Wahl Eversharp Decoband Bronze Green
Inviato: domenica 1 gennaio 2023, 10:49
Mentre nello speciale Eversale di Ottobre 1928, le penne a noi note come Decoband, erano identificate come Gold Seal pens, nel successivo catalogo del 1929 le troveremo come Personal Point pens, a dare risalto al nuovo gruppo di scrittura rimovibile appena introdotto da Wahl.
Tra le Personal Point flat top la Decoband rappresentava il top di gamma della produzione, erano le più grandi, dotate di pennino #6 marchiato Gold Seal, avevano il sigillo di soddisfazione a vita Gold Seal ed erano adornate alla base del cappuccio con una fascia decorata. La BCHR era sparita dal catalogo sostituita da una nuova versione in celluloide introdotta da Wahl Eversharp, la Bronze Green, penna che ho avuto la fortuna di aggiungere alla mia piccola collezione di Wahl poco meno di un anno fa.
Sulla nuova versione la prima cosa che notiamo è la banda decorata diversa da tutte le altre colorazioni. Sulla Bronze Green questa è più stretta e non ha la la greca bensì un motivo romboidale.
Oltretutto su tutti modelli flat-top Bronze Green troveremo la fascia decorata anche laddove le altre colorazioni hanno dei semplici anellini, come le versioni più piccole dotate di pennino #4. Cosa interessante è che sulla nuova Equipoised introdotta nel '29, invece, la banda decorata non è presente. Ovviamente poi ci sono le mosche bianche, sono infatti note delle Decoband Bronze-Green con la fascia decorata con la greca, presumibilmente prime produzioni con questo nuovo materiale.
Insomma Wahl volle dare un particolare risalto a questa nuova celluloide confermando il fatto che, benchè fosse stato uno degli ultimi produttori noti ad usare la celluloide, era comunque all'avanguardia nell'introduzione di nuovi materiali. Proprio nel catalogo del '29 il Bronze Green viene presentato come una creazione di Wahl Eversharp che ha "già ricevuto il timbro di approvazione del pubblico". Nel 1932 lo stesso materiale verrà ribattezzato Brazilian Green, ma nel catalogo dello stesso anno la Decoband non vi è più, quindi formalmente la Decoband Brazilian Green non sarebbe esistita.
Trovo che il Bronze Green sia uno dei materiali più belli che ho auto modo di vedere dal vivo. E' come un materiale fluido in cui galleggiano a diverse profondità chiazze delle varie tonalità del verde, da quello scuro dei muschi invernali a quello dei prati di primavera, impreziosito da macchie dorate. In tutto il materiale si vedono delle sottili pagliuzze dorate, quasi come una polvere che in alcune parti si raccoglie in pozze a formare, per l'appunto, queste macchie dorate. Peraltro risulta essere un materiale poco soggetto a viraggi di colore e cristallizzazione, come del resto il mio esemplare in condizioni davvero esemplari.
Sul cappuccio della penna troviamo la classica clip a ruzzolina, montata da Wahl sui suoi cappucci fin dalle prime produzioni, clip che risulta essere stata brevettata nel 1914 da un tale James Walter Greenbaum del new Jersey che ne vendette i diritti a Wahl. Fu una delle fatures maggiormente enfatizzata da Wahl, laddove era presente, per la sua peculiarità di non rovinare i tessuti dei taschini dove si andava ad inserire la penna. La stessa clip la troveremo sostanzialmente invariata su molte penne di produzione italiana, iniziando dalle Omas Extra degli anni '30 fino alle Leonardo di produzione moderna.
Sulla clip di questo esemplare non troviamo più inciso Wahl Pen bensì, come su tutta la nuova produzione, Wahl Eversharp. Inoltre la clip risulta essere più lunga, probabilmente per accomodare il nuovo logo senza ridurre le dimensioni del carattere.
Sulla parte superiore del cappuccio troviamo un anellino dorato che ne delimita la sommità nera, allo stesso modo troviamo un anellino nella parte superiore del fusto a delimitare il fondello sempre nero.
