Un foglio di bruni
Inviato: venerdì 13 gennaio 2023, 22:05
La stagione mi ha invogliato a rispolverare alcuni bruni. I miei bruni preferiti sono quelli che non tendono al rosso, tranne pochissime eccezioni. La carta stavolta non è più la solita Rhodia, ma un blocco da disegno scolastico Fabriano da 120g/m2 liscio. Eccellente superficie per la calligrafia, ottima tenuta dell'inchiostro e gradevolissima sensazione sotto il pennino, meno sdrucciolevole della Rhodia, che comunque trovo piacevole.
- Monteverde Brown Sugar: ottimo. Alta saturazione, non troppo rosso.
- Sailor Shikiori Doyou: può tranquillamente passare per nero, e in effetti è a metà tra un grigio scuro e un bruno.
- Herbin Terre d'Ombre: parte della collezione più costosa "Essentielles", lo trovo bello, con una punta di giallo.
- Graf von Faber-Castell Hazelnut Brown: il più rosso tra quelli che vi propongo ma ancora gradevole. Gli inchiostri del Graf si sono rivelati una bellissima sorpresa per me e questo non è da meno.
- Diamine Macassar: il mio preferito del gruppo. Scuro ma nopn equivocabile come il Doyou, incline allo sheen (che non rende nella foto, ma è come una patina semilucida nero/verdastra).
- Diamine Chocolate Brown: simile al Monteverde ma meno fluido, produce maggior shading.
- Seitz-Kreuznach Feigenbraun: una bella sorpresa, con una vena pastello.
- Noodler's Manjiro Nakahama Whaleman's Sepia. Logorroico nel nome e incontinente nel flusso, spiuma e penetra come gli arpioni dei balenieri a cui si ispira, Mi piace il colore e le bizzarre proprietà antitruffa. Come molti bulletproof ha un aspetto "ruvido" e piatto.
- Pelikan Edelstein Smoky Quartz: l'ultimo ink of the year ad aver catturato la mia attenzione, è un bruno molto equilibrato tra giallo e rosso e capace di ottimo shading. Curiosità: è stato il mio primo inchiostro non blu o nero.
- Taccia Kurocha: un ottimo sostituto del Pelikan, forse un pelo più rosso, forse ancora più gradevole sotto il pennino.
- Rohrer & Klingner Kastanienbraun: altra edizione limitata, molto bello, lo trovo unico in quanto lievissimamente tendente al viola.
- Kyo-no-Oto Ochiguri-iro: alquanto verso il giallo. Abbastanza asciutto e capace di uno shading molto contrastato tra aree chiare e scure.
- Iroshizuku Yama-Guri: simile al Feigenbraun a prima vista, ma con sfumature più verdi e, raramente, uno sheen verde acceso meraviglioso.