La bibliofilia è propriamente l'amore per i libri. Ovvero la passione nel leggere e spesso collezionare libri, di solito ponendo particolare attenzione alla qualità dell'edizione, per quanto riguarda stampa, formato e materiale oppure alla rarità.
Appassionati di lettura, di libri e di collezione di libri, siete chiamati a raccolta!La bibliomania è un disturbo ossessivo-compulsivo che concerne il collezionismo o l'accumulo compulsivo di libri al punto che le relazioni sociali o la salute sono compromesse.
Quanti di voi si sono sentiti a disagio leggendo un libro elettronico? Quanti di voi si sono sentiti in imbarazzo nell'ascoltare dalle cuffiette una voce tremolante e artificiale che leggeva un libro?
E quanti, poi, hanno ceduto alla tentazione e provato ad ascoltare un Audiolibro (interpretato da attori professionisti)?
Mi interessa molto confrontarmi con voi, perché dopo anni di talebano accumulo di mattoni cartacei (sempre letti dalla prima e l'ultima pagina, talvolta con qualche rammarico per il tempo perduto), sono passato al libro elettronico - cui da diversi mesi ho affiancato l'audiolibro.
Qualcun altro ha fatto lo stesso percorso? Come vi trovate?
PS: ho inserito le definizioni in testa a questo intervento perché mi sono riconosciuto nella prima, e talvolta nella seconda
Paura non pervenuta e scrittura piuttosto ridondante… Proverò con un suo titolo più celebre (il modello Pickman o il richiamo di Cthulhu) per vedere se la qualità è superiore. Si accettano suggerimenti.
) , mi metto in auto ed attivo l'app per l'ascolto. Raramente mi tocca sorbirmi una lettura da una voce o dizione non proprio perfetta e/o non gradevole al mio gusto ed allora o porto pazienza e proseguo (nel 99% dei casi) oppure cambio libro (mi sarà capitato forse 2 o 3 volte in tutto); per il resto ho i miei lettori preferiti, eccellenti professionisti quali Valerio Sacco, Alessandro Budroni o Paolo Cresta fra molti altri.
), e ho incontrato qualità differenti sebbene sempre piuttosto alte. Mi piacerebbe usare questa discussione per scambiarci anche le recensioni dei testi che ascoltiamo. Che ne pensate?