Sheaffer Triumph Black GT (Model 555)

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G P M P
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Sheaffer Triumph Black GT (Model 555)

Messaggio da G P M P »

Sono stato indeciso fino all'ultimo circa la corretta allocazione di questo argomento. Si parla di una penna relativamente poco discussa sul forum, quindi sta bene qui in Penne Stilografiche; ma è anche la storia di un intervento di riparazione andato a buon fine, quindi non sarebbe stato male in Tecnica e Riparazioni; infine, è la testimonianza di un bellissimo episodio, quindi poteva star bene anche in Chiacchiere in Libertà. Ma veniamo al dunque.
Come ho scritto molte altre volte, ho ereditato buona parte delle mie penne. Mi sono molto familiari, visto che le vedo da quando sono piccolo; ma non posso dire di conoscerle, perché mi sono state a lungo precluse: solo negli ultimi anni ho iniziato a usarle con consapevolezza. Non bastasse questo, molte di esse sono rimaste a lungo dormienti in un cassetto, purtroppo cariche, e solo di recente posso dire di averle ricondotte quasi tutte ad una buona funzionalità.
Tra queste, la penna oggetto di questo intervento. Una penna strana, con il pennino carenato e questo strano converter (per capire da che lato si infilava ...) Sono riuscito a rimetterla in moto grazie ai preziosi consigli raccolti sul forum, ma è stato solo un mezzo successo. Non mi piaceva come scriveva; va bene il tratto fine, ma il flusso era troppo ridotto: avevo la sensazione di arare il foglio per avere un tratto accettabile.

Rassegnato, ho scattato la foto di questo intervento e l'ho pubblicata; rientrato a casa, avevo deciso di archiviarla a tempo indeterminato. Quello che non prevedevo era il messaggio privato del nostro Ottorino. Dopo pochi minuti infatti mi scriveva:
Ottorino ha scritto:Ciao Giampaolo. (vabbé, sarebbe Giovanni Paolo, ma chissene, ndr)
È una Imperial 330, non una Triumph. Penso che sia degli anni 60/70 perché nei 90 il pennino aveva una forma più allungata
http://www.penhero.com/PenGallery/Sheaf ... idNibs.htm
Il flusso stitico non è una sua caratteristica, anzi. Secondo me hai le punte del pennino troppo ravvicinate. Ne ho sistemate qualche decina con quel problema. Verifica che sia così.
Da qualche parte sul forum c'è una recensione
Ho rintracciato velocemente la recensione, che è di kristy64 (qui - a proposito, per Rogozin: credo non sia nell'indice). E anche lì si confermava come quella penna scrivesse in modo scorrevole con ottimo tratto. E allora perché la mia scriveva così male?
La faccio breve: con grande disponibilità Ottorino ha iniziato a incalzarmi con domande sempre più circostanziate sui problemi della penna, mentre io cercavo di rispondergli con sufficiente precisione. Alla fine, mi ha suggerito di ispezionare lo spazio tra i rebbi, aiutato da una lente, e a limite allargarli. Per fortuna non ce ne è stato bisogno: ingrandendo la zona della punta del pennino mi è sembrato di scorgere una particella "aliena"; l'ho rimossa con la punta di un taglierino e - magia - la penna ha iniziato a scrivere bene!!! Ottorino la mente, io il braccio: un altro intervento di teleriparazione al suo attivo.

Ma ecco qualche foto:

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Proprio la sera dell'intervento, per provarla, avevo buttato giù due righe. Vedeste come scorre ora!

Immagine Immagine

Mi turbava ancora la questione dell'identificazione. Non avevo ragione di mettere in dubbio le conoscenze di Ottorino, ma la controscatola era fin troppo loquace:

Codice: Seleziona tutto

TRIUMPH 555 NERA
STILO FINE
L.72,500
Immagine

Fino a stasera consideravo valida l'ipotesi di uno scambio di scatola. Ma prima di postare queste immagini (le avevo sul desktop da una mesata, sarebbe stato un peccato buttarle), sono andato a dare un'occhiata alla recensione di kristy64. L'ho riletta velocemente, ma mi ha comunque colpito il passaggio:
kristy64 ha scritto:... Colore Blu con pennino in acciaio e finiture cromate ...

Immagine
:o :o :o Cosa cosa cosa??? Ma se la mia è nera con pennino e finiture dorati!!!

