il grasso senza eccedere in quantità, mi sono aiutato con un cotton-fioc per le orecchie:
Lubrificato tutto con attenzione (è un grasso bastardissimo, se si "sbrodola" non si toglie più!!!) ho richiuso la penna. Avendo lubrificato un po' anche il filetto del corpo-pennino, riavvitarlo è stato molto più agevole e ho potuto farlo a mani nude, anziché col metodo "barbarico" dello schiaccianoci.
Ed ecco la penna con l'inchiostro Parker Quink che avevo comprato insieme alla Parker Frontier, e che trovo un inchiostro eccellente per praticità: asciuga veramente in un attimo, in tempi da penna a sfera al gel. Purtroppo il colore non è un granché, è un nero un po' spento: preferivo il Pelikan 4001 da quel punto di vista: ma questo è un altro discorso!
Ne ho approfittato per fare un po' di foto all'operazione, tanto per sentirmi dare del barbaro
Si comincia con una bella immersione e spurgo in acqua, dopo avere vuotato il serbatoio dall'inchiostro:
Una volta pulita, passo all'apertura. La mia tecnica, come detto, può apparire blasfema a molti, ma ha sempre funzionato egregiamente:
Estraggo il pistone con un cacciavite grosso:
Dopo un bel lavaggio di tutti i componenti, si passa ad asciugarli scrupolosamente:
Per spargere uniformemente il grasso senza eccedere in quantità, mi sono aiutato con un cotton-fioc per le orecchie:
Lubrificato tutto con attenzione (è un grasso bastardissimo, se si "sbrodola" non si toglie più!!!) ho richiuso la penna. Avendo lubrificato un po' anche il filetto del corpo-pennino, riavvitarlo è stato molto più agevole e ho potuto farlo a mani nude, anziché col metodo "barbarico" dello schiaccianoci.
Ed ecco la penna con l'inchiostro Parker Quink che avevo comprato insieme alla Parker Frontier, e che trovo un inchiostro eccellente per praticità: asciuga veramente in un attimo, in tempi da penna a sfera al gel. Purtroppo il colore non è un granché, è un nero un po' spento: preferivo il Pelikan 4001 da quel punto di vista: ma questo è un altro discorso!
Massimo Bacilieri
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Ne ho trovata una anch'io! Ma il fondello come si smonta? Continuando a cercare di svitarlo dopo che il pistone è arrivato a fine corsa?
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Ripristino 25enne Omas Extra 620
Sì ma devi prima rimuovere (svitando) la parte portapennino: il corpo viene via interamente, come vedi nelle mie foto.ArchMelandri ha scritto:Ne ho trovata una anch'io! Ma il fondello come si smonta? Continuando a cercare di svitarlo dopo che il pistone è arrivato a fine corsa?
A questo punto il pistone non ha più il "fondocorsa", puoi così continuare a svitare il fondello fino a rimuoverlo.
Non farlo col corpo portapennino avvitato, ovviamente, altrimenti il pistone arriva a fine corsa, poi se continui a svitare il fondello rischi di rompere qualcosa (quantomeno la filettatura).
Massimo Bacilieri
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Caio crono ho rivisto questo argomento appena ora e volevo scusarmi per non aver postato le foto come promesso ma dopo ripetuti tentativi mi sono arreso perchè la mia macchinetta non riesce a mettere a fuoco così vicino
la mia penna l'ho dovuto smontare di nuovo perchè il fondello non gira piu', non credo sia il pistone perchè era lubrificato ed infatti credo sia la filettatura finale consumata e pensavo di rimuovere il pistone e provare a farla diventare un eyedropper che dici?
la mia penna l'ho dovuto smontare di nuovo perchè il fondello non gira piu', non credo sia il pistone perchè era lubrificato ed infatti credo sia la filettatura finale consumata e pensavo di rimuovere il pistone e provare a farla diventare un eyedropper che dici?
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Grazie Crononauta. Non avrei rimosso la parte portapennino se non me l'avessi detto. La filettatura della parte portapennino è destrorsa, come quella del fondello? Con il pennino rivolto verso di me, devo ruotare il portapennino in senso antiorario per svitare, vero?
La mia aveva il pistone che scorreva con difficoltà. Dopo tre ore di ammollo, alla terza ricarica d'acqua il pistone è rimasto bloccato a fondo corsa (col serbatoio pieno). Non ho assolutamente forzato nulla. L'acqua era pulitissima, è uscito solo qualche granellino nero (china?). La vedo buia.
