Stando a quanto reperito in rete, la Lucens Tonda venne prodotta nelle tre misure grande, media e piccola, questa che vi mostro è la media ed è caratterizzata da una celluloide semitrasparente anellata.
Forma e dimensioni sono molto simili alla OMAS Extra ogivale di dimensione media, da non confondere con la 556/S introdotta successivamente. Ecco le misure.
Lunghezza da chiusa: 140 mm
Lunghezza aperta: 127 mm
Lunghezza calzata: 162 mm
Diametro fusto: 12 mm
Diametro sezione: 10 mm -9 mm
Peso: 16.6gr
Il sistema di caricamento è lo stantuffo tuffante che caratterizza tutte le penne della serie Lucens ed Extra Lucens. E' un sistema di ricarica rognoso da sistemare e che rende complessa la pulizia della penna quando la scarichiamo, tuttavia consente di caricare una notevole capacità di inchiostro. Con la guarnizione appena rifatta, dopo una ricarica con acqua la penna pesa 19.2 gr, il che equivale ad una capacità di ben 2.6 ml.
E' una penna molto comoda da impugnare e ben bilanciata; grazie alla sua leggerezza, non stanca mai, neanche con il cappuccio calzato.
Il gruppo di scrittura è composto dal alimentatore in ebanite e pennino in oro 14K marcato Omas Extra.
Inutile dire che l'esperienza di scrittura è diversa da una penna moderna, riesce a seguire naturalmente la mano con una facilità incredibile e offrendo una piacevole variazione di tratto. Il feedback è ben presente, ma credo sia normale, è un pennino che ha scritto tanto e si vede dall'iridio alquanto consumato benché ancora presente.
Ma la soddisfazione maggiore è trovare queste penne su un banchetto in condizioni quasi disperate e pian piano vederle ritornare al loro antico splendore.
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