Pronta la ricerca su Google: "Triumph 555" -> http://www.sheaffertarga.com/Imperial%2 ... 0List.html

Ctrl + F "555" -> http://www.sheaffertarga.com/Imperial%2 ... 20G.T.html

Immagine

È lei! (perché non avessi usato prima d'ora Google resterà un mistero)

Un grazie enorme ad Ottorino. Oltre ad avermi risolto il problema con la penna (per cui gli sarò sempre grato), mi ha fatto avvicinare al mondo delle penne Sheaffer, che non conoscevo affatto! Un'azienda che ha realizzato penne bellissime - e ce ne sono alcune che sono davvero straordinarie (il Sig. Dabbene ce ne ha mostrate alcune da :shock: ). A buon rendere ;)
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Alexander
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Sheaffer Triumph Black GT (Model 555)

Messaggio da Alexander »

Complimentoni per la penna e.. per la teleriparazione!!
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

Cosi' mi fai fare la faccia rossa :oops:

Identificazione. Non sono infallibile. Anzi.

Pero' c'è una cosa che non capisco.

La parola "Triumph" l'ho sempre vista usare per i pennini conici bicolori iridio/oro.
Quelli col nasino all'insu, per intendersi (anni 40-50)

Questi in questione (con la losanga di diversa forma e dimensione) li ho sempre sentiti chiamare
a coda di rondine,
intarsiati,
affogati
inlaid

ma mai triumph.

Mi son perso qualcosa ?
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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G P M P
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Messaggio da G P M P »

Ottorino ha scritto:... Mi son perso qualcosa ?
Non so se aiuta, ma sempre facendo riferimento al sito che mi restituisce Google (per la precisione a questa pagina, verso la metà), cito testualmente:
sheaffertarga.com ha scritto:...

In 1973 the new Sheaffer Triumph range was introduced, the filling system being cartridge or convertor. Originally only the lower price pens were called Triumph and all these models were fitted with the small arrowhead inlaid nib, while the prestige models like the Silver Imperial continued to use the longer inlaid nib associated with the Imperial pens.

Immagine Immagine

...
Traducendo più o meno liberamente per i meno anglo-assuefatti, nella prima metà degli anni '70 Sheaffer avrebbe "riciclato" il glorioso nome Triumph per introdurre una nuova serie di penne cartuccia/converter. Solo le penne più economiche (di questa serie?) erano chiamate Triumph, e tutti questi modelli erano dotati di un piccolo pennino carenato a testa di freccia, mentre i prestigiosi modelli come la Silver Imperial continuavano a usare il pennino carenato più lungo fino ad allora associato alle penne delle varie serie Imperial.

Ho solo questa come fonte, ma mi sembra affidabile vista la completezza dell'archivio (anche fotografico). Per quanto riguarda questa serie Triumph, il codice colore riporta alla combinazione finiture/colore del corpo; lo 0 finale indica un pennino in oro (talvolta rodiato), mentre il 5 un pennino in acciaio (talvolta dorato). Nel mio caso è una 555, quindi acciaio dorato :(
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Messaggio da Ottorino »

....m'ero perso qualcosa....il marketing !!

Pero' c'e sempre qualcosa che non mi quadra e che ignoro e ne approfitto per indagare

La 330 sul link

http://www.sheaffertarga.com/Imperial%2 ... 0List.html

ha una losanga la cui parte che guarda il pennino ha una forma a "c"
Ma quella recensita da kristy, no, e nemmeno la tua.

che quella di Cristina sia una 440 ??
Il mistero s'infittisce.....
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Messaggio da G P M P »

Ottorino ha scritto:Pero' c'e sempre qualcosa che non mi quadra e che ignoro e ne approfitto per indagare

La 330 sul link

http://www.sheaffertarga.com/Imperial%2 ... 0List.html

ha una losanga la cui parte che guarda il pennino ha una forma a "c"
Ma quella recensita da kristy, no, e nemmeno la tua.

che quella di Cristina sia una 440 ??
Il mistero s'infittisce.....
Ba', a questo punto sono infatti ragionevolmente sicuro che la mia sia una 555, non una 330 (la 330 ha le finiture cromate, la mia dorate ;) ). Quella di kristy non dovrebbe essere una 330, vista la forma del pennino (occhio di falco!), ma le 440 sembrano avere tutte il tappo laminato!

Io mi sono perso. Che il Sig. Dabbene ne abbia qualcuna da parte (tipo queste) e ci possa chiarire il dubbio?