EDIT
L'ho sbloccato, ma si muove con più difficoltà di prima.
La mia aveva il pistone che scorreva con difficoltà. Dopo tre ore di ammollo, alla terza ricarica d'acqua il pistone è rimasto bloccato a fondo corsa (col serbatoio pieno). Non ho assolutamente forzato nulla. L'acqua era pulitissima, è uscito solo qualche granellino nero (china?). La vedo buia.
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Ripristino 25enne Omas Extra 620
Nessun problema, figurati! Tanto sono ancora lì a fare esperimenti e montare e smontare il pennino per trovare la posizione "ideale", dato che mi sono reso conto che a seconda di come lo inserisco, cambia poi la "morbidezza". Non so se è una questione di angolazione oppure di "precarico elastico" o cosa altro, fatto sta che ormai l'ho presa per via sperimentale e vado per tentativiAndrea_R ha scritto:Caio crono ho rivisto questo argomento appena ora e volevo scusarmi per non aver postato le foto come promesso ma dopo ripetuti tentativi mi sono arreso perchè la mia macchinetta non riesce a mettere a fuoco così vicino
Non credo sia la filettatura consumata, in quel caso girerebbe "a vuoto". Se il fondello resta bloccato è qualcosa di diverso.Andrea_R ha scritto:la mia penna l'ho dovuto smontare di nuovo perchè il fondello non gira piu', non credo sia il pistone perchè era lubrificato ed infatti credo sia la filettatura finale consumata e pensavo di rimuovere il pistone e provare a farla diventare un eyedropper che dici?
Prova a dare un po' di lubrificante siliconico nella filettatura; poi smonta il corpo portapennino e lubrifica il canale dove scorre il pistone, secondo me dovresti sbloccarla. Considera che è un meccanismo estremamente semplice, c'è veramente poco che si può inchiodare.
Eviterei di fare una eyedropper perché se togli il pistone dopo la parte sopra non è più ermetica, il fondello non è pensato per fare alcun tipo di tenuta, e avresti una penna inutilizzabile perché saresti costretto a tenerla perennemente verticale!
Sì, sono tutte filettature normali, si aprono come aprire un barattolo di marmellata, cioè giri le due sezioni in senso antiorario l'una rispetto all'altra.ArchMelandri ha scritto:Grazie Crononauta. Non avrei rimosso la parte portapennino se non me l'avessi detto. La filettatura della parte portapennino è destrorsa, come quella del fondello? Con il pennino rivolto verso di me, devo ruotare il portapennino in senso antiorario per svitare, vero?
Può essere che ci sia ancora dell'inchiostro completamente secco, talmente secco da non sciogliersi in acqua. Se hai rimosso la parte portapennino, o riesci a fare uscire il pistone come ho fatto nelle mie foto, oppure metti tutto in acqua e lascialo per diverse ore (o anche un paio di giorni) finché il pistone non si sblocca. Prima o poi si sblocca. L'importante è riuscire a estrarlo, a quel punto lavi tutto per bene e lubrifichi con il grasso siliconico prima di rimontare tutto.ArchMelandri ha scritto:La mia aveva il pistone che scorreva con difficoltà. Dopo tre ore di ammollo, alla terza ricarica d'acqua il pistone è rimasto bloccato a fondo corsa (col serbatoio pieno). Non ho assolutamente forzato nulla. L'acqua era pulitissima, è uscito solo qualche granellino nero (china?). La vedo buia.
EDIT
L'ho sbloccato, ma si muove con più difficoltà di prima.
Ciao a entrambi e in bocca al lupo per le vostre Omas
Massimo Bacilieri
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Lubrificazione pistone
Da quando ho ripulito e lubrificato la Omas (viewtopic.php?f=12&t=2926#p37933), il pistone - che si vede bene nelle foto - ora è piacevolmente scorrevole, e il fondello gira senza problemi. Anche troppo. Nel senso che tutto il sistema è diventato abbastanza scorrevole che arrivato il pistone a fondocorsa, posso continuare a girare il fondello fino a svitarlo completamente, quasi senza accorgermene. Non è una tragedia, basta riavvitarlo e riportarlo "in presa" sul pistone. Però è fastidioso, perché non è questo il comportamento normale.
La penna non ha la finestrella in cui osservare il comportamento del pistone, quindi vado per intuizione: suppongo che quando il pistone arriva a fondocorsa, continuare a girare il fondello faccia ruotare il perno del pistone (quello nero con la filettatura) all'interno del suo alloggiamento nella guarnizione. Essendo ben lubrificato, la resistenza è minima, perciò diventa difficile capire quando la rotazione del fondello fa avanzare il pistone, rispetto a quando lo sta semplicemente "facendo girare" dentro al serbatoio, e così si continua fino a estrarre il fondello inavvertitamente.