Il sapiente uso di anellini con la fascia decorata fanno della Decoband una icona di lusso con stile ed eleganza, una penna tutt'altro che discreta ma preziosa e mai volgare. Quando si allinea la levetta del fusto con la clip del cappuccio è di una bellezza che trovo impareggiabile, e non calzare una Decoband è un vero crimine.
Il sistema di ricarica è la levetta laterale, ancora non siamo al raffinato disegno della Doric, ma con la sua palettina è pratica da azionare. Il sacchetto è molto generoso e consente di trasportare una buona quantità di inchiostro che le consente una ottima autonomia. La qualità costruttiva della penna è di ottimo livello, in pratica abbiamo all'interno del fusto in celluloide un'anima metallica. La stessa sezione ha un anello in metallo con dei denti leggermente sporgenti che ne consentono una rimozione facile per la sostituzione del sacchetto ed una ottima tenuta.
La sezione della nuova produzione di Decoband è più lunga, probabilmente al fine di alloggiare il nuovo sistema Personal Point. Questa innovazione introdotta nel 1929 da Wahl consisteva in un gruppo scrittura composto da un collarino, contenente conduttore e pennino, che poteva essere avvitato nella sezione. I pennini montatati erano i Gold Seal nella misura #4 e #6, per ognuna di queste misure vi erano 14 gradazioni suddivise tra: Flexible, Signature, Manifold, Stub, Oblique e Ball Point.
Su questo esemplare il pennino è un Signature, quindi un semi flessibile al pari di quello che ho già mostrato sulla Decoband Black and Pearl, uno di quei pennini che fa venire voglia di scrivere. Qui tuttavia la sensazione di scrittura è un po meno "originale", nel senso che il pennino è arrivato con una punta spezzata. Rimandato indietro è stata fatta rifare la punta con una saldatura. Che dire, funziona perfettamente e risulta un po più disponibile ad offrire una piacevole variazione di tratto, nel senso che richiede meno forza per aprire i rebbi, ma ciò potrebbe essere dovuto al fatto che il pennino della Black and Pearl era praticamente nuovo a differenza di questo che ha evidentemente servito con onore per anni. E si, sono penne fatte per scrivere ed io mi assicuro che anche questa Bronze Green continui a fare il suo lavoro.
Tra le Personal Point flat top la Decoband rappresentava il top di gamma della produzione, erano le più grandi, dotate di pennino #6 marchiato Gold Seal, avevano il sigillo di soddisfazione a vita Gold Seal ed erano adornate alla base del cappuccio con una fascia decorata. La BCHR era sparita dal catalogo sostituita da una nuova versione in celluloide introdotta da Wahl Eversharp, la Bronze Green, penna che ho avuto la fortuna di aggiungere alla mia piccola collezione di Wahl poco meno di un anno fa.
Sulla nuova versione la prima cosa che notiamo è la banda decorata diversa da tutte le altre colorazioni. Sulla Bronze Green questa è più stretta e non ha la la greca bensì un motivo romboidale.
Oltretutto su tutti modelli flat-top Bronze Green troveremo la fascia decorata anche laddove le altre colorazioni hanno dei semplici anellini, come le versioni più piccole dotate di pennino #4. Cosa interessante è che sulla nuova Equipoised introdotta nel '29, invece, la banda decorata non è presente. Ovviamente poi ci sono le mosche bianche, sono infatti note delle Decoband Bronze-Green con la fascia decorata con la greca, presumibilmente prime produzioni con questo nuovo materiale.
Insomma Wahl volle dare un particolare risalto a questa nuova celluloide confermando il fatto che, benchè fosse stato uno degli ultimi produttori noti ad usare la celluloide, era comunque all'avanguardia nell'introduzione di nuovi materiali. Proprio nel catalogo del '29 il Bronze Green viene presentato come una creazione di Wahl Eversharp che ha "già ricevuto il timbro di approvazione del pubblico". Nel 1932 lo stesso materiale verrà ribattezzato Brazilian Green, ma nel catalogo dello stesso anno la Decoband non vi è più, quindi formalmente la Decoband Brazilian Green non sarebbe esistita.