PS: ho letto altrove (qui) che la "C" è l'eredità lasciata dalla forma della sezione delle Dolphin, che avevano il pennino nascosto. Poi hanno preferito aprire la losanga nei pennini a coda di rondine delle Imperial/Triumph.
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Messaggio da kristy64 »

Mi inserisco nella conversazione 'Sheaffer'
A tuttoggi sono soddisfatta della penna.
Il pennino misura F in acciaio, scrive benissimo anche dopo inattività.
L'ho acquistata come 'Sheaffer imperial 330'.
I vari modelli secondo me, differiscono per misura, per il pennino in acciaio o in oro, ed il cappuccio.
La sheaffer 550 dovrebbe avere il pennino in oro 14K.
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

Ciao Cristina.
Ieri ho girellato per il noto sito di aste e ho visto un sacco di 440 dichiarate come 330, viceversa, all'incontrario, di diritto, di rovescio e di tutto di piu'.
Parlo della forma della losanga centrale
Quindi non sono il primo a far confusione. Credo che il sito di Giovanni Paolo sia il piu' attendibile.

Oppure ci vuole Sanpei.........
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Sheaffer Triumph Black GT (Model 555)

Messaggio da maniscrivo »

Ciao! Stavo per creare un nuovo post ma poi ho visto questo, datato 2013, che fa decisamente al caso mio.

Qualche giorno fa mi è arrivata una penna in tutto analoga a quella descritta... anche nel difetto!
Premetto che la penna è arrivata nuova, mai inchiostrata, con scatola e libretto originali e un bollino sul corpo che indicava il modello 556 e la dimensione del pennino (M). Non avendo altre Sheaffer nella mia collezione (se non un vecchissimo e, purtroppo rotto, modello con pennino 14K e caricamento a levetta acquistato su eBay una ventina d'anni fa), per venticinque euro non me la sono fatta scappare.
Tuttavia, come segnalato allora in questo thread, anche la mia è arrivata con lo stesso difetto qui descritto: pennino troppo fine (pur essendo M, come indicato nel blocco) e molto secco, un aratro. Proprio brutto. Stavo per portarla da Maurizio Abrami qui a Brescia per far dare un'occhiata, quando mi sono imbattuto in alcuni video di Pen Venture su YT su come rendere più bagnato un pennino troppo asciutto e viceversa.
Mi sono detto: male che vada butto trenta euro, ma dato che vorrei imparare qualche piccolo intervento di riparazione, mi sono armato di lampada potente da tavolo, un vecchio obiettivo fotografico che non uso più (che ho scoperto funzionare benissimo come lente d'ingrandimento), e un cutter di precisione. Ho semplicemente, con molta attenzione, fatto entrare appena (1mm circa) la sottilissima lama del cutter tra i due rebbi, due o tre volte, testando ogni volta su carta, fino a quando non sono riuscito a vedere con la lente un po' più di distanza, che nel mio caso era completamente chiusa. Il rischio era quello di disallineare i rebbi, ma con occhio e una leggera pressione laterale sono tornati allineati. Ora la penna scrive molto meglio, il flusso è più generoso, niente a che vedere con prima!
Non so come mai Sheaffer abbia fatto uscire dalla fabbrica delle penne con un problema così evidente, ma io un'idea me la sono fatta. Magari sbaglio, perciò sarebbe utile avere un parere di qualcuno più esperto. Non può essere che la celluloide (o comunque il materiale plastico del corpo) si sia lievemente deformata o ristretta negli anni e questo abbia influito anche sulla distanza tra i rebbi del pennino, data la caratteristica totalmente "seamless" dello stesso (ovvero totalmente integrato nel corpo)?

Grazie a chi saprà rispondere, ma comunque volevo condividere con voi il mio primo piccolo successo :D

Sicuramente così com'è ora entrerà nel gruppo delle mie penne preferite. Mi viene voglia di scriverci solo a guardarla, per quanto è disegnata bene.

e.
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Messaggio da Ottorino »

1mm "appena" ????
Ti do l'IBAN per farti pagare il conto del cardiologo !!!!
È un'esagerazione e t'è andata bene.

La prossima volta usa una lametta o due o tre, inseriscile nel taglio una per volta (ATTENZIONE A NON TAGLIARSI !!! MEGLIO UNO SPESSIMETRO SE CE L'AVETE) e aspetta due tre settimane.

