Justus F vs Justus M
Inviato: venerdì 2 dicembre 2022, 18:30
Premessa: questa recensione contiene i miei personalissimi pareri che possono non essere particolarmente diplomatici o politicamente corretti, ma restano comunque le mie impressioni personali. Lo dico qui, pertanto eviterò di specificarlo ulteriormente in seguito.
È ormai noto qui sul forum il mio amore per Pilot e soprattutto per la Justus.
Dopo diverso tempo a rifletterci e ad averla come chiodo fisso, la mia prima Justus è arrivata a Marzo 2022, equipaggiata con pennino F. Inizialmente non mi aveva conquistato: il pennino aveva un feedback che considero tuttora al limite del fastidioso, decisamente terribile con inchiostri secchi come il Salix, ma molto tollerabile se attenuato da inchiostri lubrificati come il Polar Black.
Proseguendo nella passione stilografica e, soprattutto, vagliando nuovi inchiostri con sfumature o con colori scuri e poco saturi (verde/nero, Marrone scuro, Blu/Nero, ecc.), mi sono reso conto che un pennino così Fine come quello della Justus, che mi risulta più fine di un EF Pelikan e molto simile a quello di una Preppy 0,2, non valorizzava affatto questo genere di inchiostri, trasformandoli tutti in neri con una leggera tendenza al colore in questione.
Pensa, cerca, valuta, dimensione della penna, prezzo, finiture della penna, caricamento... Alla fine mi son reso conto che stavo cercando una penna con le stesse dimensioni della Justus, senza particolare interesse per materiali/colori/variegature né per il collezionismo di modelli particolari, ma con la pretesa di un pennino morbido e abbondante.
Complice la messa in vendita di una Justus M, mi sono reso conto che la soluzione era sempre stata sotto i miei occhi.
La penna mi è arrivata ormai da una ventina di giorni in condizioni perfette e con un pennino già rodato (riporta incisione 1113, quindi prodotto nel Novembre 2013) e credo di apprezzare questa penna ancora più della gemella con pennino F.
L'impressione che mi danno queste due penne è la stessa che si può avere conoscendo due gemelli omozigoti: sono identici da fuori, ma spesso hanno personalità completamente opposte. Se il pennino F ha il feedback di cui sopra e il tratto molto fine e preciso (come una persona severa, rigorosa e, a volte, quasi scontrosa e antipatica), il pennino M è così levigato da non produrre alcun fruscio sulla carta, un vero Buddha pacioccone che non da fastidio a nessuno (con tutto il rispetto per i Buddhisti che, magari, un po' di voglia di dare fastidio ogni tanto possono anche avercela) e che ha imparato a danzare leggiadro nonostante la mole. Il tratto in questo caso è paragonabile, infatti, all'F di Pelikan.
Entrambi i pennini hanno una morbidezza fantastica che rende estremamente piacevole e per niente faticosa la scrittura anche di parecchie pagine, con una flessibilità sempre da ricercare intenzionalmente con una buona pressione (quella sì affaticante, non sono certo pennini flessibili): la variazione di tratto richiede un certo impegno, non è naturale come con il pennino FA della 912 o con i full-flex di una volta.
Entrambi i pennini sono facilmente utilizzabili dal lato secco con un tratto che diventa affilato come un bisturi senza dare particolari problemi di impuntamento; quello M è meglio, tanto che si può considerare seriamente un secondo pennino, invece l'F è un pochino più affilato e meno scorrevole (sempre più scorrevole di certi pennini che ho trovato su penne altre).
Di nuovo, entrambi i pennini risentono allo stesso modo della regolazione H<->S: leggero assottigliamento del tratto, morbidezza che via via sparisce e flusso di inchiostro che, da pieno, smagrisce fino a diventare scarso.
È ormai noto qui sul forum il mio amore per Pilot e soprattutto per la Justus.
Dopo diverso tempo a rifletterci e ad averla come chiodo fisso, la mia prima Justus è arrivata a Marzo 2022, equipaggiata con pennino F. Inizialmente non mi aveva conquistato: il pennino aveva un feedback che considero tuttora al limite del fastidioso, decisamente terribile con inchiostri secchi come il Salix, ma molto tollerabile se attenuato da inchiostri lubrificati come il Polar Black.
Proseguendo nella passione stilografica e, soprattutto, vagliando nuovi inchiostri con sfumature o con colori scuri e poco saturi (verde/nero, Marrone scuro, Blu/Nero, ecc.), mi sono reso conto che un pennino così Fine come quello della Justus, che mi risulta più fine di un EF Pelikan e molto simile a quello di una Preppy 0,2, non valorizzava affatto questo genere di inchiostri, trasformandoli tutti in neri con una leggera tendenza al colore in questione.
Pensa, cerca, valuta, dimensione della penna, prezzo, finiture della penna, caricamento... Alla fine mi son reso conto che stavo cercando una penna con le stesse dimensioni della Justus, senza particolare interesse per materiali/colori/variegature né per il collezionismo di modelli particolari, ma con la pretesa di un pennino morbido e abbondante.
Complice la messa in vendita di una Justus M, mi sono reso conto che la soluzione era sempre stata sotto i miei occhi.
La penna mi è arrivata ormai da una ventina di giorni in condizioni perfette e con un pennino già rodato (riporta incisione 1113, quindi prodotto nel Novembre 2013) e credo di apprezzare questa penna ancora più della gemella con pennino F.
L'impressione che mi danno queste due penne è la stessa che si può avere conoscendo due gemelli omozigoti: sono identici da fuori, ma spesso hanno personalità completamente opposte. Se il pennino F ha il feedback di cui sopra e il tratto molto fine e preciso (come una persona severa, rigorosa e, a volte, quasi scontrosa e antipatica), il pennino M è così levigato da non produrre alcun fruscio sulla carta, un vero Buddha pacioccone che non da fastidio a nessuno (con tutto il rispetto per i Buddhisti che, magari, un po' di voglia di dare fastidio ogni tanto possono anche avercela) e che ha imparato a danzare leggiadro nonostante la mole. Il tratto in questo caso è paragonabile, infatti, all'F di Pelikan.
Entrambi i pennini hanno una morbidezza fantastica che rende estremamente piacevole e per niente faticosa la scrittura anche di parecchie pagine, con una flessibilità sempre da ricercare intenzionalmente con una buona pressione (quella sì affaticante, non sono certo pennini flessibili): la variazione di tratto richiede un certo impegno, non è naturale come con il pennino FA della 912 o con i full-flex di una volta.
Entrambi i pennini sono facilmente utilizzabili dal lato secco con un tratto che diventa affilato come un bisturi senza dare particolari problemi di impuntamento; quello M è meglio, tanto che si può considerare seriamente un secondo pennino, invece l'F è un pochino più affilato e meno scorrevole (sempre più scorrevole di certi pennini che ho trovato su penne altre).
Di nuovo, entrambi i pennini risentono allo stesso modo della regolazione H<->S: leggero assottigliamento del tratto, morbidezza che via via sparisce e flusso di inchiostro che, da pieno, smagrisce fino a diventare scarso.