Da tutto questo, mi sono fatto l'idea che forse la vite del pistone non deve (dovrebbe) proprio girare dentro la guarnizione, per cui quando si ruota il fondello, questi faccia scorrere la filettatura ma senza farla ruotare; e una volta giunto a fondocorsa, aumenti in modo consistente la resistenza poiché occorrerebbe a quel punto "trascinare" in rotazione l'intera guarnizione.
Sto sbagliando qualcosa, lascio tutto così come è (che pure funziona), o smonto tutto e cerco di rendere più "resistente" l'attrito fra vite e guanizione del pistone?
La penna non ha la finestrella in cui osservare il comportamento del pistone, quindi vado per intuizione: suppongo che quando il pistone arriva a fondocorsa, continuare a girare il fondello faccia ruotare il perno del pistone (quello nero con la filettatura) all'interno del suo alloggiamento nella guarnizione. Essendo ben lubrificato, la resistenza è minima, perciò diventa difficile capire quando la rotazione del fondello fa avanzare il pistone, rispetto a quando lo sta semplicemente "facendo girare" dentro al serbatoio, e così si continua fino a estrarre il fondello inavvertitamente.
Da tutto questo, mi sono fatto l'idea che forse la vite del pistone non deve (dovrebbe) proprio girare dentro la guarnizione, per cui quando si ruota il fondello, questi faccia scorrere la filettatura ma senza farla ruotare; e una volta giunto a fondocorsa, aumenti in modo consistente la resistenza poiché occorrerebbe a quel punto "trascinare" in rotazione l'intera guarnizione.
Sto sbagliando qualcosa, lascio tutto così come è (che pure funziona), o smonto tutto e cerco di rendere più "resistente" l'attrito fra vite e guanizione del pistone?
Massimo Bacilieri
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Se è molto lente la filettatura del fondello (in teoria non dovrebbe svitarsi dal corpo così facilmente) proverei a sigillarla con un po' di sigillante ottorino (la ricetta sta nella pagina di materiali ed attrezzature sul wiki) o semplice shellac. In questo modo hai comunque una riparazione reversibile (basta scaldare per rendere morbidi entrambi).
Simone
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Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
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Grazie per il consiglio ma aspetta... non mi sono spiegato bene.piccardi ha scritto:Se è molto lente la filettatura del fondello (in teoria non dovrebbe svitarsi dal corpo così facilmente) proverei a sigillarla con un po' di sigillante ottorino (la ricetta sta nella pagina di materiali ed attrezzature sul wiki) o semplice shellac. In questo modo hai comunque una riparazione reversibile (basta scaldare per rendere morbidi entrambi).
Il fondello è perfetto, gira bene, e non è lento. Fa presa perfetta sulla vite filettata del pistone. E fa effettivamente muovere perfettamente il pistone. Finché il pistone ha corsa, la sua vite viene fatta scorrere dalla filettatura del fondello, e il pistone va giù.
Quando però il pistone arriva a fondocorsa, il fondello, anziché usare la rotazione per fare scorrere la filettatura, ho l'impressione che inizi a fare girare con sé la vite, che ruota quasi liberamente dentro la guarnizione. E questa ha talmente poca resistenza che diventa difficile capire quando il pistone è a fondo corsa e sto solo facendo girare la vite. Così continuo a svitare, e svita svita, svito tutto!
Provo a mettere un paio di immagini per fare capire cosa succede (il "macro" della macchina fotografica non mi ha aiutato molto, amen).
Questa dovrebbe essere più o meno la posizione in cui il pistone è a fondocorsa. Me ne accorgo quando carico l'inchiostro, perché se ho appena riempito il serbatoio e butto fuori l'inchiostro, smette di farne uscire. Inoltre da qui in avanti si senti un'impercettibile indurimento del comando, che però non impedisce di continuare tranquillamente a svitare il fondello.
...finché non si svita del tutto. Non resta che riavvitarlo. Perciò mi domando se non fosse necessario in qualche modo rendere più solidale la vite del pistone, dentro la guarnizione. In sostanza, questo punto: Avrei già un paio di mezze idee su come procedere, ma siccome le mie idee di solito si concludono nel trasformare in un danno effettivo quella che era solo una piccola imperfezione di funzionamento, prima provo a sentire altre opinioni
Massimo Bacilieri
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