Trovo che il Bronze Green sia uno dei materiali più belli che ho auto modo di vedere dal vivo. E' come un materiale fluido in cui galleggiano a diverse profondità chiazze delle varie tonalità del verde, da quello scuro dei muschi invernali a quello dei prati di primavera, impreziosito da macchie dorate. In tutto il materiale si vedono delle sottili pagliuzze dorate, quasi come una polvere che in alcune parti si raccoglie in pozze a formare, per l'appunto, queste macchie dorate. Peraltro risulta essere un materiale poco soggetto a viraggi di colore e cristallizzazione, come del resto il mio esemplare in condizioni davvero esemplari.
Sul cappuccio della penna troviamo la classica clip a ruzzolina, montata da Wahl sui suoi cappucci fin dalle prime produzioni, clip che risulta essere stata brevettata nel 1914 da un tale James Walter Greenbaum del new Jersey che ne vendette i diritti a Wahl. Fu una delle fatures maggiormente enfatizzata da Wahl, laddove era presente, per la sua peculiarità di non rovinare i tessuti dei taschini dove si andava ad inserire la penna. La stessa clip la troveremo sostanzialmente invariata su molte penne di produzione italiana, iniziando dalle Omas Extra degli anni '30 fino alle Leonardo di produzione moderna.
Sulla clip di questo esemplare non troviamo più inciso Wahl Pen bensì, come su tutta la nuova produzione, Wahl Eversharp. Inoltre la clip risulta essere più lunga, probabilmente per accomodare il nuovo logo senza ridurre le dimensioni del carattere.
Sulla parte superiore del cappuccio troviamo un anellino dorato che ne delimita la sommità nera, allo stesso modo troviamo un anellino nella parte superiore del fusto a delimitare il fondello sempre nero.
Il sapiente uso di anellini con la fascia decorata fanno della Decoband una icona di lusso con stile ed eleganza, una penna tutt'altro che discreta ma preziosa e mai volgare. Quando si allinea la levetta del fusto con la clip del cappuccio è di una bellezza che trovo impareggiabile, e non calzare una Decoband è un vero crimine.
Il sistema di ricarica è la levetta laterale, ancora non siamo al raffinato disegno della Doric, ma con la sua palettina è pratica da azionare. Il sacchetto è molto generoso e consente di trasportare una buona quantità di inchiostro che le consente una ottima autonomia. La qualità costruttiva della penna è di ottimo livello, in pratica abbiamo all'interno del fusto in celluloide un'anima metallica. La stessa sezione ha un anello in metallo con dei denti leggermente sporgenti che ne consentono una rimozione facile per la sostituzione del sacchetto ed una ottima tenuta.
La sezione della nuova produzione di Decoband è più lunga, probabilmente al fine di alloggiare il nuovo sistema Personal Point. Questa innovazione introdotta nel 1929 da Wahl consisteva in un gruppo scrittura composto da un collarino, contenente conduttore e pennino, che poteva essere avvitato nella sezione. I pennini montatati erano i Gold Seal nella misura #4 e #6, per ognuna di queste misure vi erano 14 gradazioni suddivise tra: Flexible, Signature, Manifold, Stub, Oblique e Ball Point.
Su questo esemplare il pennino è un Signature, quindi un semi flessibile al pari di quello che ho già mostrato sulla Decoband Black and Pearl, uno di quei pennini che fa venire voglia di scrivere. Qui tuttavia la sensazione di scrittura è un po meno "originale", nel senso che il pennino è arrivato con una punta spezzata. Rimandato indietro è stata fatta rifare la punta con una saldatura. Che dire, funziona perfettamente e risulta un po più disponibile ad offrire una piacevole variazione di tratto, nel senso che richiede meno forza per aprire i rebbi, ma ciò potrebbe essere dovuto al fatto che il pennino della Black and Pearl era praticamente nuovo a differenza di questo che ha evidentemente servito con onore per anni. E si, sono penne fatte per scrivere ed io mi assicuro che anche questa Bronze Green continui a fare il suo lavoro.