Leonardo Momento Zero Grande 2.0 Baobab, CSI F Elastic
Inviato: mercoledì 4 gennaio 2023, 23:18
Ho già recensito la Leonardo Momento Zero Grande 2.0 nella versione Sea Anemone, di seguito il link:
viewtopic.php?t=28748
Qui parlerò dello stesso modello (per la descrizione rimando direttamente al link di cui sopra) nella versione Baobab con il nuovo pennino custom CSI F elastic in acciaio.
La resina spaghetti della Baobab per me è stata un colpo di fulmine dal punto di vista estetico, esattamente come la Anemone. Chiaro, quindi, che non abbia saputo sciogliere l'indecisione su "quale delle due?"
La colorazione della Baobab è un'alternanza di giallo, verde e blu e la lavorazione spaghetti non solo rende morbido il passaggio da un colore all'altro, ma conferisce anche profondità alla resina. In giornate più luminose del grigio che avvolge Milano da qualche settimana a questa parte, o sotto la luce di una lampada, si possono cogliere tutte le sfumature di questo materiale perfettamente lucidato.
Passando da un inchiostro all'altro, ho avuto modo di notare che la finestrella di ispezione dell'inchiostro, come peraltro per tutte le penne Leonardo che ho testato, si pulisce perfettamente. Le ho caricate sia con inchiostri neutri che con altri più insidiosi, come il Diamine Hope Pink - che macchia in modo micidiale (ecco: avrei tanto voluto metterlo sulla Pilot 823, ma non lo farò), o il Diamine Scribble Purple - così scuro che a penna carica è come non avere più la finestrella di ispezione. In tutti i casi basta un po' di acqua nel fusto per fare tornare la finestrella perfettamente trasparente, una caratteristica molto apprezzabile, che dona versatilità nell'uso.
Al di là degli aspetti estetici e funzionali, quello che davvero mi ha colpita è il pennino. Per la Baobab ho scelto un CSI F elastic, che ho acquistato più per perplessità che per convinzione. Non avevo mai sperimentato un elastico JoWo prima e la misura dell'unico CSI in mio possesso era B. Automedonte mi aveva però fatto provare le sue Leonardo con pennini sottili nonché con un CSI M. Di quest'ultimo mi aveva conquistato il feedback, mentre dei fini mi era piaciuta molto la sensazione di scrittura. Così ho dato retta al mio istinto, che con i precedenti di "scatole chiuse" ha un discreto tasso di successo, ed ho optato per il CSI F Elastic. Nel caso di Leonardo, la scelta di ordinare direttamente dal produttore è accompagnata dal vantaggio di poter fornire le specifiche per una "rifinitura" del grinding in base al proprio gusto: io ne ho approfittato per chiedere un pennino con feedback molto pronunciato, che graffiasse la carta.
Quando il pennino è arrivato, l'ho trovato meraviglioso, senza mezzi termini.
Con il CSI Broad mi ero subito trovata bene: era della misura che uso di solito e ho iniziato a scriverci senza nessun periodo di adattamento. L'Architect ha richiesto un periodo di apprendimento più lungo: non per la senzazione di scrittura, da subito apprezzata, ma per la memorizzazione dell'inclinazione che doveva rimanere costante.
Il CSI F Elastic della mia nuova Baobab era "grattoso" come piace a me e molto bagnato: scriverci è stato "Wow! Gulp!" dalle prime parole, ma non ho colto immediatamente la versatilità che lo rende adatto sia per caratteri grandi (per me più consueti) che per una scrittura più minuta. Un giorno ho usato il pennino per scrivere delle note a margine di un testo e mi sono resa conto che è molto preciso.
Il nome "elastic" rischia di essere fuorviante, perché ci si potrebbe aspettare un flex, mentre i tagli laterali non hanno nulla a che vedere con l'apertura dei rebbi né con la variazione di tratto che si ottiene facendo pressione con un pennino flessibile o semi-flessibile. L'elasticità è la sensazione che si ha usando il pennino, che risulta più piacevole perché il taglio dei rebbi accompagna il movimento della mano. Passando al CSI B subito dopo l'uso del CSI F Elastic si ha la sensazione di avere tra le mani uno strumento di scrittura che, per quanto burroso, asseconda la mano meno di quanto non faccia il pennino elastico.
Da quando ho ricevuto la Baobab a fine ottobre ad oggi, il pennino si è ammorbidito, lasciando al ricordo delle prime due/tre settimane di uso la grana grossa che si sentiva sulla carta. Ha ora un feedback tutto suo e assai piacevole che mi permette di volare sui fogli accompagnata da un alimentatore che eroga un bel flusso, costante e carico anche dopo lunghe sessioni.
È in questo momento il mio pennino preferito: scrive su tutte le carte ed è adatto sia se si vuole riempire una bella pagina di diario, sia per appunti veloci a lavoro. Suggerisco di prenderlo cancellando tutte le aspettative canoniche sulla parola "elastic". Io non ne avevo, anzi temevo che fosse eccessivamente elastico, nel senso che flettesse troppo. Il suo tratto a me piace molto (allego una prova di scrittura in modo che possiate giudicare se anche a voi piace), ma ancor di più mi piace scriverci
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Qui parlerò dello stesso modello (per la descrizione rimando direttamente al link di cui sopra) nella versione Baobab con il nuovo pennino custom CSI F elastic in acciaio.
