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non mi sembrava giusto, per molto tempo è stata il top di gamma di casa waterman nonchè uno dei miei sogni di gioventù quando "sbavavo" sulle penne in vetrina..... ora a distanza di anni dal suo acquisto è un pò sacrificata rispetto ad altre, però fa parte delle mie intoccabili

Eddai ... Devi dirci un po' di più, sono curioso (e pigro, non voglio cercare altrove ). Sistema di caricamento? Ma soprattutto, come scrive?

La man 100 era il modello di punta della waterman negli anni 90. Più o meno stessa fascia di prezzo della Omas Paragon, MB meisterstuck 146, Aurora optima (400 mila lire ) chiaramente questa versione classica in nero.
La stessa penna era proposta nelle versioni sterling silver, radica ed arlequin a prezzi più alti, anche la patrician poi è partita da questa.
Abbastanza pesante (35 g), non consigliabile scriverci con cappuccio calzato per lungo tempo; 14,5 cm chiusa, 14 cm con cappuccio calzato.
Il caricamento è sempre quello: cartuccia o converter, questa ha un pennino fine in oro 18k; scrittura lineare ed immediata anche dopo diversi giorni di inutilizzo.
Per i miei gusti un medio renderebbe meglio, o almeno credo: la wat 200 rhapsody ripple che ho scarificato per arrivare a questa lo aveva anche se la fluidità di scrittura non era come questo fine.
Allego una immagine tratta da una pubblicazione che noi più "vecchi" accogliemmo come manna dal cielo: "almanacco Stilografica n.1/93" studio Enrico Rainero editore. Doveva essere l'inizio di un progetto a cadenza annuale, che io sappia il numero 2 non ha mai visto la luce

Come tutte le Waterman da quando iniziarono con la CF è a cartuccia. Una penna che per la qualità dei pennini è ancor oggi rinomata. Poco a che vedere con le Waterman attuali.

Simone

Grazie a entrambi
Come scrivevo prima che Safari craschasse , quello che mi piace i questa penna è il suo essere inequivocabilmente Waterman. Il sistema di caricamento mi appare un po' "economico" ,ma Simone conferma trattarsi di una scelta progettuale. Certo che le concorrenti erano mica da ridere - ma i rapporti di forza dell'epoca erano probabilmente un bel po' diversi da quelli di oggi.
Riguardo l'almanacco, anche i filatelisti hanno qualcosa del genere, ed è un'arma di distruzione di massa m'immagino cosa possa essere per un collezionista di penne ...

chiedo umilmente venia, colpa del prosecco:

14,5 cm chiusa, 17 cm con cappuccio calzato.

perchè non mi permette di modificare l'altro mio intervento?

fab66 ha scritto: perchè non mi permette di modificare l'altro mio intervento?

C'è un tempo credo di 10 minuti oltre il quale l'intervento non si può più modificare. E' per consentire le correzioni quando lo hai mandato, ma non cambiare le cose scritte...

Simone

Sicuri che sia una 100? Io sapevo che quelle col foro sul pennino erano le 200... fatemi sapere vi prego perché allora dovrei rivedere le mie convinzioni:-)m

http://pennibink.weebly.com/waterman.html


mi pare ci sia tutto quanto riguarda 100 e 200

E' stata la 'mia' penna per tutti gli anni '90 e più; ottima penna, unico problema la sostituzione in assistenza (Gillette) del blocchetto dorato del puntale che si era ossidato. La uso ancora!

Corvogiallo ha scritto:Sicuri che sia una 100? Io sapevo che quelle col foro sul pennino erano le 200... fatemi sapere vi prego perché allora dovrei rivedere le mie convinzioni:-)m

Man 100 al 100%

fab66 ha scritto:non mi sembrava giusto, per molto tempo è stata il top di gamma di casa waterman nonchè uno dei miei sogni di gioventù quando "sbavavo" sulle penne in vetrina..... ora a distanza di anni dal suo acquisto è un pò sacrificata rispetto ad altre, però fa parte delle mie intoccabili

Adesso sei diventato nostalgico?
Comunque la Man 100 è una signora penna, al di là del sistema di caricamento (personalmente non gli do molta importanza), regge benissimo il confronto con gli altri top di gamma moderni, peccato che la Waterman l'abbia fatta uscire di produzione.

Alfredo

Grazie Ottorino, sempre prezioso. Comunque anche se per un po' ci ho sperato, il feed ha chiarito il mistero...la mia è una 200.

Una bellissima stilografica, un vero classico dei suoi tempi.

A fine anni 90 o inizio nuovo millennio, non ricordo bene, avevo preso d'occasione il modello di cui allego qualche immagine.
Credo si tratti di una MAN 200 Rhapsody.
Mi piace molto il colore, ma per i miei gusti scrive troppo.. bagnato.
Ciao

Approfitto della discussione per sciogliere un dubbio che mi porto dietro da diverso tempo.
Stavo visionando una Man 200 Red Ripple, a parte il colore, del tutto simile a quella di Rosso Corsa, quando svitando il fusto mi accorsi che si liberava anche il cilindro nero della sezione che veniva via liberamente, tutto il sistema poi, una volta riavvitato il fusto, tornava a serrarsi in maniera apparentemente solida.
Non se è chiaro il concetto.
Nonostante il venditore (non specializzato) mi rassicurasse sulla normalità della cosa , a me sembrò anomala, e abbandonai l'impresa , anche perchè il prezzo era vantaggioso, ma non proprio stracciato, quindi mi avrebbe dato fastidio pagarlo per una penna non totalmente a posto.
Il dubbio mi è rimasto per cui vi chiedo, e' un comportamento normale o la penna aveva qualcosa che non andava??
Grazie.