Più che un M ora è un B o BB
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Messaggio da Mir70 »

Ottorino ha scritto: lunedì 19 agosto 2024, 20:28 Più che un M ora è un B o BB
Scrive come tutte le penne provate da Grandmia :problem:

In effetti è un tantino spesso per essere un tratto medio , tuttavia è una penna davvero bella (complimenti !) e meritava sicuramente renderla funzionante.
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Messaggio da Ottorino »

La gran parte delle penne "macchina del tempo"* che trovo, soffrono di punte troppo strette.

E se ci pensiamo c'è uno stretto legame: non sono usate molto probabilmente perché avevano questo difetto.

* " macchina del tempo " = come nuove, intonse, splendenti, lucide etc.
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Messaggio da Roland »

Le Sheaffer avevano a parità di gradazione tratti più sottili delle Parker (epoca vintage, anni 50-80). Un M Sheaffer di quegli anni ha il tratto sottile. Oggi verrebbe considerato come un tratto EF o quasi.
Insomma erano tratto giusti per la scrittura quotidiana prima che incominciasse la corsa al gigantismo nel tratto.

La mia Sheaffer Imperial degli anni 70 ha un pennino M con un tratto più sottile di un F Pelikan moderno.
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Messaggio da Esme »

Premessa: se a uno piacciono i tratti ben bagnati è giusto che ricerchi penne che soddisfino l'esigenza, e comunque con le proprie penne ognuno ci fa quel che gli piace (io sono la prima a lanciarmi). :)

Detto questo, modalità badessa ON.

Però... dategli almeno il tempo di assestarsi a queste povere penne! :D
Non ce l'ho con te, maniscrivo, lo specifico. E nemmeno con la parte storica di questa discussione.
È solo che nel tempo mi è parso sia passato il messaggio per cui ogni penna che non risponde immediatamente con un flusso generoso e un tratto abbondante debba essere sottoposta a tortura medioevale.
(Anche perché nei video l'orror rende... :lol:)

Ci sono penne che, come dice Roland, sono nate per avere un tratto più fine e asciutto, l'importante è che non ci siano salti.
E ci sono penne che hanno bisogno di un po' di rodaggio, e se sono vecchiette ancora di più.
Se poi la penna graffia, prima di tutto meglio controllare le punte con una lente.
Che poi ci siano serie con un problema specifico è innegabile e su questo non ho nulla da dire.

Modalità badessa OFF.
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Messaggio da maniscrivo »

Grazie mille per i feedback! Generalmente tendo a rispettare la condizione originaria della penna (è ovvio che non chiederei mai a un F di diventare un B né viceversa). In questo caso specifico però mi ha colpito che ci fosse un altro utente con lo stesso identico problema... e vi assicuro che ERA un problema, non certo la "personalità" della penna né una questione di assestamento. Se avessi provato una penna così in negozio penso che anche il rivenditore sarebbe stato in imbarazzo e me ne avrebbe fatta provare un'altra. Trattandosi però di una penna mai inchiostrata, io continuo a credere che non fosse così quando è stata fabbricata, oppure che il controllo qualità non sia stato dei migliori.
Farla assestare in modo naturale avrebbe voluto dire iniziare a premere per far uscire l'inchiostro, con il risultato di deformare il pennino dopo pochi giorni. In generale però sono d'accordo con Esme. Il primo commento di Ottorino non l'ho molto capito... era ironico? Ma mica intendevo 1mm di larghezza :lol: :lol: :lol:
Quanto al fatto che certi M siano più simili a F in alcune serie del passato, nella mia personale esperienza è un "ni", perché ho avuto molte penne dichiarate M, vecchie e nuove, e il tratto era lungi dall'essere striminzito. Quindi mi baso sulla mia esperienza di scrittura finora: M con uno scarto tra F generoso e B morigerato è più o meno quello che ho sempre visto nelle mie M. La carta nella fattispecie poi è stata fotografata molto da vicino, è difficile farsi un'idea del tratto, ma vi assicuro che è più fine di diversi M da me posseduti (e mai "torturati", tipo la 146, la Kaweco Sport o la Lamy Safari). Ora come tratto è abbastanza analogo alle mie due Pelikan M150 M, forse anche appena più fine.

Poi cosa devo dirvi, a me piacciono le penne generose, se ci devo scrivere io :lol: . Ho una grafia che tende al piccolo e illeggibile, quindi il tratto ampio mi aiuta ad allargare il movimento ed essere più chiaro, oltre che risultare molto più piacevole alla vista. I tratti fini mi piacciono se sono ben bagnati, ma non li userei per la scrittura quotidiana.
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