La resina spaghetti della Baobab per me è stata un colpo di fulmine dal punto di vista estetico, esattamente come la Anemone. Chiaro, quindi, che non abbia saputo sciogliere l'indecisione su "quale delle due?"

La colorazione della Baobab è un'alternanza di giallo, verde e blu e la lavorazione spaghetti non solo rende morbido il passaggio da un colore all'altro, ma conferisce anche profondità alla resina. In giornate più luminose del grigio che avvolge Milano da qualche settimana a questa parte, o sotto la luce di una lampada, si possono cogliere tutte le sfumature di questo materiale perfettamente lucidato.
Passando da un inchiostro all'altro, ho avuto modo di notare che la finestrella di ispezione dell'inchiostro, come peraltro per tutte le penne Leonardo che ho testato, si pulisce perfettamente. Le ho caricate sia con inchiostri neutri che con altri più insidiosi, come il Diamine Hope Pink - che macchia in modo micidiale (ecco: avrei tanto voluto metterlo sulla Pilot 823, ma non lo farò), o il Diamine Scribble Purple - così scuro che a penna carica è come non avere più la finestrella di ispezione. In tutti i casi basta un po' di acqua nel fusto per fare tornare la finestrella perfettamente trasparente, una caratteristica molto apprezzabile, che dona versatilità nell'uso.
Al di là degli aspetti estetici e funzionali, quello che davvero mi ha colpita è il pennino. Per la Baobab ho scelto un CSI F elastic, che ho acquistato più per perplessità che per convinzione. Non avevo mai sperimentato un elastico JoWo prima e la misura dell'unico CSI in mio possesso era B. Automedonte mi aveva però fatto provare le sue Leonardo con pennini sottili nonché con un CSI M. Di quest'ultimo mi aveva conquistato il feedback, mentre dei fini mi era piaciuta molto la sensazione di scrittura. Così ho dato retta al mio istinto, che con i precedenti di "scatole chiuse" ha un discreto tasso di successo, ed ho optato per il CSI F Elastic. Nel caso di Leonardo, la scelta di ordinare direttamente dal produttore è accompagnata dal vantaggio di poter fornire le specifiche per una "rifinitura" del grinding in base al proprio gusto: io ne ho approfittato per chiedere un pennino con feedback molto pronunciato, che graffiasse la carta.
Quando il pennino è arrivato, l'ho trovato meraviglioso, senza mezzi termini.
Con il CSI Broad mi ero subito trovata bene: era della misura che uso di solito e ho iniziato a scriverci senza nessun periodo di adattamento. L'Architect ha richiesto un periodo di apprendimento più lungo: non per la senzazione di scrittura, da subito apprezzata, ma per la memorizzazione dell'inclinazione che doveva rimanere costante.
Il CSI F Elastic della mia nuova Baobab era "grattoso" come piace a me e molto bagnato: scriverci è stato "Wow! Gulp!" dalle prime parole, ma non ho colto immediatamente la versatilità che lo rende adatto sia per caratteri grandi (per me più consueti) che per una scrittura più minuta. Un giorno ho usato il pennino per scrivere delle note a margine di un testo e mi sono resa conto che è molto preciso.
Il nome "elastic" rischia di essere fuorviante, perché ci si potrebbe aspettare un flex, mentre i tagli laterali non hanno nulla a che vedere con l'apertura dei rebbi né con la variazione di tratto che si ottiene facendo pressione con un pennino flessibile o semi-flessibile. L'elasticità è la sensazione che si ha usando il pennino, che risulta più piacevole perché il taglio dei rebbi accompagna il movimento della mano. Passando al CSI B subito dopo l'uso del CSI F Elastic si ha la sensazione di avere tra le mani uno strumento di scrittura che, per quanto burroso, asseconda la mano meno di quanto non faccia il pennino elastico.
Da quando ho ricevuto la Baobab a fine ottobre ad oggi, il pennino si è ammorbidito, lasciando al ricordo delle prime due/tre settimane di uso la grana grossa che si sentiva sulla carta. Ha ora un feedback tutto suo e assai piacevole che mi permette di volare sui fogli accompagnata da un alimentatore che eroga un bel flusso, costante e carico anche dopo lunghe sessioni.
È in questo momento il mio pennino preferito: scrive su tutte le carte ed è adatto sia se si vuole riempire una bella pagina di diario, sia per appunti veloci a lavoro. Suggerisco di prenderlo cancellando tutte le aspettative canoniche sulla parola "elastic". Io non ne avevo, anzi temevo che fosse eccessivamente elastico, nel senso che flettesse troppo. Il suo tratto a me piace molto (allego una prova di scrittura in modo che possiate giudicare se anche a voi piace), ma ancor di più mi piace scriverci
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